di Silverio Lamonica
Il titolo di questa epicrisi è ispirato all’articolo L’eredità di Stefano Benni. “Quando siamo disperati, cerchiamo qualcuno che ci dia speranza e allora chiamiamo l’angelo. Ma c’è un problema: l’angelo non arriva sempre”. Quasi tutti noi, lettori di Ponzaracconta, abbiamo ricevuto una educazione cattolica e tra le preghiere apprese, c’è appunto quella all’ Angelo custode: “Angelo di Dio che sei il mio custode, illumina, custodisci, reggi e governa me…” . Ma questo articolo del giornalista Paolo Di Paolo è interessante, anche perché mette in evidenza che sono strettamente legati tra loro il dramma e la comicità.
Una figlia assiste la madre con l’Alzheimer è quanto di più impegnativo possa esserci. Non ricordarsi più nulla, nemmeno come allacciarsi le scarpe, dev’essere il peggiore dei drammi. Chi assiste queste persone è davvero un angelo.
Un angelo custode occasionale, lo ebbe anche Papa Pio IX, nell’ammiraglio Cialdi, al quale affidò la nave ammiraglia “Immacolata Concezione” della flotta pontificia, affinché la trasferisse a Tolone, dopo l’occupazione di Roma, da parte dell’esercito italiano. Con uno stile molto avvincente e lineare, Lambertucci descrive anche la sapiente opera dell’archeologo Giovanni Battista De Rossi (altro angelo custode) con la scoperta di catacombe e interessanti reperti archeologici della capitale.
Ischia ha trovato due “angeli custodi”, sia nel Commissario Legnini Ricostruzione Ischia: non chiudere il Commissariato. Anzi, istituzionalizzarlo, sia in Carlo Monticelli, Governatore della Banca di Sviluppo del Consiglio d’Europa, che ha erogato ben 60 milioni di euro per interventi di ricostruzione e messa in sicurezza dell’isola d’ischia, dopo gli eventi calamitosi di qualche anno fa. Ischia. Firmato a Roma da CEB e Struttura Commissariale contratto di progetto da 60 milioni di euro. Sempre Giuseppe Mazzella ci propone da Ischia Racconti I pionieri dimenticati (prima parte). Con interessanti foto d’epoca. Mazzella ci delinea gli “operatori economici” isolani del passato.
Gli fa eco Paolo Iannuccelli che rimpiange gli armatori ponzesi del passato, i fratelli Mazzella col collegamento tutto l’anno Ponza – Terracina e Vecchiarelli di Anzio con le corse di aliscafo, in tutte le stagioni, tra Ponza e Anzio, Laziomar e i collegamenti marittimi
Apprendo con sommo piacere che a Lipari hanno avuto luogo gli Stati Generali delle Isole Minori. Ho rivissuto l’esaltante esperienza di circa 50 anni fa, da vicesindaco, proprio a Lipari, dove furono gettate le basi per l’Associazione isole minori italiane. Con immenso piacere apprendo che l’Associazione prosegue nell’attività e gli amministratori delle piccole isole continuino a utilizzare, in maniera fruttuosa, questo prezioso strumento per far sentire la propria voce a chi di dovere. L’angelo di turno sarebbe il ministro Musumeci; speriamo bene.
Ma è piuttosto scettico l’amico Bixio, Gli Stati Generali per le Isole Minori… O minorate? di cui apprezzai la preparazione tecnica e l’attaccamento al lavoro, durante i miei dodici anni di amministratore del Comune di Ponza. Da ciò che ho letto, il sindaco Ambrosino ha focalizzato il suo intervento sulla ricettività portuale. Caro Bixio, aspettiamo. Se son rose, fioriranno…
Comunque, per qualificare il turismo, occorre valorizzare gli aspetti storico-archeologici delle varie località. Per quanto riguarda Ponza, interessante è anche Il turismo archeologico subacqueo, dal momento che opera il loco un “Diving Center” molto attivo. Ma si parla anche di “turismo sostenibile” e realizzazione di palestra in Dalla stampa. Conferenza dei servizi sulla palestra di Le Forna e progetto “Ponza 365 – l’isola oltre l’estate”.
