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Elucubrazioni di Pasquale. (1). Introduzione. Elucubrazione: meditazione lunga e minuziosa anche ironica (Zanichelli) . Agli uomini di buona volontà Peregrino del ciel, garrulo a volo Se pur de le lontane amate cose Quando l’ala soffermi a’ poggi lieti Una casa a la valle ed un giardino ( G. Carducci: Juvenilia, libro I-III)
Gli stanziali ed i migratori Sezione prima: Introduzione All’imbrunire, nella folta chioma di un pino marittimo, vivacemente ed allegramente cinguettano i passerotti. La giornata, trascorsa alla ricerca del nutrimento, è stata lunga e perigliosa. Finalmente ora che rivedono il nido e stanno tutti insieme, cantano, perché si sentono più sicuri e protetti. Esserini piccoli ed indifesi, quando stanno da soli, infatti, non possono far altro che avere paura, tanta paura, sempre paura…. Sezione seconda: L’Osservazione Come altrove, anche i ponzesi si dividono in due grandi categorie: i residenti ed i nativi non residenti; a loro volta i residenti si dividono in: quelli che “vedono”, i “non vedenti”, i “ sordi”, gli eventuali “ghost” (fantasmi). I vedenti si dividono in: a) quelli che guardano lontano; b) i miopi che non guardano oppure non osano guardare più in là del loro piccolo naso. Tra i primi si distinguono quelli che osservano e quelli che guardano. Altri riescono a riprendere il volo sollevandosi con frullio di ali e velocemente, così come sono venuti, si dileguano là dove il cielo si confonde con il mare. Alcuni uomini, udendo questo fruscio, alzano gli occhi e restano attoniti, quasi spauriti perché nell’alzare la testa – che hanno tenuto sempre chinata – avvertono uno strano capogiro che li confonde; altri si chiedono e chiedono da dove siano venuti e ipotizzano, tra loro discutendo, la direzione verso cui tendono; taluni, più esperti, cercano di capire a quale specie appartengano; altri ancora si interrogano se quel volo sarà spinto da venti favorevoli oppure ostacolato da venti contrari; molti, invece, non alzano mai la testa: hanno paura, temono di inciampare in qualche ostacolo, pensano che sia meglio essere prudenti, che bisogna dar peso al vecchio detto: “Bada dove si mettono i piedi”, anche se si conosce molto bene la strada; però non si sa mai …. [Elucubrazioni di Pasquale. (1). Continua] Immagine di copertina. Dipinto di Silvano Braido (cliccare per ingrandire) Devi essere collegato per poter inserire un commento. |
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