Poesia

Dolcezza

di Francesco De Luca

 

Persi nella sua dolcezza

 

Il cuore  trabocca di dolcezza
in questo giorno di finto gennaio
quando il gabbiano già fa echeggiare i dirupi
dei richiami di coppia.
Col mare sbigottito
della sua stessa calma.
Innaturale,
fuori tempo,
e il sole impalato
a scovare aliti di vento
che increspino le ginestre irsute.

Gli scogli stanno
e il paese attende.

Un’auto passa,
un saluto fra uomini della stessa vita.

Non sarà eccitante
e poi,
cosa può eccitare di più
che l’assordante melodia
che avvolge questo spicchio di terra
dove il dissidio umano
si impiccia con le avidità,
mentre la prua fende l’acqua
e questa l’accoglie
come sorriso di bimbo.

Egli corre a dispetto sui basoli della piazza.

Dolce è questo cimitero di volontà.

Il vento signoreggia le parole
che girano per i vicoli e i poggi
e dicono di uomini
senza storia,
persi nella dolcezza.

Una terra
indifferente agli uomini.
Inutili.

la versione recitata

 

NdR: le foto sono di Rossano Di Loreto

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