Ischia

Ischia. A Casamicciola per una ricostruzione sociale ed economica

di Giuseppe Mazzella di Rurillo

A Casamicciola la ricostruzione infrastrutturale ed una finanza di territorio per la ricostruzione del tessuto sociale ed economico sono sempre più urgenti a circa 7 anni dal terremoto e 2 anni dall’alluvione.

La lunga ed ennesima ordinanza di Legnini (in f.to pdf in calce al presente articolo – ndr) non offre concretezze immediate mentre assistiamo alla lenta ed inarrestabile decadenza sociale ed economica della cittadina. Occorrono opere pubbliche che facciano da colossi della ricostruzione: il Capricho de Calise, la Casa della Storia, il Palazzo della Bellavista ed il Museo civico, il Palazzo delle Scuole avrebbero già dovuto essere realizzate per dare respiro alla ricostruzione sociale.

Poi occorre recuperare l’economia: il bar Calise 1925, l’Elma Hotel, l’Hotel Manzi. Qui occorre la diretta partecipazione di Invitalia e della Cassa Depositi e Prestiti nel ruolo di imprenditori capaci di essere traino di imprenditori esogeni o endogeni.
Fra i tanti milioni di euro bisogna impegnarne anche qualcuno e qualcosa per la ripresa economica. Il paese è in difficoltà, per non dire di peggio.
Credo che bisogna avviare la costituzione di una società di trasformazione urbana ai sensi dell’art. 120 del testo unico enti locali. Fu proposta già 27 anni fa al tempo dei patti territoriali poiché già allora Casamicciola viveva in declino industriale. Riproposta nel 2002  proprio con l’attuale sindaco Giosy Ferrandino che ne fece un cavallo di battaglia politica per poi abbandonare il progetto. Poi ancora nel 2014 e nel 2019.
Adesso la situazione della ricostruzione globale della cittadina lo impone, oltre le parti politiche e il personalismo paesano che ha avvelenato la classe politica.

 

in f,to pdf il  COMUNICATO STAMPA dell’ Ordinanza commissariale

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