Archivio

Incontro “Punto di Svolta”

riceviamo in Redazione e pubblichiamo

.

Cliccare per ingrandire

File .pdf della locandina: Incontro Punto di Svolta

4 Comments

4 Comments

  1. vincenzo

    2 Novembre 2018 at 10:53

    Puntiamo alla svolta?
    Personalmente non sono andato alla riunione, ma ho avuto modo di sapere quello che era accaduto seguendo una registrazione su Facebook e visto che Ponzaracconta ha pubblicizzato la riunione è giusto che i lettori di PR ne conoscano i fatti più interessanti.
    Al tavola della presidenza c’erano: Silverio Mazzella (presidente associazione), Guido Vitiello, Vincenzo Lorusso, Danilo D’Amico, Maria Vitiello.
    Innanzitutto dico bravi a tutti gli associati, perché nel loro piccolo, hanno dimostrato capacità organizzativa, sensibilità politica e sociale per cui hanno creato attenzione nella grande sfiducia della gente di Ponza.
    Infatti il Presidente Silverio Mazzella ha spiegato come la loro azione sia stata indirizzata al servizio del sociale ma anche tesa ad un confronto serrato con l’Amministrazione Ferraiuolo nel tentativo di migliorare le condizioni socio-economiche dei ponzesi.
    Ho ascoltato il leader di questa associazione, Danilo D’amico il quale ha ancora una volta dimostrato di essere a suo agio con un microfono in mano dimostrando buona capacità dialettica nel presentare la sua visione politica, sociale ed economica.
    E certo che Danilo nella sua breve storia politica ponzese, ha già’ fatto delle cose concrete: raccolta fondi per l’ambulanzetta, raccolta cibo per i poveri, sottoscrizione per la strada della Dignità per la Signora dei Conti, sottoscrizione per le giostre dei bambini anche disabili…
    Sulla base di queste concrete azioni sul territorio Danilo ha il coraggio di dire frasi tipo: “io non vi prometto questo” oppure “ questo ve lo posso promettere”. Fa sempre molto effetto il “politico” che ci mette la faccia e sottoscrive verbalmente con gli interlocutori un “contratto”.
    Siccome la riunione si è svolta a Calacaparra Danilo ha avuto l’occasione di parlare del problema storico di Le Forna: il porto di Cala Dell’Acqua. Lui ha spiegato che Vigorelli aveva fatto partire il porto dando una speranza ai fornesi e l’amministrazione Ferraiuolo lo ha affossato. Che quel progetto era da sostenere nelle sue varie fasi di avanzamento cercando le giuste soluzioni che tenessero insieme economicità del progetto e valenza socio-economico nel contesto isolano. Danilo ha spiegato che la ditta aveva studiato una soluzione per eliminare i vincoli PAI: “gradinando la collina che doveva ospitare i cantieri” per cui il terreno eliminato lo si voleva utilizzare come zavorra nelle zattere che costituivano la scogliera. I tecnici della Regione hanno detto che questo non si poteva fare perche quel terreno era inquinante per cui bisognava smaltirlo diversamente. A questo punto i costi dell’operazione lievitavano e quindi ecco la doverosa ricerca di un’altra soluzione. L’amministrazione Ferraiuolo doveva insistere perché si trovasse una soluzione progettuale che salvasse il porto di Cala Dell’Acqua. Questo non è avvenuto!
    Per Cala Fonte Danilo ha detto che l’amministrazione ha fatto promesse che hanno visto illudersi e disilludersi non solo i due operatori della zona ma anche tutti gli operatori turistici di Cala Caparra che per questo hanno visto crollare i loro affari turistici.
    Danilo ha poi fatto un’affermazione che può sembrare avventata dicendo all’incirca : “togliamoci dalla testa che Cala Fonte possa aprire per questo noi ci batteremo per riprenderci Zannone!”
    Quindi ha pronunciato il suo giuramento: “ Vi prometto che se l’amministrazione continuerà a perdere tempo su questa questione io e l’associazione Punta di Svolta raccoglieremo le firme per fare il primo Referendum su Zannone”.
    Poi Danilo si è tolto la “pietra dalla scarpa” dicendo che Ferraiuolo invitato a quella riunione ha proferito non partecipare rinunciando al confronto con l’ex Sindaco Vigorelli”.
