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Una rondine fa primavera

di Patrizia Maccotta

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Qualche giorno fa l’Associazione Pace in Medio Oriente, considerando che si è dolorosamente allontanata da quella grande regione culla della nostra civiltà mediterranea, è andata a cercare la pace in un borgo silenzioso e spirituale – dal bel nome di Rondine – abbandonato dai suoi abitanti e riportato in vita negli anni ’70 grazie a un gruppo di giovani volenterosi tra cui il presidente Franco Vaccari e col supporto della diocesi di Arezzo.
Oggi il Borgo di Rondine è un luogo di formazione, di accoglienza e di promozione di una cultura fondata sul rispetto delle diversità e sulla trasformazione creativa del conflitto. Uno spazio senza confini rinomato per l’impegno a favore della pace e della cultura del dialogo che qui si costruiscono da quasi trent’anni.
Questo borgo ospita, direi anzi che è esso stesso nel suo garbato insieme di case in pietra, l’Associazione Rondine Cittadella della Pace.

Rondine è attualmente un’istituzione ‘diffusa’ che ospita giovani di paesi afflitti da conflitti armati o situazioni di post-conflitto di tutto il mondo. Dopo una selezione per capire se i giovani, che sono tutti maggiorenni e hanno dai venti ai trenta anni, sono disposti a lavorare su loro stessi, ad avvicinarsi a chi si considera un ‘nemico’ (essendo i paesi da dove provengono in guerra, la parola non è una metafora!).
I giovani sono seguiti dallo staff e da docenti universitari e non, che di giorno li supportano nel loro percorso di formazione. La notte si gestiscono soli. Rimangono ospitati gratuitamente e alla fine, dopo avere conseguito un master, ritornano nei loro paesi di origine, si spera portatori di un atteggiamento costruttivo che ha cancellato o almeno trasformato l’odio.
Molte persone e associazioni sostengono materialmente il progetto.

L’istituzione nasce nel 1998. Franco Vaccari è il suo fondatore e attuale presidente.
Accanto all’accoglienza degli studenti internazionali esiste pure un progetto dedicato agli adolescenti italiani, il Quarto Anno Rondine. Una classe composta da studenti provenienti da diverse città italiane e da diversi indirizzi liceali che frequentano un anno di scuola a Rondine. Un percorso educativo e formativo che offre una didattica innovativa al programma ministeriale un percorso pomeridiano che permette ai ragazzi di lavorare sui propri conflitti, sulle fragilità, di formarsi come cittadini attivi che al ritorno nella loro scuola e città potranno diventare ambasciatori di pace e agenti del cambiamento per lavorare sui conflitti sociali del territorio italiano.
Questi studenti dormono, durante tutta la loro permanenza, nel convitto di Arezzo che si trova a 2 km da lì.
Il bando per il prossimo anno è aperto in questo momento e chi volesse candidarsi può farlo tramite il sito http://quartoanno.rondine.org/

Siamo stati accolti, all’inizio del borgo, davanti ad una hall di legno, ancora in costruzione, costruita grazie alla generosità dell’Associazione degli Alpini. Qui su apre l’Arena di Janine, spazio dedicato alla senatrice Liliana Segre (che qui ha tenuto la sua ultima testimonianza pubblica nel 2020 affidando ai giovani di Rondine il testimone della sua opera di sensibilizzazione contro l’odio) e alla memoria della sua amica morta nel campo di concentramento.
Vicino alla hall si trova il monumento che Giuseppe Baracchi ha ideato per la cittadella. È molto suggestivo: tre sassi che provengono dall’Arno, che scorre ai piedi del borgo, da Verna e da Camaldoli costituiscono la sua base. Sono il punto di partenza di fili con volute che accompagnano un volo di rondini.

Si sale per un viale, dove sventolano delle bandiere che cambiano a seconda degli studenti ospitati, e si arriva al borgo propriamente detto.
Dopo la vista, al refettorio, abbiamo condiviso un ottimo pranzo con Valentina, Mauro e diversi studenti e membri dello staff.

Lascio immaginare il nostro interesse e le nostre domande! Un intreccio di storie e di esperienze che porta un germe di speranza e che saranno il cuore del Festival che si terrà dal 30 maggio al 1° giugno a cui chiunque potrà partecipare.
Una tre giorni di incontri dibattiti e dialoghi con ospiti di rilievo che accanto ai giovani di Rondine ci porteranno alla scoperta di un tema prezioso: la costruzione della fiducia.
Sottolineo invece la disponibilità e la gentilezza dei nostri ospiti. Il programma sarà a breve disponibile con tutte le informazioni qui:
https://youtopicfest.rondine.org/

Siamo ripartiti arricchiti da questa esperienza e con tanti pensieri dolci come il volo delle rondini in primavera!

Il monumento a Rondine e i membri dell’Associazione Pace in Medio Oriente

Angoli del borgo:

Le parole di Gianni Rodari

Da sinistra a destra guardando la foto: Fiorella Castelnuovo, Angelo Di Capua, Pietro Contegiacomo, Patrizia Maccotta e Luigi Maccotta (mio fratello)

Nota della Redazione

Patrizia Maccotta, amica e collaboratrice di Ponzaracconta da non lunghissima data, ha molti articoli sul sito.
Qui sotto la prima di una decina di schermate con i suoi pezzi.
È affiliata all’Associazione Pace in Medio Oriente, aperta anche a membri non ebrei; ne ha scritto anche il occasione della partecipazione a un convegno pubblico, a una Festa dell’Unità dello scorso luglio (leggi qui).

 

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