Canzoni

Una canzone per la domenica (223). La PFM, Premiata Forneria Marconi

di Franco Zecca

 

È uscito poco più di un anno fa, il 22 ottobre 2021, nella doppia versione italiano e inglese, “Ho Sognato Pecore Elettriche”/“I Dreamed of Electric Sheep”, il nuovo album di inediti di PFM – Premiata Forneria Marconi (1), che vanta la presenza di due ospiti internazionali d’eccezione, Ian Anderson e Steve Hackett oltre a Flavio Premoli, già co-fondatore del gruppo e Luca Zabbini, leader dei Barock Project.
Il disco è venuto alla luce nei lunghi mesi del lockdown, quando musicisti e artisti vivevano una loro personale tragedia in aggiunta a quella comune a tutti: il non poter più suonare e a contatto con il pubblico. “Volevamo fare qualcosa di particolare in un momento in cui niente ti poteva aiutare se non te stesso. Con la musica dovevamo sconfiggere quella nuvola nera che stava sconfiggendo la vita”.

E’ il ventesimo album (!), quello pubblicato l’anno passato, in occasione del 50° anniversario della loro carriera, da Franz Di Cioccio e Patrick Djivas, ovvero la P.F.M – Premiata Forneria Marconi. Hanno realizzato da “fanatici di fantascienza” (come da loro dichiarazioni), un perfetto concept album (2) che vorrebbe raccontare come il futuro di cinquant’anni fa stia diventando realtà. E quindi, riflettendo, denunciano le insidie di una vita iper-connessa; in special modo si riferiscono a quegli influencer che cercano di pilotare e guidare i nuovi ragazzi di oggi. E pur non essendo, loro, contro la tecnologia digitale affermano con i pezzi del disco che si sta perdendo il potere dell’immaginazione che ha da sempre nutrito l’umanità.
La copertina dell’album, ideata da Orazio Truglio raffigura la somma dei volti di Franz Di Cioccio e Patrick Djivas e vuole rappresentare la fusione di due anime affini che si uniscono nell’intento di creare.

Alcuni brani di questa nuova opera sono stati ispirati dagli androidi citati nel film “Blade Runner”; la stessa intestazione dell’album cita il titolo originale del romanzo di Philip Dick da cui è stato realizzato il film [per le musiche di Blade runner, leggi e ascolta qui].
Gli androidi possono appunto essere tra noi, identificabili nei ragazzi non più suggestionati dalla TV degli anni 70, ma che vivono una vita che più si avvicina ai media digitali, non più culturale ma piena di incertezze e dubbi, pervasa da paure, ma accettabile per mantenere alta la propria audience e visibilità nel mondo.

I pezzi sono tutti belli da ascoltare con attenzione  ma io suggerisco il brano “Worlds Beyond” – Mondi paralleli – in cui si passa dalla musica classica a quella elettronica , dalla serenità al caos.

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Ed a seguire “Il respiro del tempo”  Resta in memoria ed orecchiabile. Musica ad ispirazione Vangelis e testo ad ispirazione De Andre’. From the album “Ho Sognato Pecore Elettriche”.

PFM – Il Respiro del Tempo (live 2022)

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E’ vero che è un’esagerazione presentare tre brani in un solo articolo de Una canzone per la domenica, ma basta intendersi sulle finalità. Se si vuole dare un’occhiata, un’ascoltatina a quel che c’è di nuovo, allora l’articolo deve essere il più breve possibile. Se invece si ha il piacere di ascoltare musica, approfondire un tema, allora sarà gradita quest’altra performance storica, della PFM, con un “assolo” di due batterie (!) di oltre due minuti, di assoluta godibilità (dovrebbero essere Franz Di Cioccio, il batterista titolare, affiancato da Roberto Gualdi, ma si accettano smentite).

Celebration (1980) – Premiata Forneria Marconi – PFM
“Celebration” è uno dei singoli di maggior successo della Pfm: il brano è la versione inglese di “È festa”, pezzo pubblicato all’interno dell’album del 1972 “Storia di un minuto”. Forte del grande successo internazionale degli anni ’70 (Usa, Uk, Giappone), che si concludono con il sodalizio storico con Fabrizio de Andrè, la nuova decade della Pfm si apre con la pubblicazione dell’album “Suonare Suonare”, nell’aprile 1980. Questo concerto, registrato per la Radiotelevisione Svizzera Italiana nello stesso anno, cattura alla perfezione l’energia e l’estro creativo della band, qui nella formazione più famosa composta da Franco Mussida, Patrick Djivas, Franz di Cioccio, Flavio Premoli e Lucio Fabbri.

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Note

(1) – La PFM è già stata ospitata nella rubrica Una canzone per la domenica, proposta da Sandro Vitiello a fine agosto 2020, con Impressioni di settembre: leggi e ascolta qui.

(2) – Fine anni ’60 – primi anni ’70. Alle radici del progressive rock. In Italia, pur con un certo ritardo rispetto all’onda che veniva dall’Inghilterra, c’era un analogo fermento. Comparvero i New Trolls (1967), Banco del Mutuo Soccorso (1969), Premiata Forneria Marconi – PFM (1971), Area (1972). Che cos’è un album concept, invenzione di quegli anni: una tematica unitaria sviluppata come un filo che legava tutti i brani dell’album: leggi qui.

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