di Gianni Sarro
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Il 1° settembre 1922 nasce Vittorio Gassman. Attore rutilante. Funambolo della parola. Fisicamente straripante. Carismatico. Istrionico.
Si afferma come interprete shakespeariano, indimenticabile il suo Otello del 1955 con Salvo Randone.
Nel 1959 sfonda al cinema con La grande guerra (Monicelli). Nel 1962 con Il sorpasso (Risi) si consacra come divo del grande schermo. Il personaggio di Bruno Cortona coglie l’aspetto più cinico, affabulatore, sagace dell’italiano medio.
Suggello definitivo è C’eravamo tanto amati (Scola, 1974).
Il successo lo accompagna per tutta la vita. E il suo ricordo è indelebile.
Auguri Mattatore
Nota della Redazione
Vittorio Gassmann e Ponza hanno un “brillante passato dietro le spalle”.
Leggi qui l’articolo di Silverio Lamonica del 3 luglio 2015
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Appendice del 3 settembre (cfr Commento di Guido Del Gizzo, qui duplicato con foto e link)
È davvero importante, questa scelta di Ponzaracconta, di conservare memoria.
Mentre scrivo, ormeggiata in rada, davanti casa (sono in Maremma) c’è Malahne, un lussuoso yacht a motore, costruito da Camper&Nicholson nel 1937, che probabilmente è passato molte volte per Ponza.
Ha partecipato all’evacuazione di Dunkerque nel 1940, insieme a centinaia di altre imbarcazioni, ed è stata la base logistica per le riprese di Lawrence d’Arabia, mitico film di David Lean, nel 1962.
Ci si aspetterebbe un po’ di curiosità, qualche giro domenicale intorno alla navetta, per osservarla da vicino… Macché.
Poco distante, una decina di inutili motoscafi di plastica, ancorati uno accanto all’altro, come se fossero in porto, diffonde un’inutile musica sincopata e martellante: per fortuna, domani saranno lontani.
Malahne resterà nella memoria di pochi appassionati di cose di mare, ed è già qualcosa.
Ho visto per caso su RaiStoria, qualche giorno fa, in una puntata dedicata a Gassmann in occasione del centenario della nascita, una sua partecipazione a Canzonissima del 1972: a suo tempo l’avevo persa, la mia famiglia viveva all’estero.
L’attore, in una interpretazione ammirabile ed emozionante, recita una poesia di Kriton Athanasulis, un poeta greco che partecipò alla resistenza contro i nazifascisti, dedicata, da entrambi, al proprio figlio, “Ti lascio” (il link a Instagram è personale e va attivato da ciascuno per proprio conto – ndr).
Era il 1972, Presidente del Consiglio era Giulio Andreotti, il Ministero del Turismo e dello Spettacolo era affidato a Vittorio Badini Confalonieri, liberale, un avvocato cattolico einaudiano, che aveva partecipato all’Assemblea Costituente.
Canzonissima andava in onda il sabato sera, non aveva praticamente concorrenza: nelle baracche della periferia romana e ai Parioli, si vedeva, contemporaneamente, la stessa qualità di proposta culturale.
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Quarantasei anni dopo, nel febbraio del 2018, Piefrancesco Favino recita, sul palco dell’Ariston a Sanremo, un monologo di Koltès “La notte prima della foresta”, sul tema dei migranti: anche in questo caso, un’interpretazione magistrale.
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Il Presidente del Consiglio è Paolo Gentiloni, alla Cultura c’è Dario Franceschini: ma, purtroppo, in Parlamento ci sono un tal Maurizio Gasparri, negli anni ’70 soprannominato “Aigor”, per via del suo strabismo e in riferimento al personaggio di Mel Brooks in “Frankenstein Junior” (interpretato da Marty Feldmann) e Roberto Calderoli, quello famoso per il rogo dei fascicoli delle leggi inutili, in stile roghi hitleriani del 1933.
In questo caso, scoppiano polemiche e insulti, sui social in modo virulento e, appena più contenute, da parte dei parlamentari, che si sentono in campagna elettorale permanente e effettiva.
E intanto, imperversano “L’isola dei famosi” e Maria De Filippi.
Riguardatevi il monologo di Gassmann, ne vale la pena.
E domandiamoci quanti insulti subirebbe, oggi, da quelli qui sotto, all’ancora come deficienti, mentre a Palazzo Chigi c’è Giorgia Meloni, al Ministero della Cultura un gigante come Sangiuliano e il caso “letterario” dell’estate è il “mein kamf de noantri” di tal Vannacci.
Il lavoro di Ponzaracconta è davvero molto importante, ma sarà sempre più dura…
Coraggio!
Guido Del Gizzo
3 Settembre 2023 at 18:11
È davvero importante, questa scelta di Ponzaracconta, di conservare memoria.
Mentre scrivo, ormeggiata in rada, davanti casa (sono in Maremma) c’è Malahne, un lussuoso yacht a motore, costruito da Camper&Nicholson nel 1937, che probabilmente è passato molte volte per Ponza.
Ha partecipato all’evacuazione di Dunkerque nel 1940, insieme a centinaia di altre imbarcazioni, ed è stata la base logistica per le riprese di Lawrence d’Arabia, mitico film di David Lean, nel 1962.
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Continua a seguito dell’articolo di base, per impossibilità di aggiungere foto e link in Commenti – ndr)