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Parliamo un po’ dei giovani. “Ma i ragazzi sono rassegnati, c’è salvezza solo per i migliori” A farmi interessare a questo articolo è stato il gestore del locale ’O Sarracino, Massimo Guglietta, il quale portandomi una pagina del giornale mi dice: “Vincè’, questo è un articolo che stava leggendo “Elettrico” e l’ha lasciato sul tavolo. Vedi ci sono delle sottolineature sull’articolo… siccome l’altro giorno io e te parlavamo proprio di “Elettrico” se credi potrebbe essere interessante interpretare le sue sottolineature per capire se c’è un messaggio che ci vuole mandare”. Infatti l’articolo era sottolineato in varie parti e leggendolo personalmente non l’ho trovato molto interessante nei contenuti; in breve De Rita dice che non c’è spazio per i giovani… che difficilmente ci sarà una rivolta generazionale perché i giovani sono stati vaccinati da quelli del 68, oggi non ci sono più le condizioni igienico – sanitarie per una rivolta dei giovani. Le sottolineature di Elettrico: “Osservo però una rassegnazione tra i giovani… ognuno pensa a se stesso… C’è il primato della soggettività in quanto individui e non come categorie. Gli anziani, affezionati al proprio presente finché dura, non svolgono il ruolo di trasmettere qualcosa, non agiscono come una catena. E i giovani lo stesso. Non hanno l’idea della successione”. Quindi De Rita dice che i vecchi come i giovani non sono più categorie ed ognuno individualmente e profondamente rimane impegnato a vivere il suo presente. Io non so se “Elettrico” voleva che noi ficcassimo il “naso” nei suo passatempo, la lettura, o se consapevolmente voleva mandarci un messaggio, ma dall’articolo scelto il messaggio è chiaro: Se io e Massimo non ci fossimo accorti da tempo della esistenza di Elettrico, una esistenza di un giovane ponzese non certo edificante, certamente non avremmo raccolto il foglio di giornale né letto questo articolo né interpretato le sue sottolineature come un appello disperato. Io penso che Elettrico – come tutti i giovani – ma lui più di ogni altro, ha bisogno di attenzione da parte delle istituzioni. E’ un giovane che ancora legge articoli di questo tipo e li sottolinea a riprova che ha una cultura e una dignità per cui non chiede l’elemosina ma attenzione e rispetto. Devi essere collegato per poter inserire un commento. |
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