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Concorso internazionale di fotografia Città di Latina, altre immagini e dichiarazioni (3)

a cura della redazione

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Continua (e si conclude) la pubblicazione delle foto selezionate per il concorso: le immagini, le dichiarazioni degli autori e le motivazioni della giuria.

Menzione speciale Miglior Significato a Federico Falconi con l’opera: Primo colloquio

Federico Falconi. Primo colloquio

Descrizione scritta dall’autore
Nella foto è rappresentato mio fratello, autistico come me, che, dopo aver superato la maturità con il massimo dei voti e frequentato un Master in “Sviluppo, Applicazione e Servizi”, qui affronta il suo primo colloquio di lavoro. Lui è il mio supereroe. Che sia di speranza per tante famiglie con figli autistici.

Motivazione
Nella sana e costruttiva diversità che contraddistingue l’indiscutibile unicità di ciascuno di noi, alcune cose ci accumuneranno sempre: la capacità di emozionarci ed emozionare, la volontà di riconoscere ciò per cui vale la pena vivere, la sensibilità di fermare un istante per l’eternità. Eccolo, lo sguardo di un ragazzo sul fratello che si trova davanti alla porta di un nuovo inizio, la speranza che tutto andrà bene, la certezza che qualsiasi cosa dovesse accadere ci si ritroverà lì, dalla stessa parte, a proteggersi le spalle, a condividere la strada per andare avanti. Questa immagine condensa il significato profondo dell’emozione pura e autentica.

Ha consegnato il Premio il sindaco di Latina Matilde Celentano.

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Menzione speciale Miglior Significato a Benedetta Ciacciarelli con l’opera: Costruire la speranza

Benedetta Ciacciarelli. Costruire la speranza

Descrizione scritta dell’autore
Come si costruisce la speranza? Dalle fondamenta… Come sarà la scuola del futuro? Ce lo siamo chiesti in classe analizzando le nostre speranze e i nostri bisogni. Abbiamo così immaginato una classe fantascientifica che rispondesse a tutti i nostri bisogni. Affacciandoci alla finestra abbiamo visto degli operai al lavoro sul nuovo edificio del nostro Liceo, progettato per poter accogliere gli studenti nelle sedi succursali e abbiamo pensato che la prima cosa di cui ha bisogno la scuola è lo spazio: un edificio sicuro in cui far nascere e sviluppare idee, e interessi. Così siamo usciti dalla classe e abbiamo deciso di fotografare i nostri zaini accanto alla scuola di domani, perché una nuova scuola è una nuova speranza per il nostro futuro.

Motivazione: Molto spesso la risposta a tante delle nostre domande è proprio lì, davanti ai nostri occhi. Basta un momento di confronto, basta prendersi per mano, basta avere la capacità di ascoltarsi e, come accade sempre, sono i più giovani a insegnarci la semplicità del fare e del fare insieme. Piccoli zaini colorati, vicini e complici nelle gioie e nelle avversità, assistono alla costruzione di qualcosa di più grande di loro ma non lo fanno da semplici spettatori: sono lì ad aspettare risposte, con la determinazione e il coraggio del voler contribuire a costruire un Futuro migliore, a essere parte attiva di un cambiamento che, se iniziasse davvero, stravolgerebbe positivamente la vita di ciascuno di noi.

Ha consegnato il Premio la professoressa Anna De Donato.

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Menzione speciale Miglior Significato a Riccardo Tirocchi con l’opera: La zattera delle speranze

Riccardo Tirocchi. La zattera delle speranze

Descrizione scritta dall’autore
In un mondo dominato dalla prospettiva degli adulti, in cui per farci strada non ci resta che navigare tra le onde dei bisogni, ci lasciamo trascinare dalla zattera delle speranze. Ispirandoci al noto quadro di Gericault, “La zattera della medusa”, abbiamo voluto rappresentare la zattera delle nostre speranze; proprio come l’artista sfruttando la composizione dell’immagine si è scelto di raffigurare, anche noi in una sorta di piramide, i desideri e le aspettative che ci caratterizzano e i bisogni che cercano di prevaricarle. La libertà, la pace, il viaggio sono i sogni che scaturiscono dalle nostre passioni e che compongono un arcobaleno capace di illuminare anche le tenebre delle mancanze più nere. Affidiamo alla nostra foto, dunque, il seguente messaggio: che la zattera possa approdare su un’isola dove nel mare magnum delle incertezze siano le nostre aspirazioni a trionfare!

