di Giuseppe Mazzella di Rurillo
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Il mio giornalismo laico, liberalsocialista, locale e nazionale
Noi siamo i nostri “maestri”.
Il giornalismo che ho praticato per oltre cinquant’anni anni sul piano locale e nazionale è fondato sulla cultura economica e politica impregnata di profondo laicismo dove il dubbio è posto al centro per commentare il fatto; dove i toni sono forti se forte è l’evidenza delle cose; dove permane un costante obiettivo per una società più giusta e più umana; dove l’uomo è al centro della Storia.
I miei “maestri” sono stati stelle polari fin da ragazzino di undici anni con le lezioni di laicità e di “risorgimento nazionale” di Angiola Maggi e poi da qui la costante ricerca di un equilibrio economico sociale e politico fondato sul liberalismo che non poteva essere pieno senza il socialismo, ma che non era conciliabile né con il comunismo né con il fanatismo religioso di ogni fede. Profondamente antifascista.
Lo rimarcai a venticinque anni quando assunsi nel 1975 la direzione de “Il giornale d’Ischia”.
Intendo essere fedele a me stesso in vecchiezza, in un momento storico in cui la mia isola d’Ischia ha bisogno della transizione ecologica, di un nuovo modello di sviluppo, di un nuovo “blocco storico” dei repubblicani e democratico, di un nuovo giornalismo locale capace di annunciare e di costruire un nuovo assetto territoriale, civile, economico e sociale.
14.7.2023 Giuseppe Mazzella – Direttore de Il Continente
Immagine di copertina. Faro di Punta Imperatore a Ischia