Racconti

L’angolo di Lianella/46. Se la terra si oscurasse

di Amelia Ciarnella

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Nel tardo pomeriggio di un giorno di dicembre 2022, fra le notizie che scorrevano veloci sul computer, sono riuscita a leggere che Putin se vuole ha la possibilità di far piombare l’intera terra nel buio, lasciandoci oltre che al freddo, anche senza cellulari e telefoni di nessun tipo. Rendendoci impossibilitati a comunicare con chicchessia. Pare abbia tutto il mondo in mano. Nel qual caso molte persone morirebbero di sicuro.

La notizia non è stata affatto tranquillizzante e si spera sia stata soltanto una “trovata” di qualche giornalista che abbia tirato fuori quella notizia al fine di incuriosire i lettori e vendere più giornali!
Però, nell’assurda ipotesi che si realizzasse veramente e all’improvviso, una situazione del genere, cosa succederebbe in
ogni città e parte del mondo?

Io ad esempio, appena manca la luce, con la claustrofobia che ho e al massimo grado, se sto dormendo mi sveglio. E di claustrofobici come me, ce ne sono tantissimi altri. Figuriamoci se si oscurasse di colpo l’intera terra! Per prima cosa in ogni città tutti gli ascensori si fermerebbero all’istante e coloro che ci sarebbero dentro avrebbero pochissime possibilità di uscirne sani e vivi. Così tutte le macchine elettriche che lavorano dentro le gallerie, nei tunnel sotto le montagne e in alcune miniere di paesi dove ve ne sono. E ancora, le metropolitane stracolme di gente che giornalmente vanno al lavoro e circolano tutte sotto le grandi città dove per certi tratti se si fermassero, non avrebbero nemmeno lo spazio sufficiente per aprire le porte e fare scendere i passeggeri. Quanto tempo potrebbero resistere dentro una metropolitana al freddo e al buio?
Molti e in particolare i claustrofobici deboli, morirebbero anche d’infarto solo per il terrore di essere rimasti chiusi dentro un vagone e al buio. Altri più coraggiosi resisterebbero ma per quanto tempo!?

Insomma sarebbe una morte terribile, lenta e senza scampo, speriamo solo che non avvenga mai. Allora ci si chiede perché
costoro, invece di avere nella mente soltanto idee di prevaricazione, espansione e conquiste allo scopo di “arraffare” e prendere ciò che non gli appartiene, non pensano a costruire una bella pace che duri il più a lungo possibile?
Sarebbe bello vivere in un mondo pacioso pieno di gente serena e tranquilla, nel benessere assoluto. Basterebbe soltanto che certi “Comandanti” si accontentassero di ciò che hanno, rimanendo nel proprio territorio, senza farsi prendere dalla tentazione di conquistarne altri per arricchirsi con i prodotti dei sottosuoli altrui.

Le guerre sono sempre iniziate a causa di piccole cose: prima parlano, poi discutono, poi trattano e infine si azzuffano e tirano fuori i carri armati, dentro i quali però ci mandano i ragazzi ventenni a sparare e fare la guerra, non ci vanno mai i capi che la provocano!
Erano più giusti e saggi quelli di una volta che alla gente civile non facevano subire nessuna perdita e la tenevano sempre lontana dai luoghi dove si combatteva. Inoltre a quei tempi la guerra iniziava e finiva nello stesso giorno, poiché i due contendenti risolvevano sul posto e al momento la questione, sfidandosi a duello. Chi vinceva restava il padrone assoluto di tutto il territorio, popolo compreso, che diventava schiavo del re vincitore. Ma ora i tempi sono cambiati, migliorati e progrediti. Si spera soltanto che coloro che sono a capo di tutto, sappiano pensare con intelligenza e coscienza a ciò che fanno.

Viviamo tutti sopra questa piccola “pallina” che è la terra e le nazioni più importanti e potenti, dovrebbero riflettere bene prima di “agitare le acque”, poiché basta poco a farla esplodere. La maggior parte di queste nazioni possiede già le armi adatte per farla saltare in aria. Però se salta, con essa salteranno tutti, compreso quelli che avranno provocato l’esplosione.

Anche i ricchi e i potenti muoiono regolarmente come gli altri. Ancora non è stato inventato il “sistema” per non morire più!
Durante l’ultima guerra mondiale, alcuni dittatori fra cui Hitler, si circondavano di sosia per confondere le idee agli attentatori ed evitare la morte. Infatti Hitler ne aveva diversi e sembra si sia pure salvato. Ad essere bruciato pare sia stato un suo sosia. Però nel caso fosse riuscito a fuggire da qualche parte, ormai sarà morto e sepolto lo stesso. Starà scontando dall’Altra Parte i suoi delitti e le sue infinite atrocità. Perciò tutti moriranno perché nessuno è eterno e tutto finirà là.

Ho letto da qualche parte che gli abitanti della terra, vivevano una volta su un altro pianeta insieme a persone buone e sante come lo era Gesù. Ma erano cattivissimi, pestiferi e insopportabili tanto che, malgrado la buona volontà di quella brava gente, appena scoprirono un pianeta nuovo, ancora completamente disabitato e deserto, li trasferirono di forza sulla terra, mettendoli anche lontani gli uni dagli altri, per evitare che si “cavassero gli occhi” fra loro.
Questi erano i terrestri di prima: selvaggi, incivili e cattivi portati sulla terra poiché non degni di rimanere su quel santo pianeta.
Forse quelli di lassù ci guardano sempre e ci controllano, sperando in un nostro miglioramento, perché ci vorrebbero buoni come loro.
Però ancora non riescono a “rimpiangere” il momento di averci allontanato! A meno che passando altro tempo, non troveranno qualche soluzione e, forse, senza avvertirci ci salveranno in qualche modo. Chissà!
Potrebbero inviare un “angelo” capace di manipolare e perfezionare tutti i cervelli bacati sparsi sulla terra, specie fra coloro che comandano. Così forse, dopo aver trasformato e perfezionato la “testa” a tutti questi guerrafondai terrestri, sostituendo le idee cattive con quelle buone, forse si riuscirebbe ad ottenere una pace vera e duratura.
Dopo di che diventati tutti dei buoni terrestri, potrebbero concludere col dire che nessuna guerra conviene fare più, poiché la vita è “breve” e bisogna avere il tempo di poterla godere rimanendo sempre in perfetta pace con tutti.

Copertina dell’album Nightfall (crepuscolo, caduta della notte) gruppo musicale metal svedese Candlemass (1987)

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