    Si è parlato anche delle Poste chiuse. Danilo partendo da una affermazione degli attuali amministratori comunali “sull’imminente riapertura delle poste di Le Forna” ha portato uno scoop: una lettera della proprietaria dello stabile nel quale doveva riaprirsi la filiale delle Poste di Le Forna. La proprietaria diceva in questa lettera “ che a tutt’oggi non c’è niente, niente contratto, niente di niente” per cui lo spostamento che molti amministratori del Comune dicevano imminente è ancora molto lontano e da perfezionarsi.
    Il problema dello spostamento delle Poste si è poi allargato analizzando la situazione dello stabile “Il Veliero”. De Rosa intervenuto per dovere istituzionale – visto che è un militante politico della zona – dopo aver fatto una analisi storica dei problemi auspicando per il futuro un’unione di intenti per la rinascita fornese, ha lanciato un frase di uso comune: “lo stabile per sistemare le poste doveva essere quello del Veliero”.
    A questo punto è intervenuto l’ex assessore ai lavori pubblici dell’amministrazione Vigorelli Franco Ambrosino; innanzitutto ha ammesso che la sua amministrazione ha fatto degli errori che gli sono costati la sconfitta elettorale ma una cosa sono gli errori un’altra sono le maldicenze degli avversari che diventano opinioni errati nei cittadini per cui ha detto: “il piano terra del Centro diurno il Veliero, quella struttura era sì finita anche se gli mancava tutto, collaudo, allaccio di fogne.. noi abbiamo chiesto espressamente a Poste Italiane e abbiamo chiesto agli studi medici, abbiamo chiesto alle due banche se volevano utilizzare quei locali; le risposte – che sono agli atti – sono state negative. La problematica dell’ufficio postale è nata dopo, alla fine del percorso nostro dell’amministrazione……Cosa sarà successo? Ed io sono malizioso nell’analisi, i nuovi assessori avranno promesso a Poste Italiane che gli avrebbero dato quei locali in maniera gratuita o comunque con cifre irrisorie e loro si sono sganciati immediatamente mettendo tra l’altro in giro delle voci assurde: che i locali erano pericolosi, che ci stava il rischio crollo, che c’era un problema di stabilità in quei locali. Ma vi rendete conto….. pericolo crollo, instabilità della struttura? Poste Italiane lasciava i locali perché ci stava un pericolo di crollo? Voi avete visto il bar al piano di sopra evacuare? Avete visto i vigili del fuoco andare in quella struttura? Evidentemente, ripeto la mia analisi maliziosa postuma: loro (amministratori) gli hanno promesso e gli hanno detto a questi di poste italiane – che evidentemente sono sensibili al discorso economico – <> e Poste Italiane, preso dall’occasione dell’affare, ha mollato quella struttura che aveva fino il giorno prima, buttandosi direttamente in questa nuova avventura. Poi si sono resi conto – e qui è stato lui (Danilo) l’artefice che gli ha aperto la mente (agli amministratori comunali) infatti (Danilo) confrontandosi con noi che gli abbiamo detto <> Ma questo è chiaro tu acquisisci dei soldi per farci una cosa non puoi cambiare idea; o meglio cambiare idea puoi ma deve restituirgli i soldi. Ma non solo devi restituirgli i soldi. Io sono qui oggi come cittadino a parlare con voi: lì ci sono dei lavori terminati, soldi spesi per fare un’attività, sono stati comprati dei computer, degli arredi, sono stati comprati dei libri ma perché questa biblioteca non si apre? Non si rendono conto che questo diventa pure un danno all’erario? Questi non si rendono conto! Quella struttura è utilizzata da chi e con quale principio con quale…. Sono stati spesi dei soldi, sono stati spesi ottanta mila euro più una quota parte del Comune per che cosa ? Non lo sappiamo! Quindi per sfatare tutto quello che tu (rivolto a De Rosa) dici che la colpa è dell’amministrazione Vigorelli che ha cambiato la destinazione d’uso… ma di che stiamo parlando di che parliamo……”

