





|
|||
’U Confino. E’ bastato un articolo (di Silverio Lamonica) sulla riproposizione della passeggiata commemorativa lungo le residenze dei confinati a Ponza – di qualche giorno fa su questo sito (leggi qui) – per rinnovare l’interesse, mai sopito in realtà, per le storie e i ricordi sul confino. Sono seguiti gli articoli di Enzo Di Fazio e di Domenico Musco. . Sang’ ’i retunne– Gigi’, incredibile, stai leggenn’ ’nu foglio ’i ggiurnale. Secondo me se scatena ’u diluvio. Sr – E mo t’è ’nfizzato ’ndà sacca? Che leggive? Sr – Ma che stai dicendo? Chi ti ha detto questa sciocchezza? A Ponza ci sono i geometri e gli architetti Sr – ’U figlio ’i D’Andrea, ’u figlio ’i Marcone, ’u figlio ’i Mariettine… Sr – Ma che dici? I tecnici ci sono sempre stati, e qualcuno anche di valore. Sr – Ma che cazz’ è capite. I confini che intendi tu, non c’entrano. È la tua ignoranza a non avere confini. E poi si chiamano ‘confinati’ no ‘confinanti’. Sr – Durante la dittatura fascista mandarono a Ponza gli oppositori del regime, come in una prigione allargata. Sr – Madonna mia! Non c’entrano i confini delle terre. Sr – Gigi’, scòrdete ’sta parola, è capito? Mettici al suo posto ‘galera’. Sr – Gigi’, quando dice accussì me fai a’ppaura …Che cosa è chiaro? Gg – Verucciell’ tutte ’i notte sposta ‘a parracina a ghi ’i vascie pe’ se fott’a terra ’i Civetella. Sr – E mò che c’entra questa cosa con il confino. Sr – Ed il teorema è dimostrato.
Immagine di copertina: vignetta di Altan Devi essere collegato per poter inserire un commento. |
|||
Ponza Racconta © 2021 - Tutti i diritti riservati - Realizzato da Antonio Capone |
Commenti recenti