Zoologia

Guerello, il cane dei Due Mondi

di Fabio Lambertucci

Le storie di animali ci piacciono molto. Sul sito ne pubblichiamo ogni volta che se ne presenta l’occasione. E rimasta famosa la storia di Titì, il cane dei confinati, raccontato da Pertini, ma anche di animali in tutt’altri contesti… e anche in altri mondi! (1).
È quindi con piacere che accogliamo questa nuova storia di Fabio Lambertucci e dietro suo stimolo corriamo in edicola a comprare Focus Storia n° 189.

A proposito dell’articolo “La vita rocambolesca dì Garibaldi“, pubblicato Focus Storia n° 188, vorrei ricordare che nel corso della battaglia di San Antonio del Salto in Uruguay dell’8 febbraio 1846, dalle linee argentine del generale Servando Gomez sbucò un cane che raggiunse quelle della Legione italiana garibaldina che combatteva per la Repubblica dell’Uruguay.

Ferito da una fucilata, gli venne amputata una zampa. Garibaldi, difensore dei diritti degli animali tanto che nel 1871 sarà tra i fondatori della ‘Regia società torinese per la protezione degli animali” (oggi Ente nazionale protezione animali), decise di adottarlo come mascotte, lo chiamò Guerello (o Guerillo) e lo affidò all’attendente afro-uruguaiano Andrés Aguyar.

Nell’aprile 1848 Guerello tornò in Italia con 63 legionari garibaldini sul brigantino Speranza.
Seguì Garibaldi e Aguyar durante la Campagna di Lombardia nella Prima guerra d’indipendenza e nelle battaglie in difesa della Repubblica Romana del 1849.
Proprio a Roma nel giugno 1849, colpito da una granata francese, Aguyar morì, e di Guerello non si seppe più nulla. In memoria dì Aguyar nel quartiere Gianicolense è intitolata una strada, ma a Guerello, Cane dei Due Mondi, non è stato finora dedicato un monumento.
Fabio Lambertucci, Santa Marinella (Roma)

 

 

 Nota (a cura della Redazione)

(1) – Cercare separatamente cani, gatti e anche animali, nel riquadro Cerca nel sito in Frontespizio. A parte, leggere questo raccontino illuminante estratto da I Rimbalzanti di Giove, di Clifford D. Simak: seguire i link a fine pagina: sono tre puntate (brevi!)

 

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