di Rosanna Conte
La mattina di giorno 8, il prossimo venerdì, avremo occasione di rivivere un’antica tradizione ponzese che è tramontata nel ricordo dei più: il pellegrinaggio che dalle Forna arrivava al cimitero.
Gli orari non sono gli stessi, ma importante è lo spirito con cui si partecipa. Una volta si partiva a notte fonda per essere ai cancelli prima dell’apertura, all’alba, e scendere con i ponzesi verso la chiesetta della Madunnella vecchia, una chiesa rupestre, scavata nella roccia, di cui solo occhi attenti, consapevoli ed esperti riescono a scorgere ancora oggi le tracce.
C’era una nenia molto lunga che accompagnava i pellegrini: raccontava la nascita della Madonna e iniziava con le parole: Ascoltate tutti quanti la canzone di Maria…
Nel programma è previsto che al termine delle funzioni religiose, Gino Usai illustri le origini del culto della Madonna della Salvazione e accompagni i presenti a visitare i ruderi della chiesetta.
E’ un’ottima iniziativa che, finalizzata al recupero di una tradizione religiosa, giunge anche alla conoscenza storica di alcuni aspetti della nostra isola che possiamo considerare fondativi, perché sono collegati strettamente alla nascita della nostra comunità.