portualità

L’ombelico del mondo

di Bixio

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Fin dall’infanzia acquisisci, assimili la convinzione di essere l’ombelico del mondo.
Ma se da una parte è vero che si nasce in un ambiente naturale meraviglioso, dall’ altra c’è la penalizzazione per la nostra posizione geografica, da sempre trascurata o poco considerata.
Le vicende della storia ci dicono che eravamo la colonia borbonica più a Nord, l’ultimo lembo di terra del Regno delle due Sicilie, fuori dalla punta di Gaeta, al confine tra lo Stato pontificio e quello borbonico.
Bene, lo abbiamo ritenuto un dato di fatto senza analizzarlo accuratamente.
Errore grave, con conseguenze che ancora stiamo subendo. La nostra isola purtroppo, geograficamente si ritrova rispetto al resto della penisola italiana in una posizione ibrida (né carne, ne pesce).

Non lontanissima dalla costa, 60- 70 miglia per richiedere collegamenti aerei, aeroporti etc etc, né vicinissima, da considerare la traversata una passeggiata.
Mia zia Giuseppina, tenace commerciante (indimenticabili traversate con la vecchia Span) diceva: – 36 miglia son 36 miglia, e da Napoli sono 60! – la corsa era effettuata  una volta a settimana tanto per mantenere il collegamento con la madrepatria borbonica.
– Un’ora di mare non è uguale ad un’ora di terra! – affermazione condivisa da tutti.
Poi il collegamento con Napoli cadde in disuso e le rotte iniziarono a spostarsi verso nord: Gaeta, Formia, Terracina, Anzio… addirittura Fiumicino, su tratte più brevi e convenienti.

Ora perché in premessa ho citato l’ombelico del mondo? Proprio perché non dobbiamo ritenere di decidere il futuro del nostro territorio limitatamente al nostro comune, tutte le amministrazioni e le generazioni, sottoscritto compreso, non hanno guardato oltre i confini del nostro mare, invece era da lì che dovevamo iniziare e programmare.
Ponendoci la domanda più importante: Quale è il punto della costa più vicino all’isola?
È il porticciolo del Circeo! 18 miglia! Mezz’ora di traversata, mare buono o cattivo, si tratta di mezz’ora soltanto! Lì dovevamo puntare! Era da lì che dovevamo partire.
È piccolo? Si ingrandisce per i collegamenti con Ponza e Ventotene.
Si insabbia? Tutti i porti sono soggetti ad insabbiarsi, c’è l’ escavo continuo in tantissimi approdi.
I collegamenti a terra? Gran parte del sud Italia viaggia su gomma e io l’autobus per il porto del Circeo l’ho preso una estate: è comodissimo.
Il tempo di viaggio medio in treno da Roma Termini a Campoleone è di 18 min per percorrere 31 km. Dalla stazioncina di Campoleone già è visibile la sagoma del Circeo. Mezz’ora ora di mare per prendere un caffè e continui collegamenti economici e giornalieri. Così portiamo l’isola e noi stessi in mezzo alla gente senza abbandonare più le case ed il nostro territorio.
Abbiamo sbagliato tutto e tutti finora, ma forse siamo ancora in tempo.
Prima di parlare di sviluppo e futuro dell’ isola, bisognava e bisogna cercare collegamenti rapidi e ravvicinati, mezz’ora e si sta a casa noi non siamo l’ombelico del mondo prima di decidere dobbiamo considerare la realtà che ci circonda, non solo sull’isola ma oltre il mare, in terraferma.

Storia vera, di qualche anno fa: una famiglia di turisti da Cala Feola, con barca affittata con fuoribordo, arriva al porto del Circeo che hanno scambiato per Palmarola… Servono altri esempi per dire che è proprio a due passi?
Certo che pare incredibile, una barca con fuoribordo, che parte da Le Forna e arriva al porto del Circeo scambiandolo per Palmarola. Dal porto telefonano al titolare, a Cala Feola, di andare a ritirare la barca…. E allora?

Il bacino mondiale del turismo è Roma; non ci possiamo allontanare con altri approdi che penalizzano il viaggio. Formia, Anzio, anche Terracina… sono troppo lontani. Bisogna considerare il porto del Circeo con collegamento diretto per la Capitale, sia d’estate che d’inverno.
Invece abbiamo scelto altre tratte commerciali, enormi esborsi di soldi pubblici, gare deserte e più si va avanti più il problema si ingigantisce, tanto che peserà sempre di più sui cittadini con possibili tagli futuri alle comunicazioni. Invece di puntare tutti uniti al percorso più breve ed economico.

