Dissalatore

Ancora dubbi sul dissalatore

riceviamo dal segretario del Comitato Samip 2012 Ciro Vitiello e volentieri pubblichiamo

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“Ho bocciato il primo progetto di Acqualatina per il dissalatore mobile (Skid) nel piazzale della Caletta, Molo Musco, a un centinaio di metri in linea d’aria dalla Piazzetta di Ponza. Sai che spettacolo!
In più, lo Skid sarebbe stato alimentato da un generatore di corrente a gasolio, sbuffante, rumoroso e inquinante. Sai che casino e che puzza!”
Sapete di chi è questa affermazione?

Lo scriveva l’ex sindaco Piero Vigorelli in un articolo su Ponzaracconta del 1 maggio 2022, l’ex sindaco di Ponza, scriveva l’articolo Sul dissalatore, risposta a Sandro Russo, e lo ha ribadito il 13 aprile scorso sul sito, in risposta al commento del prof. Ambrosino.
Cosa vuole sottolineare l’ex Sindaco del Comune di Ponza? Che al porto le orecchie, gli occhi delicati ed i nasi raffinati, non potrebbero sopportare la presenza di una struttura industriale?
Mentre noi “fornesi”, abituati e temprati da lunghi anni  dall’opera estrattiva della miniera SAMIP, possiamo togliere loro questa incombenza?
Non voglio pensare che ci consideri alla stregua di primati che, al roboante rumore ed al fetido odore provenienti dal  dissalatore a Cala dell’acqua, balliamo e festeggiamo contenti di questo bel regalo dell’ex Sindaco (perché di questo si tratta nell’Ordinanza Contingibile e Urgente n° 92 di Pier Lombardo Vigorelli del 12 ottobre 2016).
Ecco non lo volevo dire ma purtroppo mi è scappato, scusate, però come si dice: “pensar male è peccato, ma a volte ci si indovina”.

Svegliamoci! I nostri genitori, parenti, amici e tutti gli abitanti di Le Forna, e non solo, quando hanno capito a cosa andavano incontro, se la miniera avesse continuato a macinare la nostra Isola, non hanno esitato un attimo ad aggrapparsi ai macchinari, a bloccare i cancelli della miniera e a spegnere tutto, per salvare l’isola ed il nostro futuro.
Cala dell’Acqua, e tutto il Comparto 13, non sono una zona industriale, bensì attendono da anni una precisa destinazione urbanistica.
Non ripetiamo “come un disco incantato”, tutto quello che ci dicono gli altri, per convincerci che sia vero, pensiamo con la nostra testa:

1) – Come mai, Acqualatina che da anni ha in gestione il servizio di distribuzione dell’acqua a Ponza, non ha messo in comunicazione l’acquedotto del Porto con quello di Le Forna?

2) – Come pensa di trasportare Acqualatina, che ha da anni in gestione il servizio di distribuzione dell’acqua a Ponza, l’acqua proveniente dal dissalatore di Cala dell’Acqua, in località Giancos, Scotti e Porto?

3) – Perché Acqualatina, che ha da anni in gestione il servizio di distribuzione dell’acqua a Ponza, non ha iniziato a sostituire gli ormai vecchi tubi di ferro, non adatti a trasportare l’acqua proveniente dalla dissalazione? (avete sentito di cosa è successo a Ventotene)

L’acqua prodotta dal dissalatore, andrà al deposito del Monte Schiavone, quindi servirà prima  la zona di Le Forna, creando i disagi che conosciamo grazie ai nostri cugini di Ventotene; basta poi che il collegamento con il porto non venga mai fatto, oppure che non funzioni, ed ecco risolto il problema…
Per non parlare poi delle fogne: anche questo servizio  ormai da anni è gestito da Acqualatina:

– Come mai in tutti questi anni, Acqualatina non è riuscita ad incanalare le fogne tutte nella condotta principale, per evitare che andassero per caduta, senza esser trattate, direttamente a mare?……

– Come mai in tutti questi anni che Acqualatina gestisce il servizio fognario, non è riuscito a far funzionare il depuratore di le Forna?

– con che fiducia ci affideremo ad Acqualatina, dopo l’esperienza del depuratore di Giancos che puzza ‘quasi’ sempre?

Dunque mi domando/ci domandiamo: se in tutti questi anni Acqualatina che gestisce le fogne non è riuscita ad imbrigliarle e depurare correttamente, come pensa di gestire un dissalatore a Cala dell’acqua, dopo quello che ha fatto e sta facendo a Ventotene?

Mi domando/ci domandiamo, caro ex Sindaco di Ponza, ora anche blasonato, chi potrà mai rispondere a tutte queste ed ad altre domande, in merito ai servizi di produzione e distribuzione dell’acqua e in merito alle fogne?

Chiediamo ancora e ancora all’attuale Sindaco ed agli amministratori del Comune di Ponza, di intervenire in un incontro pubblico, possibilmente al ristorante Angelino, per rispondere a queste ed altre domande che a noi – abitanti di Le Forna, e non solo -, interessano molto, come ci stanno molto a cuore le sorti della prossima stagione estiva e di quelle successive di Cala dell’Acqua, e Le Forna e di noi tutti abitanti di Le Forna,

CHIEDIAMO

la Convocazione, entro i primi quindici giorni di maggio, di un Consiglio Comunale Straordinario con punto unico all’Ordine del Giorno:
“Discussione su delibere e progetti per “Risanamento Ambientale e Destinazione Urbanistica del Comparto 13, escluso dal Piano Regolatore Generale dell’Isola di Ponza”

Ciro Vitiello – Segretario del comitato SAMIP 2012

1 Comment

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  1. silverio lamonica1

    16 Aprile 2023 at 17:12

    “Cala dell’Acqua e tutto il comparto 13 non sono zona industriale, ma da anni attendono un piano urbanistico”.

    E’ la sacrosanta verità.

    Infatti “il comparto 13”, fino a prova contraria, è stralciato dal PRG e necessita di un “Piano planovolumetrico” ad hoc prima che avvenga qualsiasi intervento in loco.

    Ho espresso questo concetto in altre occasioni e lo ribadisco.

    Così come ribadisco che Acqualatina, prima di installare il “dissalatore provvisorio” (o SKID che dir si voglia) dovrebbe sostituire tutte le condotte idriche obsolete, al fine di scongiurare il drammatico inconveniente dell’ “acqua ferruginosa” verificatosi per lungo tempo a Ventotene con l’entrata in funzione del dissalatore (come è stato segnalato anche dal dr Francesco Carta, già assessore di quel Comune). Magari con un tale provvedimento si ridurrebbero (e di molto) le enormi perdite d’acqua che attualmente si verificano.

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