Botanica

‘Furastere’ anche ai Castelli

di Sandro Russo

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Quando è capitato abbiamo segnalato alcune furastere a Ponza – vedi schermata a fondo pagina per la ricerca sul sito –  ma è un vezzo diffuso, quello di coltivare piante esotiche, aliene dalle parti nostre.
Con le polemiche che ne seguono, tra i “puristi” e i fautori delle novità. Antagonismo che ha portato quasi a scontri tra le due fazioni, come è successo a Capri negli anni ’60  ed è raccontato qui. In linea di massima le amministrazioni comunali dovrebbero piantumare per un eventuale rimboschimento solo essenze locali, ma vedrei intrusivo e limitante sanzionare un privato che per suo diletto, o curiosità decidesse di mettere nel suo giardino una pianta  “strana” o nuova per il territorio.
Peraltro sono molto curioso degli esperimenti e butto sempre un occhio ai giardine dagli altri. A volte delle fioriture inconsuete mi saltano proprio agli occhi, quando sono in macchina. Allora mi fermo e prendo qualche foto.
È capitato qualche giorno fa dalle mie parti – Castelli romani -, ma pioveva; e stamattina col sole sono tornato a fotografare due piante furastere, davanti a due case diverse, a poca distanza l’una dall’altra su via Monte Giove vecchio (sconosciuta ai più)… Ho immaginato anche una competizione tra i due proprietari (…spesso mi faccio dei film, nella testa).

Particolare del fiore

Erythrina crista-galli (nome comune: Eritrina o Albero del corallo) è un albero della famiglia delle Fabacee (o Leguminose), originario di Argentina, Brasile, Paraguay e Uruguay. In Italia viene indicato come “albero di corallo”.
Questa specie cresce nelle zone calde, dove le temperature scendono di poco sotto gli zero gradi e salgono fino ai quaranta. Spesso è piantato nei parchi urbani per i suoi brillanti fiori rossi.

Erythrina crista-galli è l’albero nazionale dell’Argentina e il suo fiore è l’emblema floreale di Argentina e Uruguay. È anche un albero urbano diffuso a Los Angeles (California).

Particolare del fiore

Inga pulcherrima o Calliandra tweedii, detta anche “cespuglio di fuoco” (anch’essa della Famiglia delle Fabaceae), è un arbusto o alberello coperto di foglioline bipennate verde chiaro, simili a quelle delle mimose. I fiori globosi sono rossi, a forma di piumino.
Ama le posizioni soleggiate e ariose, riparate dal freddo,. In inverno occorre trasportare il vaso in una serra fredda o in un punto riparato, avvolgendo il vaso in plastica a bolle e coprendo la chioma con un velo di non-tessuto.

Sempre nello stesso giardino, a fianco dell’Inga, di cui si vede qualche fiore) c’è una Brungmansia gialla

Datura spp. è un genere di piante della famiglia delle Solanaceae, originario dell’Asia e dell’America. Il nome deriva dalla parola sanscrita dhatūrā ‘mela spinosa’ (è la capsula dei semi ad essere spinosa, e i piccoli semi neri in essa contenuti sono tossici). I fiori sono delicatamente profumati di notte, da cui la denominazione “regine della notte”.
Linneo per primo classificò queste piante come parte del genere Datura con la sua descrizione di Datura arborea (oggi Brugmansia arborea). Nel 1805, Christiaan Hendrik Persoon li trasferì in un genere separato, Brugmansia, denominato in onore del naturalista olandese Sebald Justinus Brugmans (Wikipedia).
In pratica è rimasto il nome Datura per le piante basse, quasi striscianti, tipo Datura stramonium, Datura metel, – presenti anche a Ponza: leggi qui -, mentre le varietà arboree, dai grandi fiori colorati e molto numerosi, si denominano Brugmansia.

La prima schermata della ricerca sil sito per Furastere

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