Canzoni

Una canzone per la domenica (196). Propaganda, di Fabri Fibra, Colapesce e Dimartino

proposta da Martina Carannante

Ponza è in fermento, non solo per l’aria primaverile e l’arrivo dei primi villeggianti, ma perché ormai siamo allo start della campagna elettorale per le elezioni comunali 2022. Questa domenica dopo la presentazione delle liste elettorali, non fa altro che aprire le danze al prossimo mese di trambusto politico isolano e quale modo migliore di ballare se non con una delle canzoni più trasmesse in radio?
Per questa canzone della domenica propongo un titolo fresco in stile dance: Propaganda del rapper Fibra e di Colapesce e Dimartino, in un connubio tra rap e pop che dà vita a una canzone davvero particolare.

Fibra,  intervistato da “Repubblica”,  dichiara: “Secondo me la magia del rap riesce quando  ci sono questi incroci di genere, tra pop e rap nasce sempre qualcosa di originale e mai visto. Ognuno di noi ha la sua propaganda personale”.

Nel testo il rapper parla dell’uomo qualunque, di come  sia continuamente oppresso dai problemi di tutti i giorni e da un lavoro asfissiante. Egli trova un barlume di speranza, quando arriva il giorno delle elezioni: spera, infatti, che il politico di turno possa alleviare le sue pene con le promesse fatte in campagna elettorale. Come si intuisce dal titolo del brano, questa è solo propaganda elettorale, visto che le parole dei futuri eletti non trovano riscontro nella realtà e l’uomo qualunque ritorna a vivere la sua esistenza, priva di fiducia e dell’ottimismo di cui aveva bisogno.

Non sappiamo qui sull’isola come andranno effettivamente le cose, e neanche voglio esprimermi più di tanto, ma credo che questo sia un inizio simpatico ed un modo per tenere bassi i toni, perché in fondo siamo tutti figli di questa terra.

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La mia vita è piena di problemi
E io mi ci butto a capofitto
Queste giornate piene di impegni
Dovrei imparare a seguire il ritmo
Giro in auto, mi muovo da solo
Senza mezzi, è meglio, anzi peggio
Gli immigrati rubano il lavoro
Gli italiani rubano il parcheggio

In ufficio il mio capo mi tratta
Come se non mi avesse visto mai prima
Che mi chiama Riccardo, ma sono Fabrizio
Così perdo pure autostima
Si lamenta e dice: “Troppe tasse
Devo licenziarti, addio, ci vediamo”
Servirebbe qualcuno che salvi il paese
Così potrei vivere in pace, speriamo

In giro che succede? Vi faccio vedere come si fa
Santa immaginazione, ho perso le chiavi della città
Magiche le elezioni, a fare promesse siamo i campioni
Passo l’inverno a tenervi buoni
Cerco l’estate quaggiù in città

E allora sì, propaganda, propaganda
Non c’è più niente che mi manca
E allora sì, propaganda, propaganda
La risposta ad ogni tua domanda

Finalmente qualcuno che parla per me, che sa quello che provo
Finalmente qualcuno che pensa alla gente, e che mi dà un lavoro
Che promette di farmi dormire tranquillo in tutte queste notti
Finalmente qualcuno che mi sembra onesto, in mezzo a tanti corrotti
Qualcuno che mi assomiglia, che in TV parla la mia lingua
Che difende tutti quei valori italiani, tipo la famiglia
Uno come me che non se la tira, che rispetti come chi ha la divisa
Anche se l’Italia l’ha un po’ divisa, attenzione, guarda, eccolo, arriva
Evviva!

In giro che succede? Vi faccio vedere come si fa
Santa immaginazione, ho perso le chiavi della città
Magiche le elezioni, a fare promesse siamo i campioni
Passo l’inverno a tenervi buoni
Cerco l’estate quaggiù in città

E allora sì, propaganda, propaganda
Non c’è più niente che mi manca
E allora sì, propaganda, propaganda
La risposta ad ogni tua domanda

Sono passati degli anni e tutto è ancora uguale a prima
Sono sempre senza lavoro e sempre con meno autostima
Accendo la tele, un politico parla
Sembra interessante, ascoltiamolo un po’
Fa mille promesse, la gente lo guarda
Sicuro alle prossime lo voterò

E allora sì, propaganda, propaganda
Non c’è più niente che mi manca
E allora sì, propaganda, propaganda
La risposta ad ogni tua domanda

Ma che occhi grandi che ho (oh, oh)
Che bella felpa che ho (oh, oh)
Che bel sorriso che ho (oh, oh)
Non mi puoi dire di no (oh, oh)
E allora sì, propaganda, propaganda
Propaganda, propaganda

 

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