Ischia

Casamicciola senza San Francesco

di Giuseppe Mazzella di Rurillo

 

Casamicciola, un “provvedimento” per la viabilità e per la “socialità perduta”.

Oggi 4 ottobre 2023 piazza dei Bagni del Gurgitello non ha la sua festa di comunità. Si faceva ogni anno almeno dal 1892 cioè da quando un ricco prete locale aprì nella sua proprietà una “cappella gentilizia” dedicata a San Francesco d’Assisi.
Quella cappella fu aperta al culto – come ricorda ancora una lapide – ma é stata chiusa dagli eredi dopo il terremoto del 2017 ed una mano ignota ha chiuso l’accesso con un enorme tabellone – che forse manifesta una polemica – con l’immagine del poverello d’Assisi e la frase Casamicciola risorgerà. İmpegno che mi vede perfettamente coinvolto da laico e mi stupisco come non sia intervenuto il parroco pro tempore don Gino Ballirarano per riaprire questo ultimo simbolo di socialità civile che esprimeva la comunità di piazza Bagni.

 

Nonostante fosse una minuscola cappella privata essa raccoglieva la comunità dell’abitato. C’era un comitato di volontari che faceva la raccolta delle offerte in danaro per i festeggiamenti. C’era l’addobbo della cappella, le luminarie, la banda musicale per il concerto serale, le bancarelle. Gli abitanti di piazza Bagni erano molto fieri della loro festa. Mi stupisco come non siano intervenuti, il neosindaco onorevole Giosy Ferrandino ed i suoi assessori e consiglieri ed il commissario di governo onorevole Giovanni Legnini, per il ripristino della “socialità” con provvedimenti per la viabilità – come ho già proposto con due aree verdi in due terreni abbandonati in via Pio Monte della Misericordia – anche per un segno concreto di avvio di una “riqualificazione urbana” oltre i costosi progetti di cui il commissario Legnini ha alluvionato il web.

La viabilità è essenziale per la riqualificazione urbana e la ripresa della socialità e quindi del sistema economico.
Lo snodo di piazza Bagni é essenziale per corso Garibaldi e via principessa Margherita per effetto del senso unico in via principessa Margherita dove l’istituto tecnico Mattei è la sola struttura civile rimasta attorniata all’abbandono degli edifici della villa comunale, della Bellavista ex Napoleone, della scuola media Ibsen, delle ex ville la Camera e Iaccarino, di un istituto religioso e del Centro per l’ impiego allocato della casa che fu del dottore Giuseppe Mennella, il più grande bibliografo dell’isola che ho inutilmente da mesi proposto come “casa della storia” per la rinascita di Casamicciola e, naturalmente, di decine di fabbricati privati chiusi in attesa di un intervento divino.
Questa è “ricostruzione”?

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