Amministrazione comunale

Il commento su Fb del sindaco dopo l’ultimo Consiglio Comunale

segnalato in Redazione da Vincenzo Ambrosino

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Piano di riequilibrio
di Francesco Ambrosino – del 29 giugno 2023, h 23,37

Cari concittadini,
Ponza da oggi naviga in direzione di una meta….
Una meta difficile da raggiungere con una navigazione turbolenta ma comunque visibile e certa.
Non possiamo dire lo stesso per quello che accadeva prima: si navigava a vista senza alcuna certezza sulla direzione e sulla velocità.
Il senso di ciò che abbiamo fatto oggi è proprio questo: abbiamo portato alla luce, dopo mesi di lavoro e di ricerche, ciò che si sospettava da tempo ma che nessuno di noi conosceva nei fatti.

Il Comune di Ponza è in forte squilibrio finanziario, condizione che prevede necessariamente un adeguato piano di riequilibrio finanziario pluriennale /piano di rientro.
Perché abbiamo dovuto attivare questa procedura? Eravamo obbligati? La risposta è semplicemente “Si “.
Infatti le criticità finanziarie del Comune sono state ampiamente e doviziosamente evidenziate dalla sezione Controllo della Corte dei Conti Lazio.
I nostri bilanci sono stati controllati e verificati e le nostre criticità ampiamente documentate.
Evito di citare i dettagli di queste interlocuzioni si tratta di atti pubblicati sul sito della Corte dei Conti controllo Lazio e e chi volesse, anche per mera curiosità, studiarle o semplicemente leggerle può agevolmente farlo.

Cosa comporta questo Piano? Il piano ci detta la linea da seguire e quanto dobbiamo accantonare e quanto possiamo spendere nei prossimi 15 anni.
Non siamo felici di aver dovuto attivare questa procedura; ritengo che nessun amministratore desideri autonomamente farlo ma la nostra serenità è data dal fatto che non c’era altra soluzione possibile. Questa consapevolezza è la nostra forza.
Come possiamo sopportare un impegno tanto gravoso? Come fanno le famiglie che hanno contratto dei mutui, bisogna fare una scaletta delle priorità e spendere in modo oculato e magari ingegnarsi per avere ulteriori e nuove entrate. Questa è la chiave di lettura di tutto questo progetto: realizzare nuove entrate.
Sarà difficile? Sarà complicato? Sicuramente, ma nel nostro bagaglio di amministratori ci sono già, in tempi non sospetti e senza alcuna motivazione scatenante, esempi che hanno portato a frutto nuove entrate per il Comune di Ponza. Non possiamo dimenticare che a Ponza fino a qualche anno fa le autorizzazioni per il noleggio di lettini e ombrelloni non portavano introiti al Comune; Anche le nostre Cisterne Romane, oggi vanto e orgoglio, erano inaccessibile e non portavano alcuna utilità.

Potrei aggiungere anche altri esempi.
Ecco, questo è l’approccio da usare per cercare nuove entrate possibili.
Nel piano che prevede uno squilibrio di quasi 14 milioni di euro, abbiamo previsto diverse nuove entrate e un adeguato contenimento delle spese.
Le nuove entrate, che sono la parte interessante e che vanno a garantire la sostenibilità del progetto senza gravare particolarmente sui servizi da rendere all’utenza, sono principalmente le seguenti:
– Proventi da abbonamenti strisce blu;
– Incremento tassa di sbarco;
– Raccolta rifiuti barca a barca;
– Proventi derivanti dall’utilizzo di aree demaniali (campi boe, servizi alla nautica da diporto);
– Puntuale accertamento tributi;
– Alienazioni di beni comunali;

Forse questa volta, con questa nuova consapevolezza, riusciremo a considerare il Comune come parte della nostra famiglia.
Il Piano nei prossimi giorni sarà pubblicato sul sito internet dell’Ente, chiunque quindi, potrà visionare e reperire con estrema facilità notizie ed informazioni utili e magari potrà anche farsi un’idea sulla genesi e le responsabilità di questo grave squilibrio.
Ringrazio tutti i consiglieri che hanno, senza poche difficoltà e pressioni, accettato la sfida e creduto nella validità del Piano.
Ringrazio anche i Consiglieri di opposizione che nonostante i distinguo dettati dal ruolo, hanno compreso e anche condiviso, con senso di responsabilità, che la tematica non era politica, e non andava alzato un inutile polverone.
Viceversa ringrazio meno chi ha voluto marcare la differenza, senza realmente aver compreso le motivazioni o chi ha voluto cercare di speculare sul tema. Ritengo che questo atteggiamento, non abbia affatto appassionato l’opinione pubblica, e ancora non si è particolarmente compreso che questo Piano di fatto azzera il passato e stabilizza un pregresso che se diversamente attenzionato, evidenzierebbe molte più responsabilità riconducibili agli ex amministratori (del recente passato) rispetto a chi ha avuto oggi l’onere di attivare una simile gravosa operazione, per condurre la barca verso la meta del risanamento finanziario.

