Teatro

Francesco Cordella interpreta Pulcinella a Parigi

di Luisa Guarino 

“Les fantomes de Naples” (I fantasmi di Napoli) è il titolo dello spettacolo tratto da Eduardo De Filippo, e di Emmanuel Demarcy-Mota, che debutterà a Parigi oggi, mercoledì 28 giugno alle 20, per restare in scena fino al 3 luglio nella Grande Galerie e nella Cour Lefuel del Museo del Louvre: le rappresentazioni si terranno il 28 e 29 giugno, 1, 2 e 3 luglio.


Adattamento e messa in scena di Emmanuel Demarcy-Mota; dai testi di Eduardo De Filippo; drammaturgia Marco Giorgetti; traduzione Huguette Hatem.
Si tratta di una coproduzione di Museo del Louvre, Théatre de la Ville-Parigi, Teatro della Pergola, Firenze. Lo spettacolo è in lingua francese, in italiano e in napoletano (con sottotitoli).
Tra i suoi interpreti, accanto a nomi come Lina Sastri e Mariangela D’Abbraccio, c’è il nostro Francesco Maria Cordella, nato a Napoli ma originario di Ponza.



Tante volte abbiamo scritto di lui e dei suoi spettacoli, presentati a Ponza stessa, a Roma e a Napoli: un motivo in più per seguirlo ora in questa prestigiosa produzione d’Oltralpe.

Per la prima volta – si legge nelle note dello spettacolo – un grande museo, il Louvre, si associa a due teatri europei, il Theatre de la Ville di Parigi e il Teatro della Pergola di Firenze, per produrre una creazione eccezionale ‘intorno’ a un’esposizione. Ideata infatti in occasione dell’esposizione-evento “Naples à Paris. Le Louvre invite le musée de Capodimonte” (che si potrà visitare con lo stesso biglietto d’ingresso per lo spettacolo) e con la direzione artistica di Emmanuel Demarcy-Mota, la produzione “Les fantomes de Naples” occuperà uno degli spazi espositivi, la celebre Grande Galerie del Louvre, e anche la magnifica e quasi segreta Cour Lefuel. Tale corte, solitamente chiusa al pubblico, per questa circostanza straordinaria verrà trasformata in un teatro a cielo aperto.


Demarcy-Mota traccia un ritratto della città di Napoli attraverso l’opera dell’immenso autore, uomo di teatro, di politica e di cinema Eduardo De Filippo, con le sue commedie, le poesie, le lettere, i monologhi. Questo spettacolo in tre lingue riunirà un gruppo eccezionale di attori, musicisti e cantanti francesi (con la Troupe del Teatro de la Ville), italiani e napoletani: tra questi Lina Sastri, Mariangela D’Abbraccio, Francesco Cordella, Ernesto Lama. Cordella interpreta un ruolo centrale, quello di Pulcinella, trait d’union dell’intera drammaturgia, che spazia tra Eduardo, Pirandello e Shakespeare.

2 Comments

2 Comments

  1. Luisa Guarino

    2 Luglio 2023 at 15:50

    Leggo sul quotidiano Il Mattino di oggi nell’inserto Macro – Cultura e Spettacoli, a pagina 14 con richiamo in prima, un bellissimo articolo firmato da Titta Fiore sullo spettacolo “I fantasmi di Napoli” in programma al Louvre di Parigi fino a domani 3 luglio, e in cui recita nel ruolo di Pulcinella il nostro Francesco Maria Cordella. Titolo del servizio “Una tammurriata nera per i fantasami di Napoli”. In esso leggiamo al riguardo: “…e Francesco Cordella, cresciuto alla scuola di Strehler e di Bob Wilson, ha trasformato il suo Pulcinella, maschera duale per definizione, nel trait-d’union capace di legare anche solo con uno sberleffo le diverse anime dello spettacolo…”.
    Molto interessanti e positive anche diverse altre recensioni pubblicate dalla stampa francese.

  2. Sandro Russo

    2 Luglio 2023 at 16:27

    Pulcinella, maschera duale… Qualche cosa so, qualche cosa leggo:
    “Pulcinella è uno dei simboli del folklore di Napoli, delle contraddizioni e delle verità, delle bugie e dell’onestà. La maschera più famosa al mondo viene da Napoli e incarna perfettamente la città nella sua dualità: quella città che è a metà tra la fame e la gloria, tra l’essere abbondante e opulenta ma al contempo povera e scarna, a metà tra la ricchezza e la miseria, tra l’essere un signore e l’essere un contadino. La maschera è soprattutto la rappresentazione dell’ingegno, della forza di volontà, del mettersi in gioco e del coraggio”.

    Ma Pulcinella è anche uno “psicopompo”, un tramite tra il mondo dei vivi e quello dei morti!
    Ne abbiamo scritto presentando qui sul sito un film di Pietro Marcello “Bella e perduta” (2015), ambientato in parte nella Reggia di Carditello, vicino Napoli.

    Qui il trailer:
    https://youtu.be/6QiDolGIcVo

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