Hanno problemi analoghi le località balneari del continente e delle isole maggiori (Sicilia e Sardegna), discussi nell’ambito del G20 Spiagge – Le Comunità marine; si tratta di località superaffollate in estate e quasi deserte in inverno.
Vittorio Lingiardi col suo saggio: “Il Corpo Umano”, segnalato da Sandro Russo, ci illustra La centralità del nostro corpo, e quanto sia prezioso l’uso della medicina e quindi l’opera del medico (angelo custode anche lui). Ma per tenere in salute il nostro corpo, occorre nutrirlo con ottime vivande. Anzi il cibo è la lingua con cui gli esseri umani da sempre dicono ‘noi”, come leggiamo in Le parole del cibo… Il Festival di Bologna il 18 e 19 ottobre.
Mi riconosco in pieno in Aniello e Giovanni, descritti dalla fantastica penna di Franco in Estemporaneità (1). Si tratta di miei coetanei. Magari, oltre all’anima, i nostri “angeli” potrebbero custodire e rafforzare anche i nostri annosi corpi… chissà! Lo stesso Franco de Luca, all’inizio della sua carriera di maestro elementare, ebbe due “angeli” in Don Gennaro, parroco di Le Forna e nel sindaco Sandolo, quando fu istituito il corso popolare per adulti dell’AIMC, in quella ridente frazione, come narra in Riccioli e giornali.
E tra i ricordi di una “Ponza che fu” c’è lo scritto di Luigi Dies jr.: Una delle prime imprese artigiane della Ponza del dopoguerra, le sorelle Olga e Rosaria Zecca, ultime tessitrici di Ponza-
Una “marea” di ricordi, si affolla nella mente di Bixio al cospetto del mare che considera Un gran libro.
Ben più indietro nel tempo, ci riporta il film Il monaco che vinse l’Apocalisse: la visione profetica di fra’ Gioacchino da Fiore che annunciò “l’età dello Spirito”, in cui noi viviamo. Ma i sempre credenti ancora oggi sentono il bisogno di manifestare il proprio credo, attraverso cerimonie e riti fastosi, oltre a raccogliersi in preghiera in templi sontuosi. È ’veramente questa l’“età dello Spirito?”.
Pasquale Scarpati ritorna sulla denominazione Gavi e lo fa ricorrendo ad uno dei suoi inesauribili aneddoti, sempre tanto piacevoli. Sempre l’amico Pasquale ci invita ad immergerci nei suoi racconti: Il mondo dei bambini ai tempi miei (1). La scuola. Rivivo con piacere le mie passate esperienze di maestro elementare e voglio aggiungere un breve aneddoto. Insegnavo a S. Giorgio a Liri, nei pressi di Cassino, inizi anni ’70. Un giorno convocai un genitore perché il figlio abitualmente non svolgeva i compiti a casa. Il brav’uomo, un contadino, mi disse disperato: “Maestro, ce lo dico sempre a mio figlio: studèeja! Ma quello non ne vuole in corpo!”. Capii l’antifona e da quel giorno seguii il ragazzino con attenzione ancora maggiore. Molto interessante è la descrizione dell’origine del disagio giovanile e Pasquale mette in evidenza come il duro apprendistato alla vita dei ragazzi della sua generazione li ha in qualche modo portati ad essere resilienti rispetto alle difficoltà successive. Entrambi abbiamo vissuto il dopoguerra. Ho vaghi ricordi di stenti e privazioni, ma non di violenze, per fortuna. Il mondo dei bambini e degli adolescenti ai tempi miei (2). Il disagio giovanile.
Dedicato soprattutto alle scuole: Latina Comics & Games. Tre giorni di fumetti, scuola, cultura e inclusione nel cuore della città.
Oggi, diversamente da “ieri” ci sono altri intrattenimenti per i ragazzini, tradizioni venute da oltre oceano: Dalla Pro loco di Ponza Happy Halloween, la festa in maschera per i bambini.
