Manifestazioni

“Vola libera” a Formia

segnalato in Redazione dall’Uff. Comunicazione del Comune di Formia

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Città di Formia 

Mercoledì 22 novembre alle ore 9:00, presso la Sala Ribaud del Comune di Formia, la sezione Fidapa BPW Italy Gaeta-Formia-Minturno presenta il convegno dal titolo “ ”, in occasione della ’ .

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Appendice del 21 nev. 2023 (cfr. Commento della Redazione)

Il documento inviato da Sandro Vitiello:
Una, dieci, cento Giulie ancora – con il punto di domanda.pdf

2 Comments

2 Comments

  1. La Redazione

    21 Novembre 2023 at 09:43

    Ieri, in occasione della grande emozione e eco mediatica a seguito dell’ultimo omicidio di una donna, Giulia Cecchettin, e delle scomposte iniziative – da varie parti, anche istituzionali -, di intraprendere Programmi di sensibilizzazione al problema, Sandro Vitiello ha fatto pervenire in Redazione un documento prodotto dalla Lista Civica di cui fa parte anche lui, che ha partecipato alle recenti elezioni Comunali nel Comune di Varedo (MB – provincia di Monza e della Brianza).
    La sua lista non ha prevalso alle elezioni e naturalmente la proposta non ha avuto nessun seguito.

    Cfr. allegato in file .pdf all’articolo di base

  2. La Redazione

    21 Novembre 2023 at 10:04

    Sull’evento luttuoso di cui si parla, proponiamo anche il Commento di Michele Serra, dalla sua rubrica giornaliera su la Repubblica (la nota è di domenica 19 novembre)

    L’amaca
    La malattia del maschio
    di Michele Serra
    È sempre sbagliato fare una graduatoria del dolore, ma questa Giulia uccisa quando stava per laurearsi, dunque quando stava per diventare più Giulia, più autonoma e più libera, è una cosa che sbriciola il cuore. Fa piangere, scusate se lo dico così, in due parole.
    Per molti maschi essere maschi è una malattia, la cognizione che ogni donna appartenga solamente a se stessa li fa impazzire di paura. Escono di senno di fronte al fiorire della libertà. Il controllo delle donne, che è stata l’ossessione ideologica, millenaria, della società patriarcale, non è più determinabile per legge: almeno in quel pezzo di mondo che chiamiamo Occidente, il patriarcato è una forma morta. Ma la sostanza no, non è morta. Il maschio, che ha perso la sua presa istituzionale sulla persona donna, per disperazione si affida alla presa fisica.
    Minaccia, urla, picchia e ammazza.
    Anche parecchi maschi hanno festeggiato e si sono sentiti meglio, sulle macerie di un ordine che era fondato sulla sottomissione della metà del genere umano (altrove, verso Sud e verso Est, quel muro è ancora Legge). Ma altri maschi, in mezzo a noi, quella Legge se la portano dentro, l’hanno introiettata, è la sola maniera con la quale riescono a rapportarsi alle donne: “o sei mia, o non hai il diritto di esistere”.
    Colpisce, ferisce che un ragazzo nato dopo il Duemila possa averlo fatto. Non un vecchio patriarca spodestato, non un bullo conclamato, non un capobranco.
    No, uno studente dalla faccia gentile, figlio dei nostri tempi. Non si riesce nemmeno a odiarlo. Non si trova mezza parola da dirgli.

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