Personaggi ed Eventi

Gino Cervi, il cinquantesimo anniversario della scomparsa

di Gianni Sarro

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Il 3 gennaio 1974 ci lasciava Gino Cervi. Nato nel 1901, figlio di Antonio, critico teatrale del Resto del Carlino, Cervi, dotato di una grande presenza scenica, a metà degli anni venti fu scelto da Pirandello, per recitate nella compagnia del Teatro d’Arte di Roma.
La sua voce suggestiva e potente gli permise grandi interpretazioni sul palcoscenico, oltre che diventare voce italiana di mostri sacri quali Lawrence Olivier, Orson Welles, Clarke Gable.
Il cinema si accorse presto del suo talento recitativo, fu in particolare Blasetti a volerlo in alcuni dei suoi capolavori, da Ettore Fieramosca (1938), a La corona di ferro (1943).


A rendere popolare ed indimenticabile Cervi furono due ruoli: alla metà degli anni ’50 Peppone, il sanguigno sindaco comunista di Brescello, nella fortunata saga di Don Camillo (insieme a Fernandel). Poi, a metà degli anni ’60 Il commissario Maigret, interpretato con la consueta raffinatezza, austerità e anche un pizzico di ironia.
Tutte caratteristiche che fanno di Gino Cervi uno dei più grandi attori di tutti i tempi.

1 Comment

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  1. Guido Del Gizzo

    4 Gennaio 2024 at 15:18

    L’ho conosciuto , Gino Cervi.
    Nella prima metà degli anni’60, aveva preso un appartamento al condominio “Delfino”, a Punta Ala, dove sono cresciuto.
    In estate, una signora, che adesso non c’è più, organizzava una caccia al tesoro per i bambini della spiaggia e una delle prove consisteva, di solito, nel procurarsi un autografo di Gino Cervi.
    Lui si sottometteva di buon grado alla scocciatura di avere frotte di bambini che, in un pomeriggio, si presentavano davanti alla sua porta, con l’occorrente per scrivere.
    Un signore cortese, sornione e molto simpatico, così me lo ricordo.

    Di lui si ricorda, quasi sempre, solo il personaggio di Peppone.
    Ho rivisto di recente, invece, “Quattro passi tra le nuvole”, un delicato film di Blasetti, del ‘42, che è stato oggetto di un remake recente con Giannini e Keanu Reeves, “Il profumo del mosto selvatico”. Nel film, Cervi interpreta in modo garbato un rappresentante di dolciumi che evade dalla sua routine familiare, aiutando una ragazza nei guai a rappacificarsi con la famiglia.
    Temi poco littori, trattati con eleganza.

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