Amministrazione comunale

La nuova toponomastica

di Gennaro Di Fazio 

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Nella delibera di giunta n° 124 del 10.08.2023, in Oggetto: regolarizzazione e aggiornamento dei toponimi ….., al paragrafo “Criteri di assegnazione dei DUG e di nuovi nomi” e precisamente al paragrafo 2) degli esempi si legge: “I toponimi che sono stati associati a nomi di persone, sono stati scelti, poiché strettamente legati alla storia isolana o rappresentativi dell’isola, come di seguito specificati”. ……….

Probabilmente però coloro che hanno stilato l’elenco della nuova toponomastica non hanno letto bene la storia dell’isola di Ponza. Manca infatti tutta quella legata al periodo 1928 – 1939 durante il quale sono passati per Ponza circa 2000 confinati con tutte le storie ad essi connesse, dalle violenze dei fascisti alle tante storie d’amore tra i confinati antifascisti e le donne ponzesi (se ne conoscono 27). Tra i tanti confinati è stato ricordato solo Sandro Pertini, poi Presidente della Repubblica, quindi sopravvissuto, in contrapposizione a tanti altri confinati che furono invece uccisi, e che però, per il loro ardore speso per la libertà di pensiero e di azione, è necessario ricordare. Come, allo stesso modo, è necessario ricordare tutti coloro che hanno dato lustro alla comunità ponzese emergendo in diversi campi.

Bisogna ricordarli così come è successo in altri paesi o città, indipendentemente dall’indirizzo politico del luogo. Ventotene, per esempio, da tempo, con le sue scelte culturali, costituisce oggi un centro nazionale e internazionale sul confino politico.

La toponomastica, si sa, ha una grande importanza nella storia di ogni comune. Di questo si è consapevoli e per tale motivo è necessario coniugare la storia nazionale con quella locale al fine di tramandare ai posteri la vita consumata dalle vicende e dagli eventi; e ciò non solo per ricordare, ma per un impegno a dare senso alla storia passata al fine di evitare errori futuri.

La nuova toponomastica invece è alquanto ridotta nei toponimi rispetto a quella approvata dalla precedente amministrazione con deliberazione n° 101 del 29.06.2018, nonostante l’ampia possibilità di poterne inserire degli altri; quindi inappropriata perché essa non risponde, o ne risponde solo in minima parte, visto la dimenticanza di pezzi importanti della nostra storia isolana.

Qui di seguito vengono riepilogati, ma riferiti ai solo personaggi, i toponimi mancanti rispetto alla precedente stesura del 2018 la cui commissione era formata da:

Prof. Francesco Ferraiuolo, Sindaco, Presidente; Dott. Francesco De Luca, membro; Dott. Gennaro Di Fazio, membro; Sig Aniello Di Giovanni, membro; Sig. Alessandro Vitiello, membro.

Amendola Giorgio – antifascista confinato; Bosso sorelle– ponzesi perseguitate dal fascismo; Camerini Luigi Silvestro – antifascista confinato; Camporese Antonio – antifascista confinato; Carlo III di Borbone – Re di Napoli colonizzatore dell’isola di Ponza; Coppa Ezio – personaggio, docente e parlamentare della Costituente; Don Luigi Maria Dies – parroco; Don Francesco Sandolo – parroco; Don Gennaro Sandolo – parroco; Don Raffaele Aprea – parroco; Don Mario Vitiello ex sindaco che è presente nell’attuale proposta, ma non ci risulta che sia stato artefice del progetto per portare a Ponza un istituto di scuola superiore, iniziativa che fu dell’allora sindaco Francesco Ferraiuolo; Fabbri Carlo – antifascista confinato; Feola Luigi – operaio vittima mineraria; Iodice Franceschiello – personaggio rappresentativo; Jacono Luigi – archeologo; Lamonica Tommaso – poeta ponzese; Lucarelli, maestra elementare; Magri Mario – antifascista confinato, martire delle Fosse Ardeatine; Mattej Pasquale – letterato ed artista; Moriondo Gabriella – maestra elementare; Nenni Pietro – antifascista confinato; Parisi Rita – ponzese perseguitata dal fascismo; Peppe Antonio – personaggio rappresentativo; Pescatori di Le Forna; Picicco Maria – “la madre dei confinati”; Quilici Folco – documentarista e scrittore; Saverio ‘i Ciommo – personaggio rappresentativo; Scotti Salvatore – martire del fascismo; Savelli Francesco, ingegnere – scopritore della miniera di bentonite – vittima nelle Fosse Ardeatine; Sigaretta F.lli – ponzesi emeriti; Thek Paul – artista concettuale, ponzese di adozione; Tricoli Giuseppe – letterato; Valiante Gennaro, personaggio, maestro elementare e sindaco di Ponza; Verneau Luigi – martire della Libertà giustiziato a Ponza; Vitiello Maria – antifascista ponzese, “prima partigiana d’Italia”; Vittime del Mare; Zi’ Arcangelo – personaggio rappresentativo.


