Cala dell'Acqua

Ponza, pubblicata sentenza Tar su contenzioso Cala dell’Acqua

riceviamo in Redazione e pubblichiamo

.

Pubblichiamo in chiaro solo l’inizio e la fine del lungo documento; l’intero documento in formato .pdf in fondo all’articolo

_00053/_2024_ REG.PROV.COLL. N. 00170/2023 REG.RIC.

Pubblicato il 22/01/2024

 

REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio
sezione staccata di Latina (Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 170 del 2023, proposto da Marina di Cala dell’Acqua s.r.l., in persona del legale rappresentante p.t., rappresentata e difesa dagli avv. Sergio Santoro, Paolo Pittori e Michela Urbani, con domicilio eletto presso lo studio legale “AdLaw – Avvocati Amministrativisti” in Roma, lungotevere dei Mellini 24;

contro

Comune di Ponza (LT), in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso dall’avv. Alfredo Zaza d’Aulisio, con domicilio eletto presso il suo studio in Gaeta (LT), salita Casa Tosti 2;

nei confronti

Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, Ministero della cultura, Ministero della difesa, Ministero dell’interno, Agenzia del demanio, Agenzia delle dogane e dei monopoli, Agenzia delle entrate, in persona dei legali rappresentanti p.t., rappresentati e difesi per legge dall’Avvocatura generale dello Stato, presso i cui uffici sono domiciliati in Roma, via dei Portoghesi 12; ASL di Latina, in persona del Direttore generale p.t., rappresentata e difesa dall’avv. Massimo Valleriani, con domicilio eletto presso la sede legale dell’ente in Latina, viale P.L. Nervi, Latina Fiori, Torre 2G;
Regione Lazio, in persona del Presidente della Giunta p.t., non costituita in giudizio;

per l’annullamento – previa sospensione dell’efficacia

della nota prot. n. 922 del 23 gennaio 2023, comunicata in pari data, con cui il Sindaco del Comune di Ponza ha chiuso negativamente la procedura ex art. 6, comma 2, d.P.R. 2 dicembre 1997 n. 509, per l’approvazione del progetto relativo alla costruzione del porto turistico di Ponza in località Cala dell’Acqua, nonché di ogni altro atto presupposto, connesso e conseguente

(…)

Il documento prosegue per complessive sedici (16) pagine (riportate integralmente in formato .pdf in calce)

(…)

E così conclude:

P.Q.M.

Il Tribunale amministrativo regionale per il Lazio, sezione staccata di Latina (sezione prima), definitivamente pronunciando sul ricorso, come in epigrafe proposto, lo accoglie e, per l’effetto, previa estromissione dal giudizio della ASL di Latina e delle Amministrazioni statali evocate in giudizio, annulla l’atto impugnato. Condanna il Comune di Ponza al pagamento delle spese di giudizio in favore della società ricorrente, che sono liquidate in euro 4.000,00 (quattromila/00), oltre ad accessori di legge; compensa le spese di lite tra società ricorrente, da un lato, Amministrazioni statali costituite e ASL di Latina dall’altro.
Ordina che la presente sentenza sia eseguita dall’Autorità amministrativa.
Così deciso in Latina nella camera di consiglio del giorno 17 gennaio 2024 con l’intervento dei magistrati:

Riccardo Savoia, Presidente
Valerio Torano, Primo Referendario, Estensore
Emanuela Traina, Primo Referendario

 

La sentenza del TAR relativa al Giudizio tenuto ul 17 gennaio scorso (file .pdf di 16 pagine):
REG.PROV.COLL.202400053_01

