Ambiente e Natura

Sei secondi per distruggere Casamicciola, sessanta anni per ricostruirla

di Giuseppe Mazzella di Rurillo

La delusione Legnini
Ho inviato una istanza di dieci pagine al sindaco di Casamicciola G. B. Castagna, al presidente del Consiglio Comunale N. Piro e per conoscenza al neo commissario di governo G.. Legnini per chiedere la convocazione del Consiglio Comunale per il piano di ricostruzione e l’adozione degli atti pubblici conseguenti. Il 18 di febbraio. Non ho avuto risposta. Eppure lo statuto comunale dice all’art. 7 che il “comune favorisce la partecipazione del cittadino con istanze petizioni e proposte” e la legge 241/90 dice che una Pubblica Amministrazione deve rispondere al cittadino entro 30 giorni.

Due pezzi di carta perché in realtà il comune “ostacola” la partecipazione del cittadino e la pubblica amministrazione non risponde nemmeno con una letterina di rito al cittadino.
Non chiedo al Prefetto di intervenire e di esercitare i poteri surrogatori perché so per esperienze pregresse che non lo farà. Non ricorro al TAR per la mancata risposta perché non ho soldi da buttare per le mie scarse finanze.
Osservo che la guerra calda deve finire presto dopo la guerra sanitaria della pandemia perché in Italia dobbiamo rilanciare la democrazia politica.

Il nuovo commissario governativo per la ricostruzione dopo il terremoto del 21 agosto 2017 nominato il 24 gennaio 2022,il terzo, sta ancora ai preliminari della sua mission e riparte col piede sbagliato perché non punta come dovrebbe prima di tutto ad una gigantesca “opera pubblica” di ricostruzione come l’evidenza dei fatti impone.


Scrissi nel 2017 “I sei secondi che sconvolsero Ischia” e proposi subito “un Ente pubblico per venti anni come lo è stato l’EVI dal 1952 al 1972 per la ricostruzione ed il rilancio economico, capace non solo di redigere ma di approvare un realistico piano regolatore generale in cui l’isola è divisa in “rioni” non per comuni; e l’inizio era ed è la riutilizzazione del Complesso Pio Monte della Misericordia”.
Sono già passati circa cinque anni e siamo ancora ai “preliminari” mentre abbiamo oltre ai fondi per la ricostruzione quelli del piano europeo per il rilancio ed i comuni del sud non sanno fare i progetti, come ampiamente scrive su Affari & Finanza di Repubblica Oscar Giannino oggi.

Neanche il commissariamento avvia un percorso di ricostruzione urbanistica, economica, sociale e quindi morale e politica.
Era facile – conoscendo la classe politica – prevedere almeno vent’anni per la ricostruzione ed era logico un percorso graduale “a tappe”. Ma mi accorgo che di questo passo occorreranno almeno sessant’anni e mi auguro che i miei adorati nipotini potranno vedere qualcosa.
G. M. di R.

1 Comment

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  1. silverio lamonica1

    29 Marzo 2022 at 19:52

    Caro Giuseppe, che vuoi farci? In Italia, si sa, le cose vanno molto per le lunghe; un caso per tutti: la Salerno Reggio Calabria. La progettazione risale molto probabilmente, alla prima metà degli anni ’60 se i lavori iniziarono nel 1967 e sono terminati, se non erro l’anno scorso: 2021 ( dopo oltre mezzo secolo!) https://www.inmoto.it/news/attualita/2022/03/11-5212569/salerno-reggio_calabria_come_l_autostrada_diventa_smart
    1968 Terremoto del Belice ancora non è stata completata la ricostruzione https://www.today.it/attualita/terremoto-belice-ricostruzione-ritardi-fondi.html.
    E poi c’è Amatrice 2016 il terremoto, la ricostruzione è iniziata lo scorso anno 2021
    https://www.montagna.tv/187127/amatrice-2016-2021-finalmente-la-ricostruzione-e-iniziata/
    E potrei continuare ….
    Io credo che appena sarà finita questa maledetta guerra, i lavori di ricostruzione in Ucraina inizieranno immediatamente e nel giro di un anno, massimo due le macerie saranno solo un ricordo. Altra nazione, altra mentalità, efficienza vera.

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