Editoriale

Epicrisi 473.  Scienza e opinione

di Giuseppe Mazzella

 

Nonostante i primi segni della primavera – sembrava arrivata addirittura l’estate – siamo di nuovo in un tempo incerto che rallenta l’avvio della stagione turistica.


La rada del porto in primavera, con Callistemon citrinus (Fam. Myrtaceae), pianta furastera, in primo piano.
[Ph. Rossano Di Loreto]

A Ponza la vita resta dura a causa dei tanti problemi irrisolti, tra i quali i collegamenti tutt’ora inefficienti – gli ultimi episodi hanno ulteriormente messo in evidenza la questione –  ad una portualità adeguata alle esigenze della modernità, all’assistenza sanitaria, solo per citare i più importanti. La verità è che l’isola resta isola.

Nelle continue analisi delle nostre problematiche, così come accade a livello nazionale, che approfondiremo alla fine di questo mio contributto, anche da noi si finisce spesso per procedere per opinioni, muro contro muro, senza ricercare un punto di incontro da condividere. Tutto questo non solo rende il clima arroventato, ma finisce per allontanare la soluzione.  Ma andiamo con ordine. Tra i contributi più interessanti della settimana apparsi sul sito, l’esperienza raccontata da Silverio Lamonica (leggi qui), che da direttore didattico promosse con strumenti concreti e soprattutto con una dose di creatività e di impegno l’inserimento a scuola e quindi nella società civile di due sorelle ucraine, aiutandole ad imparare la nostra lingua e le nostre tradizioni. Un esempio virtuoso di didatta e di impegno civile.

L’articolo di Biagio Vitiello pone per l’ennesima volta l’attenzione sul “suo” Faro della Guardia (leggi qui), per il quale, dopo decenni di abbandono,  immagina e si augura un destino migliore. Sempre Biagio racconta la recente visita di alcuni ragazzi della scuola media al suo Giardino botanico (leggi qui), riflettendo sulla loro mancata conoscenza della botanica e quello che è ancora più grave delle linee essenziali della storia della nostra isola. Non è, infatti, possibile amare la propria terra senza conoscerne il passato. Auspicabile che tale materia, se non inclusa nei programmi, possa almeno accompagnare la formazione scolastica degli alunni.

Anche alcune considerazioni dal vivo di Francesco De Luca (leggi qui, qui e qui), sulla moralità dei politici e sulla immutabilità delle nostre opinioni e degli stili di vita, così come certe disattenzioni verso gli altri, nel caso ad esempio dei vecchi, fanno pensare a quanto sia ancora lungo il cammino verso la piena crescita culturale e civile. E a conferma dell’invecchiamento progressivo della popolazione e della sua inevitabile riduzione, dobbiamo ricordare anche questa settimana la scomparsa di una nostra concittadina (leggi qui) Maria Immacolata Vitiello di 87 anni, ai cui familiari porgo le mie più vive condoglianze.

Buone notizie, invece, sembrano arrivare (leggi qui) dall’incontro avvenuto presso la Sala Conferenze della Regione Lazio, che ha avuto ad oggetto la ormai annosa questione dell’adeguamento del nostro sistema portuale. Così come salutiamo con rinnovata speranza la nomina a direttore dell’Ente Parco Nazionale del Circeo (leggi qui) di Stefano Donati,  un geologo esperto in aree protette terresti e marine con un curriculum importante, dal quale, dopo anni di abbandono, i ponzesi si attendono maggiore attenzione e impegno concreto nella tutela e nella valorizzazione dell’isola di Zannone.

Prima di chiudere e anche per spiegare il titolo dell’epicrisi, vorrei sottoporre all’attenzione di tutti noi alcune riflessioni sul nostro tempo e su un fenomeno che mi sembra stia diventando sempre più preoccupante. Pur vivendo nell’epoca delle comunicazioni, sta accadendo che l’umanità non riesce più a capirsi o fa sempre maggiore fatica. Si dice una cosa, ma si intende altro, piegando il senso delle parole che tende a distorcere la rappresentazione della realtà, non solo piegandola ad interessi di parte, come accadeva del resto anche in passato, ma facendola passare per l’unica realtà, senza un contradditorio serio e approfondito.

Quello che lamento e temo particolarmente pernicioso, è ridurre  le comunicazioni a brevi frasi – la moderna tecnologia favorisce tutto ciò – senza un adeguato approfondimento. Se a questo scenario aggiungiamo la ormai dirompente intelligenza artificiale, il quadro si fa ancora più preoccupante.

Il grande Ippocrate, padre della medicina, affermava che esistono solo due cose: scienza e opinione. La prima genera conoscenza, la seconda ignoranza.

Ovviamente ognuno è libero di esprimere le proprie opinioni, ma è importante che almeno sul significato delle parole si trovi una condivisione. Si rende sempre più necessario, infatti, per evitare una deriva babelica, un rinnovamento etico del linguaggio.

Un famoso e apprezzato settimanale di qualche decennio fa si caratterizzava proprio per i “fatti separati dalle opinioni”. Il rischio dei nostri tempi è che anche i fatti vengano colorati e addomesticati dalle opinioni, che a loro volta incidono senza averne la consistenza e autorevolezza necessaria sulle scelte alle quali siamo chiamati.

 

 

1 Comment

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  1. Guido Del Gizzo

    21 Aprile 2024 at 10:29

    Una precisazione, relativamente a quanto scritto nell’epicrisi odierna.
    L’incontro in Regione dello scorso 18 aprile non riguardava il sistema portuale, bensì il “sistema ponzese”.
    L’inutilità della presenza dell’amministrazione comunale sarebbe un tema di riflessione che certamente Ponzaracconta avrebbe difficoltà ad affrontare. Quel che è certo, è che non si è trattato, com’è ovvio, di una scelta o, men che meno, di un’imposizione, da parte dei promotori dell’incontro.

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