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L’albero della libertà (1). Zi’ ‘Ntunino
Ho conosciuto sopra i Conti un vecchietto, zi’ ’Ntunino si chiama. A questo punto zì ’Ntunino ha manifestato il suo concetto. “’A libertà – ha detto – è comme n’arbero. Chiù cresce e chiù mette rame e foglie. Tu saglie ’ncopp’u primme ramo e pienze ch’ hai raggiunto la libertà. Nun è accussì… se alzi gli occhi vedi altri rami sopra di te. Sali, ed altri ancora ce ne sono che si allargano e si intrecciano… Non si finisce mai di aggiungere a gradi di libertà altri gradi. Perciò … guardati dal considerarti in uno stato di libertà. Qualcuno c’è che ti vuole condizionare e contro cui devi lottare! L’albero della libertà! Quanta verità in questo semplice pensiero. L’immagine e il senso che l’accompagnano li trovo proficui. Servono per capire tanti aspetti della vita sociale. Sorseggio il caffè con lui e Franchino, fuori l’aia, dirimpetto lo specchio del porto, il Lanternino, il colle Mangiaracine. Devi essere collegato per poter inserire un commento. |
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