    Mie conclusioni
    In questa riunione c’è stato finalmente, Franco Ambrosino, ex assessore ai lavori pubblici della amministrazione Vigorelli che ha fatto un’affermazione importante: “sicuramente abbiamo fatto degli errori per cui abbiamo perso”. Ecco io non so se questi errori siano stati veramente capiti e valutati dagli ex amministratori ma sicuramente un nuovo gruppo, che entra sulla scena politica dell’isola ha la necessità di analizzare il passato, fare esperienze degli errori degli altri e progettare il nuovo!
    L’associazione Punto di Svolta, sta operando bene sul piano sociale, è presente sul territorio ed è vicina alla gente di Ponza e questo è un bene. Dal punto di vista politico sta dimostrando di non avere una visione autonoma o meglio non ha un progetto che nasce con loro e fra la gente e questo è un male ma tutto si può ancora correggere.

  2. Biagio Vitiello

    2 Novembre 2018 at 19:42

    Carissimo Vincenzo,
    Della tua lunga relazione tocco soltanto un punto di cui ho conoscenza diretta.
    Affermo che l’ex assessore Ambrosino MENTE sfacciatamente, quando afferma che i locali vennero offerti anche noi Medici.
    Io ne feci richiesta al Sindaco (forestiero), ma essa venne bocciata seccamente perché quei locali erano da destinare a biblioteca.
    Posso dire di più: la lettera di risposta alla mia richiesta è stata esposta per mesi nella sala di aspetto del mio studio medico, dove l’hanno letta molti miei pazienti (tra cui Pasquale De Rosa).
    Ciao,
    Biagio

  3. vincenzo

    3 Novembre 2018 at 15:09

    Caro Biagio l’ex assessore Francesco Ambrosino mi ha pregato di scrivere pubblicamente questa risposta:

    ” sapevo chiaramente che il dott. Biagio Vitiello aveva fatto espressa richiesta dei locali del centro servizi per uno studio privato in località Le Forna, ma l’intendimento della nostra amministrazione non era quello di favorire un medico di famiglia che ha ampia possibilità (se solo lo volesse) di poter aprire un proprio ambulatorio privato anche in località Le Forna senza alcun supporto pubblico. Quello che intendevo quando parlavo di medici era riferito esclusivamente ai medici specialistici che avevano e continuano ad avere, delle serie difficoltà di venire sull’isola a causa degli eccessivi costi da sostenere.

    Ciò puntualizzato, confermo quanto detto, parola per parola e non accetto che mi venga dato del MENTITORE in modo aprioristico.
    Francesco Ambrosino

                 

  4. Biagio Vitiello

    3 Novembre 2018 at 21:01

    Non è che qui qualcuno si arrampica sugli specchi..?
    Io al Sindaco (forestiero) avevo fatto la richiesta di un locale nel “Centro diurno” a Le Forna (e ancora prima lo avevo fatto al sindaco precedente), da adibire a studio per Medico di Famiglia, dando così a quella cittadinanza un buon servizio; e avevo chiesto quel locale possibilmente gratis, in quanto tenere due studi medici comporta una spesa notevole.
    Ma il “Kapò” aveva risposto che non me lo dava a nessun titolo: né gratuito né oneroso, perché in quel luogo doveva sorgere una biblioteca.
    Solo adesso veniamo a sapere che tale struttura poteva ospitare sì medici, ma specialisti “che avevano e continuano ad avere delle serie difficoltà a venire sull’isola a causa dei costi eccessivi da sostenere”.

    Sto sognando o son desto? Ma l'(ex)assessore lo sa che uno specialista, o diversi specialisti, possono condividere lo stesso studio del Medico di Famiglia (in orario diverso)? Lo sa l'(ex) assessore quanto costa mantenere uno studio medico?
    Lo sa l’(ex) assessore che quando uno specialista vuole venire a Ponza, per incrementare i suoi guadagni, si rivolge ai Medici di Famiglia? Anche perché hanno studi che sono a norma di legge […sebbene qualche “pover’uomo”, credendo (sperando?) che non lo fossero, questa estate ha inviato i NAS].
    Quindi… ribadisco! Qui qualcuno mente! …e con questo chiudo la polemica.
    Biagio Vitiello

È necessario effettuare il Login per commentare: Login

Leave a Reply

To Top