P. S.
– Quanto sopra commentato non è una polemica nei confronti delle scelte dell’attuale amministrazione sulla nuova toponomastica del Comune di Ponza, ma un dovere verso la Storia.

 

3 Comments

3 Comments

  1. Biagio Vitiello

    31 Agosto 2023 at 23:04

    Sono andato rileggermi – e con molta attenzione – la monografia del Tricoli, spinto dall’articolo sulla toponomastica. Non sono d’accordo, e non è giusto, che essa venga occupata al 99 % dal secolo scorso. Così facendo non diamo lustro a tutto il passato di Ponza, di tremila anni.
    Faccio un po’ di critica alla commissione, che secondo me doveva valutare più attentamente la storia di Ponza e fare, secolo per secolo, la scelta di uomini che meritano una strada perché si sono distinti per qualcosa di particolarmente meritorio.
    Riguardo alle persone confinate nell’isola ci sono anche cittadini non italiani. Poi tra gli antifascisti confinati a Ponza c’è anche il marito di mia zia, Silveria Vitiello: Busi Marco, di cui fa menzione anche il libro del Corvisieri. Tornato a Bologna venne catturato e fucilato dai tedeschi. Non meriterebbe anche lui una strada di Ponza?
    Mio zio era compagno stretto di Amendola, coltivavano gli stessi ideali; ma mio zio venne catturato da partigiano e passato per le armi. Il suo è tra i tanti nomi inscritti nella lapide a Bologna, in piazza Grande.
    Altro antifascista militante di Ponza, di cui non si fa mai cenno, è il padre del dentista Emanuele Vittorio.
    Mi piacerebbe sapere con quale metodo ha lavorato la Commissione e per quanti giorni; inoltre come ha proceduto ad individuare i nomi meritori e se c’è un verbale del loro lavoro.

    P.S. – Un nome dal passato (dimenticato) di Ponza è quello di Raniero da Ponza (nato e morto a Ponza, 1130-1207), monaco cistercense, consigliere e e ambasciatore di papa Innocenzo III, di cui pure sul sito ci sono diversi riferimenti; e molto più recente, non c’è nulla in toponomastica che ricordi l’emigrazione ponzese a La Galite, agli inizi del secolo scorso

  2. Maria Candida Conte

    5 Settembre 2023 at 20:13

    Caro Amico, dott. Gennaro.
    Congratulazioni per il suo interessante articolo, che esclude luoghi comuni ed inesattezze varie sulla scelta delle persone, non certo facile, cui dedicare una strada. Mi permetta solo di precisare, a proposito di mio Zio, ANTONIO CAMPORESE, da lei citato, con orgoglio infinito e riconoscenza eterna (mi ha fatto da padre per pochi anni, purtroppo…), che non è stato solo antifascista, confinato a Ponza ma ucciso dai tedeschi il 28 aprile 1945, a Padova, a 39 anni, insignito di medaglia d’argento al valor militare, come partigiano-patriota, nella lotta di liberazione.
    A Padova, a suo nome, ci sono: una lapide, una strada e un circolo aziendale.
    Grazie ancora a lei da Maria Conte, ponzese doc, padovana d’adozione.

  3. Biagio Vitiello

    9 Settembre 2023 at 16:06

    Stanotte mi è venuta in sogno l’anima di Raniero da Ponza. È molto arrabbiato con la commissione della toponomastica perché l’hanno ignorato; inoltre vorrebbe ritirarsi a Zannone con le anime dei suoi confratelli cistercensi, ma il Papa Innocenzo III e il suo maestro Gioacchino da Fiore, lo hanno sconsigliato perché il monastero e l’isola tutta versano in totale stato di degrado e sarebbe pericoloso accedervi.

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