Innovazione tecnologica

Energie rinnovabili: impianti eolici a mare

riceviamo in Redazione e pubblichiamo

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In un’epoca in cui la sostenibilità ambientale è diventata una priorità globale, il Belgio si sta affermando come leader nel settore dell’energia eolica offshore. Con il suo innovativo progetto Princess Elisabeth Island, il paese sta non solo aumentando la sua capacità produttiva di energia rinnovabile, impostando nuovi standard nel campo dell’energia eolica, dimostrando come l’innovazione possa guidare efficacemente la transizione verso un futuro più verde.
Quando si parla di energie rinnovabili il pensiero inevitabilmente va a Ponza dove ancora poco è stato fatto in questo settore. Ci si chiede quali fonti energetiche utilizzare come alternativa alle centrali ad olio combustibile e l’eolico marino, considerato tutto il mare che abbiamo intorno, appare di primo acchito  come una delle soluzioni più idonee. Ma le pale eoliche galleggianti, che si installano su vere e proprie piattaforme, oltre ad avere costi altissimi sono impattanti e forse non proprie idonee per un’isola come Ponza che tra le sue bellezze primitive annovera albe e tramonti incontaminati.
Allora saperne di più non guasta.


Energia dal Profondo: La Promessa Sostenibile dell’Eolico Marino

In un mondo sempre più attento alle tematiche ambientali, l’energia eolica marina si sta affermando come una delle soluzioni più promettenti per un futuro sostenibile, attraverso le energie rinnovabili. Secondo le stime dell’IRENA, l’International Renewable Energy Agency, entro il 2030 questa fonte di energia coprirà circa il 24% del fabbisogno energetico globale. Questa proiezione mette in luce il crescente interesse e gli investimenti in un settore che unisce innovazione e rispetto per l’ambiente.

I parchi eolici marini si dividono in due categorie principali, ciascuna adattata a specifiche esigenze ambientali e logistiche:

  1. Impianti eolici con turbine fissate al fondale marino, ideali per le acque poco profonde e vicino alle coste
  2. Impianti eolici con turbine su piattaforme galleggianti, ottimali per l’alto mare.

Entrambi i tipi sfruttano la forza del vento, una risorsa rinnovabile e inesauribile, per produrre energia elettrica senza emettere gas serra.

I vantaggi dell’eolico marino rispetto a quello terrestre sono notevoli. In mare, i venti sono generalmente più forti e più costanti, il che rende l’energia prodotta più affidabile e costante. Inoltre, questi impianti occupano spazi meno estesi rispetto a quelli terrestri e hanno un impatto visivo e acustico minore. Un altro aspetto fondamentale è la riciclabilità dei materiali utilizzati per le pale eoliche, che contribuisce ulteriormente alla sostenibilità di questa fonte energetica.

Nonostante i benefici, l’energia eolica marina presenta anche delle sfide. La costruzione e la manutenzione di questi impianti implicano costi elevati, soprattutto in acque profonde, e necessitano di una particolare attenzione alla salvaguardia della fauna marina. Tuttavia, i progressi tecnologici e la riduzione dei costi di installazione, che hanno visto una diminuzione del 48% tra il 2010 e il 2020, sono segnali incoraggianti per il futuro del settore.

Belgio: Leader Nell’Eolico Offshore e Innovazione Energetica
Il Belgio sta emergendo come un pioniere nell’ambito dell’energia eolica offshore, dando una svolta decisiva alla sua strategia energetica. Con un impegno significativo nel Mare del Nord, il paese sta vivendo una trasformazione nel settore energetico, unendo innovazione e sostenibilità. Questa spinta verso un futuro più verde è rappresentata emblematicamente dall’ambizioso progetto Princess Elisabeth Island, destinata a diventare un fulcro per la generazione di energia eolica offshore. Questo sviluppo non solo rafforza la posizione del Belgio come leader nell’eolico offshore, ma stabilisce anche nuovi standard per la sostenibilità e l’innovazione nel settore energetico globale.

Isola Elisabetta: Il Nuovo Epicentro dell’Energia Verde
Il progetto dell’Isola Principessa Elisabetta sarà posizionata strategicamente nel Mare del Nord e servirà da hub centrale per l’eolico offshore e sarà la prima isola energetica artificiale al mondo. Con una superficie di circa cinque ettari in superficie e ulteriori 20-25 ettari sott’acqua, l’isola diventerà un nodo fondamentale non solo per il Belgio, ma per tutta l’Europa.

