Attualità

L’albero della libertà (1). Zi’ ‘Ntunino

di Francesco De Luca
lalbero-della-liberta-e-la-rivoluzione-francese

 

Ho conosciuto sopra i Conti un vecchietto, zi’ ’Ntunino si chiama.
Parlando del più e del meno ci siamo avventurati anche nel campo della filosofia.
Eh?
Della filosofia, sì!
Abbiamo discusso di libertà.
Perché di libertà?
Perché a zì ’Ntunino l’hanno impressionato le vicende dell’estate.
Quali?
Quelle relative all’inasprimento delle norme di circolazione. Non solo. Anche il fatto che, chi gliene ha parlato, l’ha fatto come se temesse per la propria persona.
Insomma zì ’Ntunino sbotta: “Cca nun se po’ parla’ neanche. Discutenno cu’ Franchino … d’ i vie …d’ i multe, d’ i parchegge, d’ u sangu’ i chi…”.
“N’alluccà … –
m’ha ditto Franchino – ca si te sentono te fanno luva’ ’a macchina ’a mmiezz’ ’a via. Llà nun è parcheggio”.
“Ma chi me sente… stamme parlanno ie e te…”
“Te senteno… te senteno
– ha ditto Franchino – e t’a fanno paga’”.

A questo punto zì ’Ntunino ha manifestato il suo concetto. “’A libertà – ha detto – è comme n’arbero. Chiù cresce e chiù mette rame e foglie. Tu saglie ’ncopp’u primme ramo e pienze ch’ hai raggiunto la libertà. Nun è accussì… se alzi gli occhi vedi altri rami sopra di te. Sali, ed altri ancora ce ne sono che si allargano e si intrecciano… Non si finisce mai di aggiungere a gradi di libertà altri gradi. Perciò … guardati dal considerarti in uno stato di libertà. Qualcuno c’è che ti vuole condizionare e contro cui devi lottare!

L’albero della libertà! Quanta verità in questo semplice pensiero. L’immagine e il senso che l’accompagnano li trovo proficui. Servono per capire tanti aspetti della vita sociale.

Sorseggio il caffè con lui e Franchino, fuori l’aia, dirimpetto lo specchio del porto, il Lanternino, il colle Mangiaracine.
L’uomo è fiero. Io lo guardo interessato e lui è contento d’aver destato interesse.

Clicca per commentare

È necessario effettuare il Login per commentare: Login

Leave a Reply

To Top