3 Comments

3 Comments

  1. Guido Del Gizzo

    24 Gennaio 2024 at 18:06

    La eventuale responsabilità penale è sempre personale, ma la comunicazione disposta dal responsabile dell’Ufficio Demanio e controfirmata dal sindaco, il 23 gennaio 2023, poi annullata dal TAR di Latina il 17 gennaio 2024, in realtà nascondeva il vero regista dell’operazione.
    Infatti, dopo aver tempestivamente incontrato la nuova giunta, nel mese di giugno 2022, furono necessari ben cinque (5) mesi perché fosse fissata la riunione, da noi ostinatamente richiesta, per concordare le iniziative necessarie alla realizzazione del nuovo porto: riunione che avvenne, finalmente, solo il 10 novembre successivo, presso lo studio dell’avv. Zaza D’Aulisio, a Gaeta.
    In quell’occasione, Giuseppe Feola, responsabile della portualità, dichiarò che vedeva problemi amministrativi praticamente insuperabili, per il prosieguo dell’operazione.
    L’Avv. Zaza, nell’elencare i motivi che il TAR ha poi giudicato irrilevanti, ha concluso sibillinamente: “Forse si può risolvere, ma dovrete essere convincenti…molto convincenti..”, mentre il vicesindaco ci guardava, impassibile.
    Lo siamo stati, evidentemente, molto convincenti: ma nei confronti del Tribunale Amministrativo Regionale.
    E’ in quella sede che abbiamo dimostrato come l’affermazione del Comune, secondo il quale non avevamo recepito le osservazioni che MIT aveva sollevato in Conferenza dei Servizi, fosse falsa: un documento tecnico di 60 pagine ( disegni ed elaborati) era stato spedito via pec al Comune in data 10 luglio 2020.
    Inoltre, in quell’incontro il vicesindaco ci accusò di voler approfittare di una “rendita di posizione”, una sorta di “abuso di posizione privilegiata” che non poteva consentire: peccato che la posizione di Marina di Cala dell’Acqua srl derivi solo dallo stato della procedura, che il TAR ha giudicato perfettamente regolare.
    E poi, diciamolo: Giuseppe Feola che parla di abuso di posizione dominante, supera ogni frontiera del pudore e del ridicolo.

    La decisione del TAR dello scorso 17 gennaio mette fine ad un sopruso amministrativo, che alcuni elementi dell’attuale amministrazione avevano in animo di mettere in atto, fin dall’ elezione, per favorire altri soggetti: come ha dichiarato lo stesso vicesindaco, in riunione, alla presenza di legali, il 12 maggio 2023, ma abbiamo anche molti altri riscontri.
    In quell’occasione, il sindaco, che era presente, lo interruppe seccamente, dichiarando che se la decisione del TAR fosse stata a noi favorevole, la procedura sarebbe ripresa esattamente dove era stata interrotta.

    Adesso aspettiamo fiduciosi e speriamo che si riaprano anche tutti gli altri tavoli di confronto: non solo la Conferenza dei Servizi per la realizzazione del porto a Cala dell’Acqua, ma anche il dialogo con Acqualatina, per la localizzazione del dissalatore definitivo (del quale l’isola ha assolutamente bisogno) e, ancora, per la destinazione dell’intero Comprensorio 13, dalla quale non ha senso prescindere.

    Su questi tre temi, così come sui molti altri progetti che ne potrebbero scaturire, speriamo che si creino finalmente le occasioni per un confronto pubblico, trasparente e rispettoso delle regole elementari di legalità amministrativa, che coinvolga, finalmente, i Ponzesi: noi cercheremo di fare in modo che ciò avvenga.

    Perché ribellarsi alle prepotenze non è solo giusto: è anche possibile.

  2. vincenzo

    25 Gennaio 2024 at 09:47

    Caro Guido, faccio un passo avanti ti chiamo per nome, un mio amico che opera da anni a Cala Dell’Acqua mi disse: “Vincenzo adesso cosa succede?” Io non ho risposto perché non capivo ma ho avuto un sospetto: sono andato a leggere su Ponza Racconta e c’era la sentenza del Tar che dava ragione a Marina di Cala dell’Acqua.
    Ho risposto all’amico: “Spero che l’Amministrazione non faccia ricorso al Consiglio di Stato e che definisca in Consiglio Comunale le finalità, la funzione economico e sociale di quella zona per riprendere seriamente tutta la questione che riguarda il comparto ex miniera in cui inserire il porto a Cala dell’Acqua.

    Ma ti ho raccontato questo – che ricordo anche ai miei amministratori – perché restano delle serie preoccupazioni da parte di chi opera da anni in quella zona a fare il locatore di barche o cura l’affitto di ombrelloni, ma anche di chi va a tuffarsi in quelle acque. Preoccupazione palesate anche nei ricorsi contro il dissalatore di Acqualatina.

  3. Guido Del Gizzo

    25 Gennaio 2024 at 16:06

    In risposta a Vincenzo Ambrosino

    Caro Vincenzo,
    ricambio volentieri il “tu” e non posso fare altro che riaffermare, come già fatto in ogni occasione, in passato, che le attività economiche oggi presenti a Cala dell’Acqua, non avranno nulla da temere dallo sviluppo del nostro progetto, anzi…
    Lo abbiamo detto, lo ribadiamo adesso e lo dimostreremo.
    Aggiungo che lo sviluppo dell’area, almeno nel nostro modo di vedere, dovrà portare alla realizzazione di molti altri progetti, legati al territorio, che illustreremo, appena ne avremo l’opportunità: anche questo è un impegno che abbiamo assunto in tempi non sospetti, quando abbiamo proposto la creazione del Laboratorio di Innovazione, che questa giunta ha lasciato nel cassetto.

    Al piacere di incontrarti di persona

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