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Elucubrazioni di Pasquale. (2). Gli uccelli stanziali. Per l’articolo precedente, leggi qui . Altri uccelli sono stanziali; bisogna, però, cercarli con assiduità perché essi per paura si nascondono. Sentendo, poi, avvicinarsi il passo di cacciatori voraci mutano continuamente luogo. Se vengono catturati, infatti, potrebbero subire la medesima sorte degli uccelli migratori. L’ ostacolo maggiore per concedere la libertà (attuare le nuove idee) è la “timienza”: la paura. La paura che attanaglia, la paura di perdere chissà cosa, la paura di investire, la paura di tutto, la paura su tutto, insomma la Paura paralizzante (come chi osava guardare la Medusa). Negli anni ’50 e prima ancora, si viveva, per cause oggettive, nello “ status” di isolani ed isolati (in tutti i sensi) dal resto del mondo. Per iperbole si veniva a conoscenza della morte di un papa dopo l’elezione del successore. La lontananza dalla terraferma e la conseguente penuria di mezzi e di denaro costringeva gli “isolati” ad aguzzare l’ingegno anche nelle minuzie del quotidiano. Quando poi, si lasciava momentaneamente, per affari o altro, il proprio nido, si cercava a ben ragione la comprensione altrui e per lo più la si otteneva (anche se spesso non del tutto disinteressata). Oggi, al primo impatto, sembra che i disagi siano diminuiti rispetto a tanti anni fa (Internet, collegamenti più assidui e veloci, ecc.), invece sono aumentati sia perché non esiste più quel modo di vivere, sia perché le esigenze ed il vortice della vita spingono a migliorare la sua qualità. Questo è ciò che tutti auspicano. Quando esiste un problema ma non si vuole avviare nessuna discussione si percorrono due strade: Anzi qualcuno non solo vuole essere soccorso ma, come un neonato, vuole essere preso in braccio perché rifiuta o non sa ancora allungare le braccia per aggrapparsi ad un salvagente o a una barca o a qualsiasi oggetto che lo possa salvare. Ci sono poi quelli che, trincerandosi, forse anche pretestuosamente, dietro l’essere disagiati, non fanno altro che aspettare che altri vengano in soccorso per risolvere tutti, ma proprio tutti, i problemi. . Immagine di copertina. Dipinto di Silvano Braido . [Elucubrazioni di Pasquale. (2). Continua] 1 commento per Elucubrazioni di Pasquale. (2). Gli uccelli stanzialiDevi essere collegato per poter inserire un commento. |
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Caro Pasquale, credevo che riuscissi a restare più distaccato nelle tue elucubrazioni, mentre improvvisamente ti sei messo a sognare e dagli uccelli sei finito alla “testuggine”…
Ma io voglio sperare che almeno ci sia qualcuno che come Bukowski nasconda un proprio uccello nel suo cuore.
Un uccello azzurro
Nel mio cuore c’è un uccello azzurro che
vuole uscire
ma con lui sono inflessibile,
gli dico: rimani dentro, non voglio
che nessuno ti
veda.
Nel mio cuore c’è un uccello azzurro che
vuole uscire
ma io gli verso addosso whisky e aspiro
il fumo delle sigarette
e le puttane e i baristi
e i commessi del droghiere
non sanno che
lì dentro
c’è lui.
Nel mio cuore c’è un uccello azzurro che
vuole uscire
ma io con lui sono inflessibile,
gli dico:
rimani giù, mi vuoi fare andar fuori
di testa?
Vuoi mandare all’aria tutto il mio
lavoro?
Vuoi far saltare le vendite dei miei libri in
Europa?
Nel mio cuore c’è un uccello azzurro che
vuole uscire
ma io sono troppo furbo, lo lascio uscire
solo di notte qualche volta
quando dormono tutti.
gli dico: lo so che ci sei,
non essere
triste
poi lo rimetto a posto,
ma lui lì dentro un pochino
canta, mica l’ho fatto davvero
morire,
dormiamo insieme
così col nostro
patto segreto
ed è così grazioso da
far piangere
un uomo, ma io non
piango, e
voi?