Motivazione
Un’immagine progettata nella mente e concretamente realizzata in fotografia; eppure – nella costruzione così meticolosa in cui nulla è stato lasciato a caso – emergono la forza e il grido del messaggio. Ragazzi e ragazze che rivolgono lo sguardo altrove ma sorreggono con decisione messaggi precisi di Speranze, Bisogni, Prospettive, affidati alla direzione del punto di vista del fotografo e dello spettatore, oltre che alle onde del mare e degli adulti. Che ciascuno di noi faccia tesoro di queste voci.

Ha consegnato il Premio il dott. Marco Pandozi, Fondazione Roma.

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Menzione speciale Miglior Composizione a Nicola Bertoliere con l’opera: Seppur inutile

Nicola Bertoliere. Seppur inutile

Descrizione scritta dall’autore
Questa foto è stata scattata in una fabbrica dismessa e fa parte di un album di più di 60 foto. Tale progetto è dedicato a rappresentare molti scenari di posti abbandonati, che per me esprimono molte storie e significati. Questa foto esprime una condizione in cui molti di noi possono immedesimarsi. È la storia di un ciclo che trova la sua fine cadendo in un dimenticatoio. Racconta un lato negativo della società in cui viviamo, in cui si perde valore appena si perde utilità, che è la fine che il destino ha scelto per questa struttura. Esprime la rivalsa di questo soggetto, di cui l’immagine è semplice mezzo di comunicazione, ed evidenzia come ciò che ci circonda è pieno di contraddizioni, basta scavare nella realtà e guardare il mondo con occhi diversi.

MOTIVAZIONE: Alcuni vuoti non sono mai stati così pieni, alcuni silenzi non sono mai stati così assordanti: come questa immagine, il cui significato prevale più della fotografia, il cui vuoto riempie più di tanti elementi messi insieme, il cui silenzio parla più di tante parole. Rigore, simmetria, linee, tutto è come appare, ma niente è a caso. Come le persone che se ne vanno, come quelle che restano, come gli spazi lasciati abbandonati per incuranza, come quelli che attendono solo di prendere una nuova vita.

Ha consegnato il Premio la dott.ssa Sara Basile. 

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Menzione speciale Miglior luce va a Linda Ferrauto con l’opera: Luce all’orizzonte

Linda Ferrauto: Luce all’orizzonte

Descrizione scritta dall’autore
Questa immagine rappresenta le speranze di una ragazza che sogna di superare le difficoltà della vita, raffigurate “dalla recinzione e dal terreno arso”, per raggiungere la felicità che sembra sfuggirle con il terminare del giorno.

Motivazione
Tendere la mano è uno dei gesti più semplici che possiamo fare. La complessità di questa azione è spesso data dal perché la si tende. E quando a tenderla è un ragazzo o una ragazza di oggi, ecco che il gesto diventa ancor più prezioso. Come in questa fotografia, la mano di una ragazza che si aggrappa alla rete è ricca di significato. Si appoggia, attende, si mostra, ha timore, ha speranza, osserva il presente, ripensa al passato, confida nel futuro. Cara ragazza, tu sei luce.

Ha consegnato il Premio il dott. Franco Mansutti.

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La Mostra è visitabile fino al 28 aprile, tutti i giorni dalle 10.30 alle 13.30 e dalle 16 alle 20. Ingresso gratuito.
Latina Mater Ets – Piazza del Popolo, 2 – 04100 Latina

 

[Concorso internazionale di fotografia Città di Latina. 3 – Fine]

Le altre immagini si possono vedere (e leggere) a link articolo.1 e link articolo.2.

 

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