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Appendice del 2 luglio 2023 (cfr. commento della Redazione)

Verbale di Deliberazione della Giunta Comunale n° 103, del 26.06.2023
Oggetto: Presa d’atto Attestazione Fonti Finanziamento Riequilibrio

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3 Comments

3 Comments

  1. vincenzo

    2 Luglio 2023 at 08:44

    L’opposizione ha votato contro sembra per tre motivi:
    1) perché non sono stati coinvolti.
    2) perché questo piano non ha il parere favorevole dei revisori dei conti.
    3) perché un assessore della maggioranza, Giuseppe Mazzella, è stato molto critico nei confronti del piano di rientro.

    Ma la cosa che manca da capire ai cittadini è come si è arrivati a produrre questo disavanzo. Il cittadino ha il diritto di sapere da quale amministrazione parte il debito, quale amministrazione ha tentato di contenerlo e quale altra lo ha incrementato.

    C’e’ in questa amministrazione, tra maggioranza e opposizione, rappresentata, una storia amministrativa di 25 anni.
    Ci sono amministratori che erano assessori ai tempi di Balzano da dove parte il debito.

    Cari amministratori di maggioranza e opposizione, chiedete ai cittadini fiducia e sacrifici, nelle vostre contrapposte linee politiche, penso che per ottenere questa fiducia, i cittadini abbiano bisogno di conoscere i veri responsabili di questo fallimento amministrativo.

    Questa operazione “verità” è il punto di snodo per riaprire la “casa dei ponzesi ai cittadini onesti”

  2. La Redazione

    2 Luglio 2023 at 09:34

    Riceviamo in redazione, scaricato da un lettore di buona volontà dall’albo Pretorio del Comune, il documento cui lo scritto del Sindaco si riferisce, recante l’intestazione:
    Verbale di Deliberazione della Giunta Comunale n° 103, del 26.06.2023
    Oggetto: Presa d’atto Attestazione Fonti Finanziamento Riequilibrio

    Il documento, in formato .pdf di 40 pagine è stato annesso in calce all’articolo di base.

  3. Guido Del Gizzo

    2 Luglio 2023 at 18:42

    Una mano lava l’altra e tutt’e due lavano il viso

    Gentile Redazione,
    ho letto con attenzione, più volte, l’ultimo paragrafo del commento del Sindaco dopo l’ultimo Consiglio Comunale, quando si rivolge agli “oppositori”:
    “…ancora non si è particolarmente compreso che questo Piano di fatto azzera il passato e stabilizza un pregresso che, se diversamente attenzionato, evidenzierebbe molte più responsabilità riconducibili agli ex amministratori (del recente passato) rispetto a chi ha avuto oggi l’onere di attivare una simile gravosa operazione, per condurre la barca verso la meta del risanamento finanziario”.

    Lascio volentieri ad altri il compito di definire ed interpretare quel “se diversamente attenzionato”: certo è che, in un paese civile, una telefonata dalla Corte dei Conti o dalla Guardia di Finanza me la aspetterei.

    Quando si amministra la cosa pubblica, le “modalità di attenzione” sono definite dalla legge: TUEL (Testo Unico degli Enti Locali) e leggi ordinarie; diversamente, sono illegittime e questo può contribuire a comprendere come mai il revisore abbia dato parere contrario al piano di riequilibrio presentato dall’amministrazione comunale.
    Forse non si poteva “azzerare il passato”, forse non c’era nessun passato da azzerare, forse si stanno giocando altre partite su altri tavoli:… “lo scopriremo solo vivendo”.

    Proprio in tema di risanamento dei conti pubblici, vorrei suggerire una riflessione rivolgendomi al bravo assessore D’Amico.
    Apprendiamo, dalla sua pagina Facebook, che intende dare inizio ad “un’operazione verità” sulla manutenzione dell’illuminazione pubblica di Ponza.
    È una buona notizia.
    Danilo D’Amico ha il profilo di amministratore che tutti vorremmo:: giovane, motivato, presente e generosamente appassionato al suo ruolo.

