Economia

Portualità e demanio marittimo a Ponza (3)

di Vincenzo Ambrosino

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Continuazione dalla puntata precedente (i link di rimando a fondo pagina)

Eravamo arrivati al documento del Comitato Ponza C’è al neo assessore al demanio Franco Schiano.

Martedì  06.2011,  “Consiglio Comunale. Approvati il PUA e il Piano Particolareggiato”

L’amministrazione Porzio (assessore al demanio F. Schiano) provvede a rilasciare specchi acquei in concessione dopo aver sviluppato il  Puoc e un regolamento demaniale.

Il rilascio delle concessioni che serve per sanare la locazione barche, malgrado riunioni e accordi tra assessore e rappresentanti di categoria avviene in modo discrezionale (ad alcuni vengono concessi 250 mq ad altri anche 600mq), ad altri ancora solo delle semplici autorizzazioni a 3 mesi, scaduta la quale non possono più svolgere la locazione; agli operatori di Cala Feola e Cala Dell’Acqua non vengono rilasciate concessioni.

Queste scelte dell’Assessore produssero dei danni ai singoli locatori di barche e anche delle polemiche. L’assessore Schiano, per calmare le acque (che erano già molto agitate) promise che la situazione sarebbe stata ripresa a Settembre (siamo nell’estate del 2011)

Nel frattempo l’amministrazione Porzio rinunciava alle scogliere previste nel Piano Regolatore Portuale

Alcune barche a Frontone in deposito invernale vengono bruciate, a Tre venti viene bruciato un pontile e anche sul Campo Inglese un pontile, delle barche e dei gommoni.

I Pontili vengono dissequestrati ma devono utilizzare un nuovo sistema di ormeggio

A settembre 2011 ci sono gli arresti di molti membri di quell’amministrazione. Arriva il Commissario Prefettizio.

Dal verbale di una conferenza dei servizi del 03.05.2012 sul Demanio Marittimo
“Il Commissario Prefettizio Dott.ssa Agata Iadicicco nell’aprire la discussione sull’importante tematica riguardante il demanio marittimo nell’isola di Ponza richiama l’attenzione dei partecipanti sulla necessità che sia riavviato senza indugio l’iter procedurale concernente l’approvazione del Piano Regolatore Portuale adottato nel 2004 dall’Autorità Marittima d’intesa con il Comune di Ponza, non proseguito sinora, nonostante il parere del Consiglio Superiore dei LL PP III sezione del 18 Ott. 2005 contenente una serie  di importanti prescrizioni e raccomandazioni necessarie per l’adozione del piano stesso…”

Nell’estate 2012 viene eletto Piero Vigorelli.

 Uno dei primi provvedimenti che prende: vengono eliminati tutte le iniziative prese da Porzio in campo demaniale: PUA, PUOC, Regolamento Demaniale.

Si redige un nuovo PUA. Si prevedono campi boa in tutto il periplo delle isole ma anche nell’ambito portuale. Il PUA a S. Antonio crea grandi tensioni tra gli operatori della nautica con l’amministrazione Vigorelli. Gli operatori della nautica si organizzano. Il Sib (Sindacato Balneare) sbarca a Ponza. Ci sono diversi Consigli Comunali straordinari per parlare di questi problemi.

Il Sottoscritto scrive una lunga lettera aperta pubblicata su P.R. il 17 gennaio 2013 che mette in guardia gli amministratori. Scrivevo che è necessario  cambiare approccio politico nel regolamentare le attività nautiche – balneari. Ma Vigorelli ha voluto caparbiamente percorrere la sua strada.

E così,  come era successo con l’Amministrazione Porzio – si ingaggia di nuovo una lotta tra amministrazione e operatori della nautica. Si scopre che il PUA non è valido all’interno dell’ambito portuale (solo il P.R. P fa legge). Salta quindi il PUA elaborato per la zona portuale.  Si scatena una guerra di trincea tra amministrazione e diverse attività nautiche che si svolge in continui ricorsi al TAR e infine al Consiglio di Stato. Vengono ri-sequestrati e poi dissequestrati alcuni pontili e i cantieri navali di Santa Maria.

Due pontili in zona Giancos alla fine vengono rimossi.

Anche a Frontone si scopre che le attività sono fuori regola. Anche a Frontone Vigorelli impone la “sua legalità” pronunciando queste parole: “l’unica cosa legale a Frontone sono i miei sequestri!”

Si inaugurarono gare pubbliche per i lettini e ombrelloni. Nel bando si impongono i bagnini anche in assenza di concessione e anche nell’ambito portuale dove è vietata la balneazione.

Vigorelli riprende in mano l’iter del Piano Regolatore Portuale.

Alla fine possiamo dire “che l’elefante ha partorito un topolino”

Oggi Giancos è diventata parzialmente balneabile.
A Frontone si sono moltiplicate  nuove attività.
Le cooperative per i lettini e ombrelloni di giovani ponzesi sono state scalzate da altre concorrenti.

 

                                                                                                                  [Portualità e demanio marittimo(3). Continua]

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Presentazione, leggi qui
Per la prima parte, leggi qui
Per la seconda parte, leggi qui

 

 

 

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