





|
|||
Lettera aperta a Veolia e Acqualatinadi Emilio Iodice – Traduzione di Silverio Lamonica . Dopo la sentenza del Tar di Latina che rigettava il ricorso del Comune di Ponza contro Acqualatina per la costruzione del dissalatore a Cala dell’Acqua, la decisione dell’amministrazione di adire al Consiglio di Stato, le richieste del Comitato Samip e di un ampio gruppo spontaneo di cittadini di trovare un altro posto per l’installazione e di verificare le condizioni ambientali della zona della miniera dove andrebbe installato il dissalatore che non è stata mai bonificata, e dopo i primi segnali che Acqualatina sta preparando il territorio per farci lavorare uomini e mezzi, Emilio Iodice , che fa parte del gruppo spontaneo di cittadini, ha deciso di inviare la seguente lettera alle personalità coinvolte nella realizzazione dell’impianto e ha deciso di comunicare sentimenti, preoccupazioni e fatti attraverso la forma del racconto. A: Lettera aperta al Presidente e ai dirigenti del Gruppo Veolia, partner di Acqualatina e al Presidente e Amministratore Delegato di Acqualatina SpA Caro Signor Frérot, la scorsa estate, come in ogni periodo estivo, sono andato a fare il bagno in uno dei luoghi più incantevoli della terra. Cala dell’Acqua è una piccola baia dell’isola di Ponza. Era agosto. Centinaia di donne, uomini e bambini prendevano il sole e nuotavano nell’acqua turchese. Nelle vicinanze, erano ancorati yacht bellissimi. Tra i bagnanti che si rilassavano sulle sedie a sdraio e sotto gli ombrelloni, iniziò la seguente conversazione: “Non è un giorno glorioso? Non siamo fortunati ad avere la possibilità di venire in questo posto magnifico, per goderci i doni della natura?” chiese un turista. “Questo è il sito di una vecchia miniera di bentonite che dev’essere recuperato. Il terreno richiede la pulizia dalle sostanze chimiche tossiche, lasciate dalla miniera. Questo è il motivo per cui è stralciata come zona; qui non si può costruire nulla, fino a quando non sarà redatto un piano particolareggiato, per recuperare l’intera area a beneficio della comunità. Se vi aggiungiamo l’impianto di desalinizzazione e la centrale elettrica rimane, l’area diventa, di fatto, una zona industriale e viene distrutta ogni possibilità di creare un bellissimo villaggio turistico, con relative attrezzature adeguate, che fornirebbe posti di lavoro a centinaia di famiglie sull’isola” sottolineò un geometra che conosceva bene la zona. “Siamo clienti di Acqualatina” disse un abitante di Ponza. “La distruzione di questa parte dell’isola si ripercuoterà negativamente su migliaia di persone” disse. “Sono sicura che se facciamo appello ai vertici di Aqualatina e Veolia, ci sarà da parte loro un cambiamento di rotta” sottolineò una signora che aveva raccolto centinaia di firme in tutta l’isola, per una petizione al sindaco di Ponza, affinché bloccasse il progetto. “Cosa sta facendo il Comune al riguardo?” chiese un turista. “Il nostro sindaco è contrario al progetto e vuole che la struttura sia trasferita. È preoccupato per l’impatto sulle famiglie che vivono nella zona e per i problemi di igiene e di sanità pubblica che si sono creati e che vanno superati, rimuovendo i rifiuti tossici dalla zona, prima di qualsiasi altro intervento. Siamo certi che farà tutto il possibile per convincere Aqualatina a cambiare i propri piani” spiegò una donna che lavora a Cala dell’Acqua. Signor Frèrot, Signor Lauriola, Signor Lombardi, riesaminate – per favore – la vostra strategia. Il popolo di Ponza che ha contestato il progetto a Cala dell’Acqua, sosterrà un impianto di desalinizzazione altrove, soprattutto se si utilizzerà energia rinnovabile e si spiegherà chiaramente che i rifiuti dell’impianto saranno smaltiti, nel rispetto delle norme ambientali. Mi sono ispirato alle parole adottate dal vostro Consiglio di Amministrazione e presentate all’Assemblea Annuale degli azionisti del 18 aprile 2019: Questa lettera è un appello, affinché ascoltiate le voci dei vostri clienti e di coloro che utilizzano i vostri servizi durante la stagione turistica e che amano e rispettano l’ambiente quanto voi. Vi esprimo rispettosamente tutta la mia gratitudine, To: An Open Letter to the Chairman and Leadership of the Veolia Group, Parent Company of Acqualatina and to the Chairman and Chief Executive Officer of Acqualatina, SpA. Dear Mr. Frerot: This past summer, as in every summer, I went to bathe in one of the most enchanting places on earth. Among the bathers, lounging on chairs and under umbrellas, a conversation began. It went like this: “Isn’t a glorious day? Are we not fortunate to be able to come to this magnificent place to enjoy the gifts of nature”, said a tourist? “This is the site of an old bentonite mine. It needs to be reclaimed. The soil requires cleaning from toxic chemicals that were left over from the mine. This is why it is zoned as a place where nothing can be constructed until it is clear that it be reclaimed and the community that was once there be restored. If the desalinization plant goes in and the power station remains, the location becomes, in effect, an industrial zone, destroying any chance for creating a beautiful tourist village, providing jobs to hundreds of families on the island”, stressed a surveyor, who knew the area well. “We are clients of Acqualatina”, said an inhabitant of Ponza. “Thousands will be impacted by the destruction caused in this part of the island,” he said. “I am sure that if we appeal to the leadership of Acqualatina and Veolia, they will change their course”, remarked a lady who collected hundreds of signatures from people across the island for a petition to the Mayor of Ponza to stop the project. “What is the municipality doing about this”, asked a tourist. “Our Mayor is against the project and wants the facility relocated. He is concerned about the impact on the families that live in the area and the health and sanitary issues, because it needs to be reclaimed and toxic wastes removed from the area before anything is done. We are certain he will do all he can to convince Acqualatina to change their plans”, explained a woman working in Cala del Acqua. Mr. Frerot, Mr. Lauriola, and Mr. Lombardi, please reconsider your strategy. The people of Ponza, who have protested the project in Cala del Acqua will support a desalinization plant elsewhere, especially if you use renewable energy and explain clearly that the waste from the facility will be disposed of in an environmentally friendly manner. I was inspired by the words adopted by your Board of Directors and presented at your Annual Shareholders Meeting on April 18th, 2019: This letter is an appeal to you to listen to the voices from your clients and those who use your services during the tourist season and who love and respect the environment as you do. With gratitude, I am, Devi essere collegato per poter inserire un commento. |
|||
Ponza Racconta © 2021 - Tutti i diritti riservati - Realizzato da Antonio Capone |
Commenti recenti