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Epicrisi 200. Il peso di quelle parole non scritte. Questa dovrebbe essere un’epicrisi perfetta: porta il numero 200 e a me le cifre tonde piacciono troppo. Ringrazio perciò prima di tutto gli amici-colleghi che si sono resi disponibili a lasciarmi questa data. Inoltre oggi è l’11/11, e anche questo numero lo trovo ineccepibile. Peccato che siamo a novembre, mese autunnale, di una stagione che non mi piace: ma non si può avere tutto dalla vita. Evidentemente l’autunno condiziona in qualche modo non solo i ritmi della natura ma anche quelli della scrittura: lo conferma lo scarno numero di pubblicazioni nella settimana che si è appena conclusa. Questa considerazione mi ha dato un’idea: prima di fare il report di quanto è stato scritto, voglio parlare di quello che non è stato scritto, e che invece sulle pagine del sito avrei voluto trovare. A cominciare da una reazione da parte dell’Amministrazione, chiamata in causa ripetutamente nel corso dell’incontro dell’associazione politica “Punto di Svolta“ che si è tenuto a Le Forna. E sì che le questioni sul tappeto non erano di poco conto. O forse una qualche reazione c’è stata, ma non le è stata data visibilità su questo sito? Ancora… Solo grazie a una ricerca (e un commento) di Vincenzo Ambrosino siamo poi venuti a sapere come potrebbe articolarsi la gestione di quello che vogliamo continuare a chiamare “il museo che verrà“. Sarebbe stato bello invece che il più diretto interessato, tramite queste pagine, avesse messo a parte i lettori e i ponzesi di quanto si sta facendo o si farà per una struttura tanto attesa. Il convegno nell’ambito dello Scic, Sistema di cultura integrata contemporanea, si è svolto un mese fa: se non ci fosse stato il commento citato e pubblicato qualche giorno fa, tutto sarebbe rimasto lettera morta. Tra le notizie che avrei voluto trovare mi sarebbe piaciuta qualche nuova nascita, come è capitato qualche volta in passato, e di cui ci metteva al corrente (per caso o per vocazione?) la nostra Rita Bosso. Non vorrei apparire pignola, ma in questi giorni ho notato un’altra assenza, mi auguro del tutto temporanea e dovuta magari a “precedenti e più pressanti impegni”: quella di Franco De Luca. E no, caro Franco, così non si fa! Non ci puoi lasciare sette giorni senza scrivere una riga. Ormai ci hai abituato male, e su te vogliamo contarci sempre. Detto tutto ciò, veniamo a noi, come si suol dire, e diamo uno sguardo ai pezzi pubblicati in questi giorni. Ci affascinano e ci riportano all’estate l’appendice a “Il film del faro“ del lontano 2013 con il video del faro sardo di Capo San Marco, inserito nei commenti; così come il “Ritorno in Corsica” di Isola Mondo, Club del Mare di Marina di Campo, che si conclude proprio oggi.
Sul fronte dell’economia, Enzo Di Fazio affronta la spinosa e insidiosa questione del debito pubblico con due interessanti e circostanziati interventi che rispettivamente lo definiscono “questo sconosciuto“, per poi passare a intravederne “i correttivi possibili“. Il tema è complesso, e viene affrontato con serietà a competenza da una persona che non solo conosciamo, ma stimiamo, ed è ponzese come noi. Finisce qui invece questa epicrisi… non perfetta. Grazie a chi ha avuto la voglia e la pazienza di arrivare qui. Devi essere collegato per poter inserire un commento. |
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