Scrittori

In Argentina, alla scoperta di Annie Ernaux

riceviamo da Maria Silvia Pèrsico da Buenos Aires e volentieri pubblichiamo

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Siamo molto contenti della corrispondenza che si è stabilita con Maria Silvia, fin dai tempi delle sue prime pubblicazioni sul sito. Spesso commentando gli articoli che legge su Ponzaracconta ci informa delle sue attività e scoperte. In questo caso ci parla di Annie Ernaux – 1940, Lillebonne (Normandia) Premio Nobel per la Letteratura 2022 -, scrittrice francese con un discreto seguito da noi, ma meno conosciuta in Argentina, attraverso un video del suo traduttore italiano. Un modo originale di entrare dentro la scrittura di una grande narratrice.


Leggere sul sito del dolore e della sua rappresentazione – qui e qui – mi riporta alle mie poesie sul babbo, morto nel 2021.
Immersa in un workshop di poesia, in quell’anno ho scritto per mitigare il mio dolore… un dolore grande: la perdita dei genitori. Noi figli abbiamo dovuto prendere la decisione di trasferirli in una istituzione, dove babbo morì un mese dopo; mamma è lì con l’Alzheimer.

Nel workshop di poesia abbiamo letto Annie Ernaux, specialmente il suo romanzo Non ho lasciato la mia notte in cui lei fa una cronaca dell’ultimo periodo con sua madre, anch’essa in un Centro di assistenza anziani, e trasmuta il suo dolore scrivendo del deterioramento mentale e della perdita della madre, riflettendo sulla sua vita con lei e di questo processo.

La morte, il dolore, la perdita mi coinvolgono molto. Il mio corpo grida come Il grido di Munch. A questo momento devo attendere il grido del mio corpo.
Mi sono iscritta ad un workshop su Annie Ernaux. Continuo a leggerla: L’evento, Gli anni, Il posto, Passione semplice, L’altra figlia, La vergogna
Trovo che Gli anni sia un romanzo monumentale.

Voglio ancora partecipare un video con il traduttore italiano di Ernaux, Lorenzo Flabbi, che mi aha fatto comprendere alcune cose della sua scrittura.

Di Annie Ernaux Lorenzo Flabbi ha tradotto sette opere, tutte pubblicate dalla casa editrice L’Orma, da lui stesso creata insieme all’amico Marco Federici Solari. In Francia Ernaux è da tempo considerata un classico vivente, la sua scrittura è studiata nelle scuole e argomento richiesto nelle prove di maturità e agli esami universitari. Grazie alla sua intensa attività di traduttore ed editore, Lorenzo Flabbi ha contribuito a diffondere la prosa “scabra ed essenziale” di un’autrice che ha cambiato il genere autobiografico: nei suoi libri si eleva un contesto più ampio, una memoria collettiva. Flabbi racconta il suo rapporto con lo stile di Ernaux: un lavorio interiore che ha creato un profondo legame intellettivo con la scrittrice.

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