Le aspettative per questo progetto sono notevoli:

  • Incremento della Capacità Produttiva: Si prevede un aumento della capacità energetica belga da 2 gigawatt a 8-10 gigawatt entro il 2040.
  • Interconnessioni Internazionali: L’isola faciliterà collegamenti energetici con la Danimarca e il Regno Unito, creando una vasta rete europea nel Mare del Nord, diminuendo la dipendenza dall’energia russa, così da diminuire il caro bolletta.
  • Innovazione Tecnologica: Princess Elisabeth Island sarà la prima isola energetica non servita da personale umano, una novità assoluta nel panorama energetico globale.

Inoltre, il progetto si concentra fortemente sulla sostenibilità ambientale. La tutela della biodiversità marina è un elemento chiave, con un approccio di design inclusivo della natura che mira a proteggere e potenzialmente ripristinare l’ecosistema marino. Questa attenzione all’ambiente si riflette anche nei metodi di costruzione e nella manutenzione delle strutture, che saranno attuate con il massimo rispetto per la vita marina.

Sicurezza e Sostenibilità: Priorità del Progetto
La sicurezza è un altro aspetto cruciale del progetto, soprattutto in un contesto geopolitico in cui le infrastrutture energetiche sono diventate obiettivi sensibili. La protezione delle strutture contro sabotaggi e attacchi è diventata una priorità. Questo impegno nella sicurezza sottolinea l’importanza strategica dell’isola nel quadro dell‘indipendenza energetica europea.

A sottolineare ulteriormente l’importanza del progetto, sono state stanziate sovvenzioni significative, incluse quelle dalla Commissione Europea nell’ambito del piano di ripresa post-Covid-19. Questi investimenti riflettono la fiducia nel potenziale dell’isola di diventare un punto di riferimento per la produzione di energia rinnovabile e sostenibile. Grazie a questo progetto gli stati facenti parte di questo progetto non solo riusciranno a risparmiare sulle emissioni, utilizzando energia rinnovabile, ma anche a diminuire l’utilizzo del gas, questo tipo di utilizzo dell’energia è una delle nuove possibilità di energia sostenibile come il fotovoltaico.

In conclusione, il progetto dell’Isola  Princess Elisabeth Island, non è solo un passo avanti per il Belgio, ma un esempio luminoso per il mondo intero su come l’innovazione e la sostenibilità possano andare di pari passo nella transizione energetica. Con una visione lungimirante e un impegno concreto verso l’ambiente, il Belgio sta tracciando un percorso da seguire per un futuro energetico più pulito e sicuro.

Fonte: https://energia-luce.it/news/princess-elisabeth-island/

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Appendice del 25 nov. 2023 (cfr. Commento di Sandro Russo)

Il video dell’impianto di Taranto:
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1 Comment

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  1. Sandro Russo

    25 Novembre 2023 at 06:33

    I parchi eolici marini – spiega l’articolo – si dividono in due categorie principali, ciascuna adattata a specifiche esigenze ambientali e logistiche:
    – Impianti eolici con turbine fissate al fondale marino, ideali per le acque poco profonde e vicino alle coste
    – Impianti eolici con turbine su piattaforme galleggianti, ottimali per l’alto mare.

    Quanto alle prime non le considererei proprio attuabili per Ponza. Mi è passata per un attimo alla mente – e l’ho rigettata con orrore – una immagine di queste turbine sovrapposta a uno scorcio qualunque delle coste di Ponza. Andrà bene per il Belgio, che continuo a immaginarmi come le plat pays di Brel… Che hanno da perdere loro?
    Ho riascoltato la canzone:

    Avec la mer du Nord
    Pour dernier terrain vague
    Et des vagues de dunes
    Pour arrêter les vagues
    Et de vagues rochers
    Que les marées dépassent
    Et qui ont à jamais le cœur
    À marée basse
    Avec infiniment de brumes à venir
    Avec le vent de l’est
    Écoutez-le tenir
    Le plat pays
    Qui est le mien…

    Poveri! Neanche loro se le meritano! Evidentemente non diamo troppa importanza a quel bene immateriale che è la bellezza.

    Sono andato a cercare qualche realizzazione, da noi in Italia, e ho trovato un brevissimo video:
    Taranto “beleolico” il primo parco marino del Mediterraneo
    Dalle immagini – una foto l’ho acclusa all’articolo di base – non è che il “parco eolico” sia proprio bello da vedere, dalla costa!

    https://youtu.be/YuAJuwcAzp0?si=hFjlPEAxQH9mdMNd

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