Ambiente e Natura

L’ambiente, l’isola che siamo noi. Serenella Iovino in video

proposto da Sandro Russo

Abbiamo sempre scritto molto di ambiente sul sito, ci siamo familiarizzati con concetti come identità di luogo (place identity) e con l’idea del genius loci anche grazie ad Serenella Iovino che ha la capacità di proporci temi complessi con esempi e parole chiarificatrici.
Come in questa video-intervista del 2020 curata da Raicultura [al link relativo, visibile anche su Railpay dopo registrazione (gratuita)].
Alcuni temi trattati sono stati anche ripresi nell’intervista di Enzo Mauro alla studiosa italo-americana, in occasione dell’uscita del suo libro.


Molti degli argomenti trattati sono familiari ai lettori di Ponzaracconta, per aver già letto de La scoperta di Pompei e di Ercolano (1) e (2), con Paolo Mennuni – e del terremoto di Napoli del 1944 (leggi qui).

 

La verità del paesaggio
Serenella Iovino – Trasformare le ferite del territorio

Serenella Iovino parla dell’allucinazione collettiva nella quale l’umanità sembra attualmente vivere, che ci impedisce di vedere la gravissima crisi ecologica in corso e i suoi effetti devastanti per la sopravvivenza stessa dell’uomo e di molte specie viventi.
Le storie dei nostri territori e dei nostri paesaggi, con le enormi ferite che noi uomini gli abbiamo inferto raccontano invece una terribile verità.
Serenella Iovino parla alle pendici del Vesuvio, il vulcano che duemila anni fa seppellì intere città, come Pompei e Ercolano, sterminando i loro abitanti. Oggi però immemori di questa tragedia del passato e nonostante il fatto che l’ultima eruzione, con morti, feriti e distruzioni, si sia verificata meno di un secolo fa, nel 1944, si continua in maniera irresponsabile a costruire alle pendici del Vesuvio, dove una devastante colata di cemento, oltre ad aver sfregiato un paesaggio celebre nel mondo, espone milioni di persone ad un rischio gravissimo.

“Una distruzione non solo del paesaggio, ma della stessa vivibilità dei luoghi, dove perdere la memoria del passato può essere fatale, perché il vulcano può svegliarsi da un momento all’altro, imponendoci una narrazione che si potrà sovrapporre con tragiche conseguenze alla nostra amnesia collettiva. Ritornare a leggere i luoghi seguendone il testo può essere un momento di riappropriazione di verità, ed è forse l’unica riappropriazione di verità di cui noi abbiamo bisogno, trasformando i fatti di questi territori, che sono ferite, in segni, in racconti”. 

https://www.raicultura.it/filosofia/articoli/2020/01/ESL-Article-Item-a935172c-89a2-498d-8f05-c7f14cefc5ec.html

https://www.raiplay.it/video/2022/03/La-verita-del-paesaggio-4c8f8d42-a4b8-4ba6-be85-11d757bc5ad0.html

 

Nota:
Serenella Iovino è professore ordinario di Italian Studies and Environmental Humanities presso la University of North Carolina at Chapel Hill, Dept of Romance Studies. È considerata una dei maggiori filosofi dell’ambiente italiani e collabora con le principali riviste e istituzioni internazionali nel campo dell’eco-critica.
Per Edizioni Ambiente ha pubblicato Ecologia letteraria. Una strategia di sopravvivenza (n.e. 2015), il suo ultimo libro è Ecocriticism and Italy. Ecology, Resistance, and Liberation (Bloomsbury, 2016).

 

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