Ambiente e Natura

Dalla stampa odierna, alcune reazioni sull’incidente nel porto di Ponza

segnalato dalla Redazione, da Il Messaggero e da Latina Oggi

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«Il porto va messo in sicurezza chiedo al Mit di aiutare Ponza» Musumeci annuncia un bando
di Vittorio Buongiorno – Da Il Messaggero del 22 gennaio

IL CASO
«Spingerò sul Mit. Il porto di Ponza così non è sicuro». Torna a ribadirlo il sindaco dell’isola Francesco Ambrosino dopo l’incidente occorso al traghetto in arrivo da Formia che sabato mattina ha rischiato di ribaltarsi durante le manovre di attracco per il vento di levante che flagellava l’isola. «Anche l’Associazione Nazionale Isole Minori é al mio fianco» – assicura il primo cittadino.

A 24 ore dall’incidente anche il ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare Nello Musumeci  ha annunciato per oggi delle novità: « I limiti dell’approdo emersi nelle scorse ore a Ponza e quelli di altre isole minori, troveranno una prima risposta nel bando che presenteremo domattina alle 11,30 in una conferenza stampa a Palazzo Chigi

La storia è nota. II porto di Ponza, così come è stato realizzato, non garantisce protezione adeguata nei giorni in cui spira il levante. Lo sanno bene i diportisti che d’estate devono letteralmente fuggire dalle banchine… (…)

IL MINISTRO PER LE POLITICHE DEL MARE: «NON POSSIAMO VOLTARCI DALL’ALTRA PARTE»
(…)

Proseguono gli accertamenti sull’incidente… (…)

Lo screenshot dell’articolo de il Messaggero:

La pagina de Il Messaggero in formato .pdf : Il Messaggero. Latina 22 genn. 2024 pag. 36

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La pagina di Latina Oggi:

Il fatto
Sospeso il collegamento diretto, fino a mercoledì triangolazione con Ventotene. Procede la conta dei danni ai veicoli
«Quirino» fermo, inchiesta e verifiche
Per tutta la giornata di ieri ispezioni sulla motonave ormeggiata a Formia per capire cosa è accaduto sabato mattina
di Orazio Ruggieri

 

1 Comment

1 Comment

  1. Guido Del Gizzo

    22 Gennaio 2024 at 12:00

    Questa del sindaco che “spingerà sul MIT” è una vera perla.
    Di retorica e qualunquismo, senza pudore.
    Che l’approdo di Ponza non sia sicuro, lo sanno anche i sassi, da sempre.
    Appena eletto, ci aspettavamo che avrebbe ripreso in mano i vari progetti che giacciono nei cassetti, da anni, e sviluppato una proposta da inserire velocemente nei finanziamenti del PNRR, per il porto principale e, soprattutto, per mettere in sicurezza le attività che vi si svolgono: aveva ereditato, dalla giunta precedente, un progetto di intervento già concordato con la Regione.
    Poi, come aveva annunciato in campagna elettorale, che desse l’impulso finale al progetto di porto alle Forna, per dotare l’isola di un approdo ridossato rispetto al principale.
    Niente di tutto ciò.
    Per prima cosa ha deviato parte dei fondi previsti dall’Amministrazione Ferraiuolo, dal progetto di Isola Ecologica per il trattamento dei rifiuti, a opere funzionali alla rete di distribuzione di energia, di diretto interesse della SEP; poi, sempre per tutelare gli interessi dello stesso soggetto, ha bloccato il progetto di Cala dell’Acqua.
    E adesso, ha dichiarato a caldo, chiede il supporto di “chi vuol bene a Ponza”: e lui, invece, a chi vuol bene?

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