Poesie, Racconti

È vero, cammino poco, ma la mente…

di Bixio

.

È vero cammino poco,
i movimenti, il raggio d’azione
si sono ridotti di molto,
ma la mente…
la mente mi trascina via,
in giro per casa mia,
mi costringe
mi spinge tra quelle stradine,
quei sentieri, quelle parracine…
Ah, la parracina
’A parracina ’i Calicaparra, punto di ritrovo
dove gli avventori
del vicino ristorante “Da Angelino”
appoggiandosi
discutono e risolvono
le problematiche locali e del mondo intero.

Continuo,
mi infilo in una stradina,
esco da un’altra,
passo vicino ad una macchia di “palette”,
sbuco da un canale, salto su un muro,
percorsi, movimenti,
padronanza,
conoscenza e familiarità del posto.
Mi fermo con le mani che stringono
la grata del cancello d’ingresso al campo!

Le grida gioiose dì ragazzini
impegnati a rincorrere il pallone.
Attraverso le sbarre del cancello mi colpisce
quasi a ipnotizzarmi
la visione della sua figura….
Quella figura!
Ma allora…

Allora qui il tempo si è fermato!?
La sagoma, i suoi gesti, i movimenti
mi riportano indietro nel tempo,
all’infanzia felice.

Il campetto sopra la piana,
il polveroso stradone della miniera
e poi qui sul mitico campo di Calacaparra!
Saranno passati mille anni
da quelle partite così accese
ma Biagio, insieme alla nostra gioventù,
è rimasto qui
e noi lo amiamo per questo.
Lui è il custode dei nostri anni migliori.

Antonio-De-Luca mi confidò una volta
prima della partita
che lui veniva a Le Forna
e i leggendari “rossi”
prima dello scontro sul campo
gli sembravano come gli indiani,
si sentiva osservato dalle colline
come nei film western.
I russ’… Silverio e Salvatore
erano dei bravi giocatori
e avevano l’usanza
di giocare con un solo paio
di scarpine da calcio,
uno usava la destra
l’altro la sinistro,
il resto scalzi.

E Biagio…
Biagio è rimasto qui
ad allenare
tutte le generazioni dell’ isola.
Gli vogliamo bene per questo.
Mi rannicchio nell’angolo
vicino la bandierina
per osservarlo in silenzio.
Vorrei attraversare di corsa il campo
per abbracciarlo come un tempo
dopo che aveva parato il rigore.
Nooo… sto fermo,
La situazione mi commuove troppo,
meglio che non mi veda.
Grande personaggio, degno di stima,
a cui dire grazie non è mai abbastanza.
Esponenti del calcio vero
del mitico calcio di una volta…
E Salvatore,
prima di andarsene
volle che la divisa del Ponza
gli venisse depositata a fianco.

Avevamo cuore,
la terra salata
dell’isola
la stringevamo con rabbia
nelle mani.

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