Teresa Denurra ci riporta alla mente i momenti magici di fine estate, resi ancora più affascinanti in quel paradiso in terra Sardegna.2. Ad ogni autunno finiva l’estate. Sullo stesso tema, Franco de Luca ci propone: –Tiene campo l’autunno (1) riflettendo, però, sul nascere delle democrazie “illiberali”; chi non è d’accordo con colui o coloro che sono al potere, va emarginato. Infatti, spesso assistiamo a focose “sparate” di primi ministri o ministri contro le minoranze politiche, come se all’opposizione ci fossero loro. Il comportamento istituzionale di chi governa va sempre più scomparendo.
Questa settimana è stata caratterizzata dalla maestosa irruzione sulla scena mondiale del presidente USA, Donald Trump, se vogliamo – nelle vesti di angelo della pace – Un angelo col ciuffo biondo, piuttosto irruente, ma troppo pragmatico, quindi poco credibile. A lui va comunque il grande merito di aver consentito la liberazione degli ostaggi ebrei da parte di Hamas e dei palestinesi detenuti dagli israeliani, oltre alla tregua dei bombardamenti sulla striscia di Gaza. Ma basterà la sua firma assieme a quelle dei tre autocrati arabi ad assicurare una pace duratura in Medio Oriente? Molto cammino resta ancora da fare, come leggiamo in La pace di Trump; purtroppo non è stato liberato il palestinese Marwan Barghouti, di cui Alessandro Barbero traccia una interessante biografia.
In questo scenario mondiale c’è l’Italia, Un paese dormiente, Bixio dixit; in cui l’attuale governo nazionale è totalmente asservito agli USA. Non a caso l’autore afferma che “l’opera” della contessa Castiglione fu determinante per unificare lo stivale, in cui attualmente opportunisti e malfattori vari spadroneggiano, nonostante la lotta assidua e i sacrifici di persone rette, magistrati, forze dell’ordine, a volte vittime nell’adempimento del proprio dovere – come purtroppo à avvenuto di recente coi tre carabinieri uccisi nel padovano e con attentati a giornalisti dalla schiena dritta, come Ranucci – cui dobbiamo sempre dare fiducia, ispirarci e sostenere.
Con questo auspicio, auguro a tutti…
Buona Domenica!
NdR: l’immagine di copertina è un particolare del celebre dipinto Madonna Sistina di Raffaello che, realizzato tra il 1513 e il 1514, è custodito nella Gemäldegalerie di Dresda, in Germania
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19 ott. 2025. Commento di Angela Caputi
Una vignetta:





















Sandro Russo
19 Ottobre 2025 at 09:18
Bravo Silverio, una campione di tenuta e di resistenza umana tra le incertezze del presente.
Trovo singolare, in un sito costitutivamente laico come il nostro, la ricorrenza degli Angeli. Corrono, si rincorrono, spuntano da tutte le parti…
Ricordo solo, qui, perché mi hanno tanto affascinato, gli Angeli di Rilke, di cui si può leggere qui
Non sono una realtà – niente è più evanescente di un angelo -, ma l’espressione di un bisogno.
Angela Caputi
20 Ottobre 2025 at 06:18
Ho letto. Commento con una vignetta
(Annessa a cura della redazione all’articolo di base: nella sezione Commenti il sistema non accetta immagini)
Bixio
20 Ottobre 2025 at 11:41
Ringrazio Silverio Lamonica, per avermi menzionato. Lo ricordo come un vecchio caro amico.
Abbiamo lavorato bene per l’isola alla fine dell’amministrazione don Mario, di cui lui era vicesindaco e successivamente, quando lui è stato Sindaco.
Gli ultimi lavori pubblici col sottoscritto ai LL PP: il piazzale di Giancos, il marciapiede a Sant’Antonio e la piazza del mercato a Calacaparra, poi più nulla. Si rischiava molto, a quel tempo, con uno stipendio di circa 1500 € mensili (ora si parla di 30-40.000 € annui). Al depuratore c’era il “deodorizzatore”, impianto costoso, lo gestivamo noi e gli “acquaiuoli” senza cattivi odori; ora con Acqualatina costi elevati, ma risultati mediocri.