    D’Amico si è reso conto di come il servizio di manutenzione, il cui affidamento, triennale, scaduto lo scorso maggio, per un costo di circa 90.000 €, fosse assolutamente insoddisfacente, lasciando gli impianti in condizioni disastrose: si è dato da fare, ha trovato una soluzione più cara ma più efficiente – e quindi, nella sostanza più economica – e l’ha adottata.
    Un affidamento biennale per 135.000 €, inizio attività 1° luglio 2023.
    Bene così, che dire?
    Eppure, una riflessione si impone.

    Il Comune sta affrontando, a quanto afferma, una difficile fase di riequilibrio finanziario e sta cercando di recuperare liquidità su più fronti: parcheggi, concessioni demaniali, raccolta rifiuti dalle barche, tassa di sbarco, fino alla possibile alienazione di immobili di proprietà pubblica.
    135.000 € sono una spesa importante, anche se appena al di sotto della soglia che impone una gara pubblica.
    Dal canto suo, la SEP ha appena attraversato una fase certamente positiva, almeno dal punto di vista finanziario: a fronte di un aumento dei costi del gasolio di circa il 25%, ha praticato tariffe aumentate di oltre il 100%, a volte anche superiori.
    Per completezza di informazione e correttezza, riportiamo quanto pubblicato sul sito dell’azienda stessa, lo scorso 27 gennaio:
    “Occorre innanzitutto premettere che gli adeguamenti tariffari susseguitisi nel tempo si estendono a tutto il territorio nazionale e scontano principalmente l’aumento delle materie prime energetiche a livello globale.
    A tal proposito è assolutamente necessario precisare che la S.E.P. S.p.A. non ha alcun tipo di autonomia tariffaria, applicando essa i costi e le tariffe deliberati dall’Autorità Indipendente per il settore energetico, ARERA, che vengono, altresì, estesi indistintamente a livello nazionale.
    Dette tariffe, peraltro, non sono in alcun modo connesse alla tipologia di produzione energetica che, come è pacifico, sull’isola di Ponza avviene mediante l’utilizzo di gruppi elettrogeni alimentati a gasolio.
    S.E.P. S.p.A. applica in completa trasparenza e correttamente le tariffe sopra citate, senza alcuna possibilità di poter sulle stesse intervenire e/o modificarle”.
    L’azienda espone in modo trasparente lo stato di fatto e ne prendiamo atto: quindi, ragioniamo.
    La SEP produce energia e la vende solo ai Ponzesi; svolge una funzione essenziale alla vita dell’isola, ma guadagna ogni volta che su Ponza si accende un interruttore e nell’ultimo periodo ha guadagnato, dai Ponzesi, molto più del solito e, probabilmente, del dovuto.
    Non basta: riceve, annualmente, un contributo CSEA (Cassa Servizi Energetici e Ambientali), che nel 2021 è stato superiore ai 4 mln €, oltre a circa 2mln € derivanti dalla fatturazione (dati di bilancio 2021)

    Insomma, in questa fase di ristrettezze per le casse comunali, perché il Comune, prima rivolgersi ai cittadini, non prova a rivolgersi al soggetto economico che, oltretutto, ha un interesse diretto all’efficienza degli impianti di illuminazione pubblici?
    Perché se è vero che l’azienda non ha alcuna possibilità di intervenire o modificare le tariffe, non c’è nulla che le impedisca di “restituire” ai propri clienti un po’ degli utili realizzati “suo malgrado”, come diceva Scajola: oltretutto, i clienti dei proprietari / amministratori della SEP sono proprio i loro compaesani, quelli con cui sono andati a scuola, vanno a messa la domenica e seguono la processione di S. Silverio….

    In conclusione, l’operazione verità sulla pessima manutenzione dell’impianto di illuminazione pubblica, da parte dell’ass.re D’Amico, è sacrosanta: farla pagare ai cittadini, invece, mi sembra meno encomiabile.
    Caro D’Amico, come dice il mitico Andrea nel film Belli di papà: “La verità vi farà liberi, ma prima vi renderà infelici”: – veda un po’ lei cosa riesce a fare con la SEP….

    Con assoluta stima
    Guido Del Gizzo

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