Personaggi ed Eventi

Ciao Assunta

di Domenico Musco

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Stavo a cena con i nipoti, arriva mia figlia Luisa che sta sempre su Facebook e mi dice: È morta Assunta!
È stata come una fucilata in pieno petto, sentivo che mi mancava l’aria… e nel vuoto che è seguito, come in un film, mi sono passate per la mente tutte le scene in cui c’eri tu…

Mi sono ricordato dei calci che ti ho dato per farti fare da Santa Maria a Ponza di corsa: avevi dodici anni e già allora non eri proprio magrissima; ma la tua corsa fino a Santantonio te la facevi, durante le gare, la domenica mattina
Stavo sempre vicino a te – eri l’ultima del gruppo, insieme a tua cugina Silvia – ma io lo vedevo già da allora, che eri sì ultima nella corsa ma saresti diventata prima nella vita…

Eravamo molto legati… io ero il professore e tu l’allieva e forse non sono stato il miglior professore di educazione fisica per te, però già in quella fase per te ero soprattutto un amico.
Nelle nostre escursioni  “Camminate per ponza” con tanti altri ragazzi tu portavi sempre una parmigiana, e io immancabilmente te la levavo dalle mani dicendo: “Assu’, tu si’ pericolosa… avissa cadè’ e perdimm’ ’a parmiggiana!

Mi ricordo quando morì tua madre… arrivai sul sagrato della chiesa e tu mi abbracciasti piangendo in una cascata di lagrime; io ti consolavo per quello che potevo fare.

Una delle ultime volte in cui ci parlammo a cuore aperto fu il giorno che mi dicesti che Antonio Balzano ti voleva nella sua lista.
Tu eri molto preoccupata e elencavi una valanga di negazioni: Non ci riesco… non sono capace… non è per me, la politica… che vado a fare, non so fare nulla…
E io ti spronai: Guarda che ti conosco bene, tu sei una forza… Sarai bravissima, ti farai valere, e le idee ti verranno al momento giusto. Vai tranquilla! Fu così che entrasti in amministrazione.
È stato il decollo di un volo che ti ha portato davvero in alto. Hai lasciato un segno indelebile su quest’isola come cittadina dedicata anima e corpo alla comunità… Nella mia memoria dei fatti ponzesi, la prima Amministrazione Balzano è stata l’unica che ha operato con un contatto stretto tra i cittadini e il potere, e tu ne eri la portabandiera, insieme a tanti altri, ovviamente.

Poi ci siamo visti spesso al tuo ristorante di Palmarola e già eri una cuoca sopraffina; poi qualche volta nella tua casa ristorante.
Indimenticabile è rimasta per tutti una cena per il mio compleanno, organizzata con Emanuela, da te a Palmarola. Arrivammo alle nove di sera con due barche: la mia, la Giuantonio, che era stato il gozzo da pesca del papà di Mimma e una della Cooperativa Barcaioli. Ci facesti trovare una grande cena di pesce che è rimasta nella memoria di tutti. Tornammo a Ponza da Palmarola a notte inoltrata e continuavamo a parlarne… Tutti bene, tranne Luisa, mia madre, che non aveva gradito il viaggio per mare e aveva da ridire su tutto il resto… Tanto che Antonio (Balzano, mio cugino -ndr) fece ridere tutti dicendo: Zi’ Lui’, ma ’ll’acqua minerale era bbona, eh!?

La locandina di una delle serate romane di Assunta (con Benny, 2018)

Che dire di quanto sei diventata grande con la tua esperienza teatrale, nel triplice ruolo di organizzatrice, regista e attrice. Sono restato sempre in silenzio ad ammirarti per la tua bravura e mi dicevo: Ma chella… è proprio Assunta!?
Indimenticabile anche la tua ospitalità, quando aprivi il ristorante per me e gli amici miei non importava se era il giorno di chiusura. Anche da sola o con pochissimo aiuto in cucina e a servire, tu c’eri sempre… E non c’era verso di pagare!

Sei stata “una grande”, non di fisico ma di personalità; una che si è sempre tirate su le  maniche e non ti sei mai avvilita… Ogni impedimento è giovamento! – così dicevi, riprendendo in pieno tutte le nostre tradizioni e usanze, facendo tuoi i nostri proverbi e tutta la nostra storia…
Troppo poco tempo hai avuto di vita… Ancora tanto avresti potuto dare alla nostra comunità. Credo che la squadra di persone che hai messo insieme e giravano attorno a te è la dimostrazione di come anche su quest’isola è possibile fare dei gruppi di amici e lavorare insieme… cosa difficile da realizzare su Ponza, per il carattere di noi ponzesi isolati e scontrosi.

Tu ci sei riuscita sia nella cucina sia nel teatro… e in definitiva nella vita.
Come dicevi, quando ti piaceva un progetto: I miei sono pronti!

Ciao cara Assunta… mi mancheranno tanto la tua forza e il tuo sorriso!

Assunta a Teatro. In Miseria e Nobiltà (2015)

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