Racconti

’A vicchiarella

di Bixio

È solo un flash, la mente non dimentica…
Dopo millenni mi ritrovo a percorrere quella strada, quel posto immutabile… era così allora.. nulla è cambiato, c’era un gruppetto di ragazzini a piedi scalzi, rasatura a zero per lire 10 di capelli, con macchinetta speciale, i vestiti d’u pacc’ d’a Merica molto più grandi della loro taglia, buon’ p’a crescenza.
Uno di loro aveva una vistosa ferita al ginocchio, cementata con terra di bentonite per bloccare il sangue. Infezioni? Batteri? Non pervenuti! Mah! Forse difesa immunitaria universale…

Sul ciglio della stradina incrociano una vecchietta che torna dalla messa in chiesa, si fermano uno alla volta  e si chinano a baciarle la mano… con affetto reverenziale.
Dal grembiule nero – tutte le donne anziane vestivano in nero – lei tira fuori una manciata di fichi secchi per distribuirli ai ragazzi che con allegria osservano quell’usanza, attendono quel gesto.
Ha dell’incredibile, a pensarci oggi, ma io vengo da quel mondo!
Forse gli appartengo ancora. Non sono un ‘ricordatore’, ma sento millenni sulle spalle. Sono ancora qui, residuo di ciò che è svanito per sempre.

N.B. – Le due foto, di Henry Cartier-Bresson (Scanno, Abruzzo, 1951), sono state scelte dalla redazione per assonanza di mondi

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