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L’attualità delle politiche keynesiane (3). Consulenze sì, ma assenza di piani

di Giuseppe Mazzella di Rurillo

 

L’ intervento di sostegno al Sud e di ricostruzione dal terremoto del 21 agosto 2017, invece di tornare allo spirito del dopoguerra,  si è arricchito di carrozzoni statali e regionali: quello regionale si chiama Sviluppo Campania e quello nazionale si chiama Invitalia.

Così  fa la sua comparsa  anonima sul territorio  il neo-carrozzone di Invitalia che, secondo la sua  mission, dovrebbe attrarre investitori in Italia specialmente al Sud ed intervenire direttamente nel capitale di rischio di imprese. Lo stesso ruolo della defunta Cassa per il Mezzogiorno e dell’IRI con la lottizzazione partitica della  seconda repubblica. Il general manager Domenico Arcuri (famoso come primo Commissario al Covid nominato dal Governo Conte) a Ischia è venuto una sola volta il 14 febbraio 2020 al Sorriso Resort  per una conferenza sul contratto di programma.

Discorso generico. Tono da maestro elementare per gli alunni delle prime classi. Nessun accenno alla consulenza per la ricostruzione di Casamicciola e Lacco Ameno dopo il terremoto del 21 agosto 2017 per incarico del commissario governativo, Carlo Schilardi. Ne abbiamo scritto su Il Continente  dove sono riportati anche i forti interventi dell’ing. Giuseppe Conte.

Invitalia non ha fatto  alcun piano. Non ha aperto interlocuzione con la cittadinanza, con i “corpi intermedi”, con i “centri studi”. C’è una delibera commissariale di liquidazione di 784.766,81 euro per “consulenze” (Il dispari sabato 24 aprile 2021). Non c’è nessun  ufficio in loco, ma probabilmente qualche ingegnere a contratto che ogni tanto viene a Casamicciola per vedere qualche pratica (Il Dispari mercoledì 5 maggio 2021). Non ha alcun ruolo politico. In gergo militare si direbbe che è un ruolo da “imboscato”.
Certamente, nel caso della ricostruzione di Casamicciola e Lacco Ameno, Invitalia per  consulenze viene a prendere soldi invece che a darli con investimenti diretti o indiretti. Tra l’altro risulta anche essere soggetto attuatore del mega-impianto di depurazione (una decina di milioni di euro!) che dovrebbe sorgere nei pressi della  spiaggia di Suor Angela, tanto per completare la distruzione di Casamicciola.

Ma dopo la distruzione fisica della più antica cittadina turistica dell’isola d’Ischia, che già nel 1930 aveva – unico fra i sei comuni – l’Azienda di Cura, Soggiorno e Turismo presieduta dal cav. dott. Giuseppe Mennella, avanza la distruzione economica.

Nonostante le pompose dichiarazioni  di Carlo Messina, amministratore delegato del Gruppo Intesa-San Paolo, della disponibilità di 200 miliardi di euro per la ripresa economica, è stata annunciata la chiusura a partire dal prossimo mese di giugno della filiale del Banco di Napoli, dopo circa 100 anni di presenza diretta con la filiale  o indiretta con la rappresentanza. Da Casamicciola, quindi, i piemontesi se vanno e non arrivano.

L’ ex-Ministro del Sud, prof. Claudio De Vincenti, scrivendo del Recovery Plan  ha affermato che “il principale punto di debolezza sta nella poco incisiva struttura di governance per l’attuazione del Piano. La realizzazione degli interventi è demandata a ministeri, regioni e comuni in relazione alle rispettive competenze” (Corriere del Mezzogiorno, 6  maggio 2021).

Praticamente detto in linguaggio chiaro si applica il regolamento della Reale Marina Borbonica del 1828: “Facite Ammuina” perché “chilli che stanno  a prora vanno a poppa… passanno tutti p’o stesso pertuso”.

Il Regolamento, come si sa, è un falso storico ma, diavolo, è l’unico  documento applicato in Italia da oltre 150 anni!

Giuseppe Mazzella, direttore de Il Continente

[L’attualità delle politiche keynesiane (3) – Fine]
per gli articoli precedenti leggi qui: (2) pubblicato il 12 maggio e (1), pubblicato il 10 maggio

 

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