Innovazione tecnologica

Il progresso possibile

di Guido Del Gizzo

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Il prof. Giovanni Delibra e l’ing. Isabella Pizzuti, del gruppo di ricerca Sustainable Energy del Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Aerospaziale dell’Università ‘La Sapienza’ di Roma, seguono il programma ISLET, che prevede un progetto di collaborazione sul tema delle energie rinnovabili, tra diverse isole del mediterraneo: per l’Italia partecipano Procida e il Giglio.

Le Comunità Energetiche Rinnovabili sono un obiettivo fissato dall’UE e recentemente recepito dal nostro Governo.

Il prof. Delibra è, da qualche tempo, il referente della Regione Lazio per la realizzazione delle CER [Comunita Energetiche Rinnovabili (1)], sulle quali la nuova Giunta ha investito in modo significativo, ereditando un progetto già avanzato, che è stato intelligentemente sviluppato e sul quale il Lazio è all’avanguardia in Italia.

Li abbiamo incontrati due giorni fa, per aggiornare il progetto pensato, già due anni fa, per la diga foranea del porto da realizzare a Cala dell’Acqua, a Ponza.

Oltre a registrare ulteriori progressi nello sviluppo delle tecnologie e impianti del settore, sono state interessanti alcune considerazioni sulla sostenibilità economica della gestione di simili iniziative.
Senza entrare qui nei dettagli tecnici specifici, che potremo affrontare in altra sede, la novità di rilievo riguarda la possibile interazione tra una CER, da realizzare sulla struttura del porto, e impianti industriali di piccola dimensione, ad essa collegabili.

In un’intervista del 2016, con lungimiranza, Monica Vitiello, azionista di riferimento della SEP, immaginava lo sviluppo della nuova centrale elettrica come funzionale, tra l’altro, a sostenere due realtà fortemente energivore: il dissalatore e il nuovo porto turistico delle Forna.

Ebbene, non solo è possibile realizzare un porto completamente autosufficiente, dal punto di vista energetico, ma anche immaginare una minore dimensione del dissalatore: che vorrebbe dire meno consumo energetico e minor impatto ambientale, relativamente al problema dello smaltimento delle salamoie.

Infatti, il surplus di energia, in inverno, potrebbe essere destinata a un dissalatore di dimensione minore – o che lavori con un numero di moduli ridotto –  e all’accumulo di scorte di acqua che ridurrebbero il fabbisogno di picco, durante il periodo estivo.

Il prof. Delibra e l’ing. Pizzuti fanno parte del gruppo di ricerca del prof. Corsini, con il quale l’Amministrazione Comunale di Ponza aveva avviato un rapporto di collaborazione nel 2019, mi pare: al quale, a onor del vero, non è mai stato dato un gran seguito.

Il prossimo 20 febbraio si terrà, alle Forna, un incontro pubblico sulla questione del porto, al quale con piacere parteciperemo; e volentieri parleremo anche degli altri progetti, che potrebbero essere connessi alla realizzazione dell’infrastruttura.


Nota

(1) – CER – Comunità Energetiche Rinnovabili, leggi qui:
https://www.unioncamere.gov.it/ambiente-e-sostenibilita/cer-comunita-energetiche-rinnovabili

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