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A settant’anni da Marzabotto. (2). Cambia solo la lingua, di Giorgio Diritti
Cambia solo la lingua Quanto è distante Marzabotto? È molto vicina la stage di Marzabotto, ha cambiato lingua, territorio, ma poco altro nello scempio di vita altrui che certi uomini continuano a fare. Nello scempio di un società evoluta dove la ricchezza si fonda anche sul mercato delle armi, sullo sfruttamento dei simili, sulla schiavitù, e dove il confine dello spettacolo televisivo mischia ogni sera la realtà drammatica e violenta a quella effimera della pubblicità. Il pianto cammina ancora sui sentieri di Monte Sole nell’animo di chi c’era o di chi ha ascoltato la voce di chi c’era. Credo sia fondamentale nella vita un giorno andare lì. La memoria è il più importante patrimonio da difendere. E forse un giorno, finalmente, il progresso non sarà solo un nuovo oggetto tecnologico ma il bene per l’umanità. [di Giorgio Diritti – Da La Repubblica di domenica 21 sett. 2014] L’autore nel 2009 ha diretto il film L’uomo che verrà sulla strage di Marzabotto
Anche da leggere – vivamente consigliato – l’intera pagina che La Repubblica ha dedicato all’evento domenica 21 dicembre, con un articolo di Michele Smargiassi oltre a quello di Giorgio Diritti sopra-riportato; il tutto nel file. pdf: Pagg. 40-41 Repubblica del 21.09.2014 Dalla redazione di Bologna di Repubblica del 29 settembre, un servizio fotografico sulla strage: guarda qui 1 commento per A settant’anni da Marzabotto. (2). Cambia solo la lingua, di Giorgio DirittiDevi essere collegato per poter inserire un commento. |
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All’articolo è stato aggiunto un servizio fotografico sulla strage, ripreso sempre da Repubblica, redazione di Bologna, di oggi 29 settembre 2014