Basta ricatti, minacce, polemiche; basta disagi per i ponzesi ed i turisti. È ora di prendere in mano il nostro destino!

Immagine di copertina. Tramonto su Palmarola, inviato dallo stesso Autore

 

4 Comments

4 Comments

  1. Bixio

    14 Marzo 2024 at 13:30

    Fornirei in linea di massima questi orari per i collegamenti dal porto di Ponza con mezzo veloce: porto Ponza – Circeo 30 min. Dal porto del Circeo con mezzo di linea per Latina provincia e Latina scalo circa 40 min. Dalla stazione di Latina per Roma altri 40 min (per Napoli un’ora e mezza). Quindi tempi netti dal porto di Ponza a Roma Termini 111 min; per Napoli 160/170 min. Ovviamente ottimizzando gli orari e le coincidenze.
    Enorme risparmio di carburante e tempi brevissimi… Solo sogni e illusioni?
    A breve saremo costretti per motivi di ‘salute economica’ ad una sola corsa giornaliera per Ponza da Formia; Terracina ed Anzio non esistono più.
    Al grande piazzale del porto del Circeo, parcheggi riservati per turisti e viaggiatori a costo convenzionato, il Comune di Circeo dovrà collaborare anche per sua convenienza sia per la sistemazione del porto sia per traffico e sviluppo; la flotta degli yacht ormeggiata nel suo porto non potrà usare Ponza e Ventotene come boe per il week-end.

  2. Bixio

    20 Marzo 2024 at 10:42

    Con due parole scritte ho sollevato un polverone e diversi interrogativi. Una famiglia con barca e fuoribordo, arriva nel porto del Circeo avendolo scambiato per Palmarola; richiamano a cala Feola per far venire a riprendere l’imbarcazione e i turisti.
    Si è nel ridicolo quando grandi menti e strateghi parlano di traversate oceaniche, sei ore di navigazione (3+3) con costi ingentissimi di carburante e conseguenti tagli alle corse.
    Basterebbe una nave di linea x 40 minuti Ponza/Circeo con adeguato attracco e autobus di linea per Latina provincia e scalo ferroviario, in 120 minuti dal porto di Ponza a Roma Termini e 170- 180 minuti per Napoli stazione, Piazza Garibaldi!
    Mi batterò fino alla fine perché questo avvenga, fosse l’ultima cosa che faccio!
    E non è fantascienza!!

  3. Guido Del Gizzo

    20 Marzo 2024 at 19:18

    ⁠La velocità in mare si misura in “nodi”: un nodo equivale alla velocità di un Miglio Nautico (1,852 m a latitudine media) all’ora.
    •⁠ ⁠⁠un sottomarino nucleare sfiora i 50 nodi orari
    •⁠ ⁠⁠un aliscafo arriva ai 35
    •⁠ ⁠⁠un traghetto ha una velocità che può raggiungere i 25 nodi, ma di solito, per economia di carburante, viaggia regolarmente sotto i 20

    Le indicazioni dei tempi di percorrenza in mare elencate da Bixio sono sballate.
    Parola di navigatore stratega.

  4. La Redazione

    21 Marzo 2024 at 09:37

    Sull’idea di Bixio a favore di un collegamento preferenziale per Ponza con il porto del Circeo, siamo tutti interessati a fare chiarezza e ad allineare i dati (tempi, distanze e caratteristiche del porto in questione) piuttosto che a fare polemiche o estremizzare le posizioni.
    Contattato privatamente, Del Gizzo ci ha spiegato il senso del suo ultimo commento, in questi termini:
    “Bixio aveva scritto che in mezz’ora, mare buono o cattivo, si traversava, e solo dopo ha precisato “30 minuti con mezzo veloce”, che voglio vedere chi li mette a mare, gli aliscafi, adesso, con i costi di carburante che hanno.
    E comunque, le barche non navigano in linea retta, se non in condizioni di assoluta bonaccia.
    Due settimane fa sono dovuto andare all’Elba, traghetto abbastanza collaudato, mi pare, da Piombino a Portoferraio, distanza 17,8 miglia: durata reale della traversata, 80 minuti; 45 in aliscafo”.


    Siamo favorevoli ad ospitare sul sito un dibattito esauriente e anche esplicito su questa opportunità per Ponza, che Bixio sostiene con tanta veemenza. Lui ha espresso chiaramente la sua posizione: “Se un aliscafo in un’ora fa 36 miglia, per i 18 del Circeo ci vuole mezz’ora. Io ho dato 40 minuti. Non facciamo polemiche inutili”.

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