Cala dell'Acqua

Perché “la trama dei sogni” diventi realtà…

di Guido Del Gizzo

 .
“If I have seen further, it is by standing on the shoulders of Giants
[Se ho potuto vedere più lontano degli altri, è perché stavo sulle spalle dei giganti]
(I. Newton)

Sandro Russo mi ha amichevolmente “tirato in mezzo”, con la sua shakespeariana “trama dei sogni” di domenica scorsa –leggi qui – e non intendo sottrarmi alla sua benevola provocazione.


Se posso fare una prima considerazione, l’ultima cosa che vorrei avere alle spalle del porto da realizzare a Cala dell’Acqua, è proprio qualcosa di simile al Porto Piccolo di Trieste: una gigantesca operazione immobiliare che, per quel che ne so, non ha avuto un grande successo ed è già passata di mano, almeno una volta.

Da vecchio velista e turista di mare, i miei luoghi di fascino sono Kioni, a Itaca, o Santa Maria la Scala, ad Acireale, o Furore, in costiera amalfitana, o Byblos, approdo ‘mitico’ negli anni ’60, o, di recente, Talamone.
Però, come ho già detto e scritto molte volte, non abbiamo, come Marina di Cala dell’Acqua srl, né alcun titolo, né alcun progetto per quanto concerne il Comprensorio 13: intendiamo occuparci esclusivamente della realizzazione ed, eventualmente, della successiva gestione del porto.

Santa Maria la Scala, ad Acireale

Il fiordo di Furore, in costiera amalfitana (ma non è un porto)

Approdo di Byblos, in Libano

Nel golfo di Talamone sorge il porto turistico, che va ad inserirsi tra il promontorio e l’antico centro storico.

Ribadito ciò, abbiamo, evidentemente, interesse che l’area retrostante il porto non rimanga l’area di degrado che è, e che non diventi il luogo dove, seguendo l’esempio di un ex sindaco, gli amministratori, di volta in volta e senza alcun confronto pubblico, localizzino gli impianti che danno fastidio altrove, come il dissalatore (“provvisorio”) o la centrale elettrica di emergenza (“provvisoria” anch’essa).
Personalmente, sono convinto che proprio il Comprensorio 13 sia nelle mire di gruppi di interesse “coperti”,  i cui progetti, di sicuro, non verranno discussi con i Fornesi.

Per questo, la proposta di Sandro Russo, di organizzare un “concorso di idee”, per salire sulle spalle dei giganti (copyright Isaac Newton, 1642 –1726) è perfettamente condivisibile: ma non di semplicissima realizzazione, perché richiede un’attività preliminare abbastanza impegnativa e una successiva realizzazione decisamente laboriosa.
Provo a spiegarmi.
Per mettere i ponzesi in condizione di dare indicazioni prima, e di decidere dopo, occorre, secondo me:
– realizzare una planimetria 3D dell’area del comprensorio, che implica una serie di passaggi con un drone, autorizzati dall’amministrazione e che sviluppino una sorta di “plastico virtuale”, di fronte al quale ragionare;
– fare una ricerca fotografica sulle tipologie architettoniche e urbanistiche di riferimento ad oggi esistenti, sulle quali orientarsi;
– individuare, come giustamente immagina Sandro, un “comitato tecnico–scientifico”, cui partecipino i rappresentanti dei cittadini, designati allo scopo, dei “testimoni privilegiati”, cioè persone che frequentano Ponza e per esperienza, cultura e professionalità possano contribuire al progetto, e rappresentanti della Regione e delle Istituzioni Scientifiche;
i compiti del comitato dovrebbero essere:
a) sviluppare e facilitare la partecipazione dei cittadini alle scelte da assumere sul loro territorio ;
b) suggerire i parametri di riferimento sui quali dovrà svolgersi il concorso di idee;
c) individuare e selezionare i partecipanti;
d) assisterli nella partecipazione;
e) curare la presentazione pubblica dell’evento, in tutte le sue fasi;
f ) presentare i risultati;
g) definire e garantire le modalità di scelta dei cittadini;
h) predisporre il brief da affidare ai progettisti, una volta selezionata l’idea vincente.

Contemporaneamente, occorrerà, almeno, partecipare alle spese di logistica e di partecipazione dei concorrenti ed, eventualmente, decidere un premio.
Credo che la sola realizzazione del grafico 3D richieda un budget di 25-35.000 €, circa.

È evidente come una simile iniziativa sarebbe una formidabile operazione di promozione internazionale dell’isola, molto più di quanto non si possa fare con le operazioni finora organizzate: per quanto ci riguarda, se arriverà una richiesta dagli abitanti delle Forna, come azienda siamo disponibili a sponsorizzarla, possibilmente in partecipazione con altri.
La parte veramente impegnativa, riteniamo, sarà la sua organizzazione, che richiede necessariamente la partecipazione di altri soggetti, istituzionali e non. Invece la parte più divertente, per me, sarà vedere le facce di chi sta remando contro questo progetto, quando lo proporrete…


Immagine di copertina. Corto Maltese è un personaggio  dei fumetti creato da Hugo Pratt (1927 – 1995) nel 1967

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