Libri

“Donne cattive”, il nuovo libro di Liliana Madeo

segnalato dalla Redazione

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Dopo Donne di Mafia (1) Liliana Madeo torna in libreria con un libro attuale e urgente: 50 anni di donne italiane tra cronaca (anche nera) e costume, con 13 fulminanti ritratti di donne ribelli.
Tredici ritratti di donne considerate “cattive”: donne che si sono ribellate, a volte per amore, a volte con la violenza.
Donne che hanno combattuto non solo per se stesse, ma anche per le altre donne o addirittura per il Paese intero, contro la mafia o contro l’ottusa opacità della politica e della Chiesa. Nel quadro delle grandi transizioni del Novecento, quando il nuovo benessere e l’emancipazione coesistevano con antiche miserie e inossidabili arretratezze, Madeo ci racconta di mogli, assassine, amanti, figlie, professioniste, madri, scalatrici sociali, nobildonne insaziabili… Donne “contro” la cui significativa parabola si allunga fino ai nostri giorni.

Da “Donna cattive”. Premessa

L’Italia che esce dalla guerra, l’Italia che entra nel nuovo millennio. Cambiano i costumi. il modo di produrre e pensare, l’immaginario, le regole della convivenza. Con amori, sangue, vendette, illusioni, utopie, crudeltà, coraggio, inventiva: un romanzo che attraversa mezzo secolo.
Da una parte ci sono le istituzioni con i loro ritardi e lentezze, la misoginia dei politici, il moralismo dei giudici, la scuola repressiva, la Chiesa ancorata alla tradizione, la scomunica di ogni ribellione, i faticosi e appassionanti itinerari del rinnovamento, le resistenze del potere al nuovo.
Dall’altra parte ci sono i personaggi che magari in maniere sgradevoli o addirittura criminali per improvvise esplosioni, a segmenti — trasgrediscono la norma e precorrono i tempi, contribuiscono a far crollare tabù e convenzioni, portano alla luce quanto sta maturando nelle pieghe della società: figure destinate ai margini e balzate invece alla ribalta come protagoniste, sia nel rappresentare i pezzi violenti della contemporaneità sia nello sperimentare maniere nuove di stare al mondo contribuendo a farlo diventare diverso. Figure femminili. Sono loro – le donne che rifiutano un destino predeterminato e scelgono di buttare all’aria tradizione, gerarchie, persino il rispetto della legalità – le protagoniste delle tante Italie che fra loro per cinquant’anni si scontrano, si ignorano, convivono. Le “irregolari”, quelle che escono dal coro e fanno scandalo, che osano sfidare l’autorità e arrivano persino a dare la morte. Non eroine intemerate. Non vittime. Non controfigure di primattori, Non schegge impazzite mosse da impotenza o disagio del vivere. Ma donne con il gusto della provocazione, con un proprio progetto di vita, capaci di scelte radicali, di scelte a volte perverse, a volte audacemente innovative. Persone cariche di valenze simboliche. Ciascuna con una precisa collocazione nella geografia del paese e nella scansione dei tempi. Magari uscite dall’ombra e dal silenzio senza neppure l’orgoglio e la consapevolezza della propria diversità. Sempre tali da far discutere e riflettere. In grado di innescare meccanismi grazie ai quali in Italia sono nate leggi degne di un paese democratico (come l’abolizione del matrimonio riparatore, il nuovo diritto di famiglia, il divorzio, l’aborto, la legge contro la violenza sessuale, quella contro la pedofilia). In grado di stimolare quel pensiero sulla donna all’interno della Chiesa che ha portato negli anni Novanta al messaggio rivoluzionario del pontefice sul “genio femminile” (2). Donne scomode. Le madri delle ragazze del nuovo millennio.

Liliana Madeo

Liliana Madeo vive a Roma. Inviata del quotidiano «La Stampa», ha scritto per le pagine culturali, dello spettacolo e si è occupata di terrorismo, criminalità organizzata, carceri, femminismo, fattacci di cronaca nera, alluvioni, tutela dei beni ambientali, iter legislativo delle norme su violenza sessuale, aborto, traffico della droga, chiusura dei manicomi. È stata collaboratrice della rivista «Sipario» e ha diretto il periodico femminista «Differenze». Dal 1990 al ’92 ha lavorato come consulente al programma del Tg 2 «Mafalda – Dalla parte delle donne».
Tra i suoi libri ricordiamo: Gli scariolanti di Ostia Antica – Storia di una colonia socialista (Camunia 1989); Bianco, rosso e verde – L’identità degli italiani (a cura di Giorgio Calcagno, Laterza 1993); Ottavia – La prima moglie di Nerone (Mondadori 2006); I racconti del Professore – Antonino Di Vita (Iacobelli 2013), Si regalavano infamie. Antonina e Teodora, le potenti di Bisanzio (Tullio Pironti 2021) [sul sito leggi qui).
Con Miraggi edizioni ha ripubblicato nel 2020, Donne di mafia. Vittime, complici, protagoniste, per la terza volta dopo Mondadori (1994) e Baldini e Castoldi (1997).

Donne cattive
Di Liliana Madeo, Editore: Miraggi Uscita: novembre 2023 Pagine: 240 pp. Prezzo: 20 euro

 

Note (a cura della Redazione)

(1) – Donne di mafia è stata una miniserie televisiva italiana ispirata all’omonimo libro di Liliana Madeo sulla mafia, diretta da Giuseppe Ferrara; è andata in onda in prima visione il 4 e il 5 aprile 2001 su Rai 2, in prima serata.

(2) – “Giovanni Paolo II, il Papa del genio femminile” di Giacomo Galeazzi – Articolo su La Stampa del 5 settembre 2011 – https://www.lastampa.it/vatican-insider/it/2011/09/05/news/giovanni-paolo-ii-il-papa-del-genio-femminile-1.36928961/

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