Rubrica dei Lettori

Lontano da Ponza

di Mauro Esposito

Gentile redazione
Ho letto con attenzione e piacere l’articolo che “il professore”, Franco De Luca mi ha dedicato l’11 luglio scorso (leggi qui). Solo una piccola rettifica circa l’attuale luogo di residenza di mio fratello Silverio che non è a Mykonos ma bensì sull’isola di Skyros, nelle Sporadi Settentrionali.
Mi ha fatto piacere incontrare il professore; parlare con lui significa non annoiarsi mai ed è un piacere ascoltarlo. Confermo che seguo molto i suoi scritti su Ponzaracconta sempre precisi e ricchi di vari spunti.

Sono stato a Ponza per circa due settimane ad inizio luglio con mia moglie Eleonora (lei mancava da Ponza da 10 anni).
Non venivo a Ponza per qualche giorno di vacanza da diverso tempo (fatta eccezione per tre giorni nel settembre 2020, ma per altri motivi).
L’ho trovata molto diversa.
Un aspetto che mi ha colpito tanto è che si fa fatica a trovare persone (amici) con cui fare due chiacchiere; un giorno ho avuto la fortuna di incontrare a Sant’Antonio Salvatore Nicoletti (il dottore, vecchio amico di scuola) e mi sono intrattenuto con lui per più di un’ora.
È stata una bellissima chiacchierata che ha spaziato dai problemi dell’Isola alle difficoltà, più in generale, del momento storico. Vorrei anche ricordare (e ringraziare) il mio amico Vincenzo Castiglione del B & B “Il Capriccio” per avermi telefonato più volte e addirittura avermi preparato una magnifica torta caprese per il giorno della mia partenza.

Gli stessi amici con i quali ho vissuto gli anni della fanciullezza sono a dir poco ‘sfuggenti’. Sempre alle prese con le loro attività, sempre di corsa (!) per fare altro. Come prima cosa ti chiedono: – Quando sei arrivato?
E come seconda domanda: Quando riparti? (!). Nessuno che ti dice: È un piacere rivederti, come va? E la tua famiglia? Spero che ti fermi un po’ di giorni in modo che possiamo rivederci con calma bere qualcosa insieme.
Sarebbe bello! …Nulla di tutto questo.

Tutto questo mi fa rabbia. Se penso che a Milano, nel corso degli anni, ho ospitato diverse persone dell’Isola che ora, quando li incontro (se li incontro), fanno quasi fatica a salutarti!
Che amarezza. Non è più l’Isola a cui ero affezionato. E’ un’altra cosa!

Un saluto a tutta la redazione di Ponzaracconta; rinnovo i saluti al professor De Luca.
Mauro Esposito

3 Comments

3 Comments

  1. Biagio Vitiello

    30 Luglio 2022 at 09:08

    Buongiorno, ho letto con molto dispiacere quanto ha scritto Mauro Esposito, che è persona che conosco solo “di vista”, in quanto molto più giovane di me.
    Purtroppo a Ponza accade spesso quello che ha raccontato Mauro, ma queste persone non possono essere annoverate tra gli Amici: non lo sono mai state.
    Noto che questo comportamento alle Forna non è diffuso. Forse perché sono di un’etnia diversa? Invece accade spesso alle Forna che quando ti rivedono dopo un certo tempo, vieni accolto con grande piacere e sincerità. Forse per questo motivo ho moltissimi amici in quella zona.
    Caro Mauro, la prossima volta vienimi a trovare; ti porterò tra quella gente e in luoghi che sicuramente conosci poco, e avrai ancora il piacere di ritornare alla tua Isola.

  2. Sandro Russo

    30 Luglio 2022 at 22:51

    Anche a me, come a Biagio, dispiace che Mauro ci sia rimasto male.
    Ci siamo frequentati poco, da giovani e quando stavo di più a Ponza; lui deve essere più o meno coetaneo di mio fratello Renzo, che ha sette anni meno di me che da ragazzi fanno una bella differenza, come gruppo di appartenenza.
    Vorrei dirgli di non prendersela troppo e non sarei così severo: i ponzesi sono fatti così!
    Mauro ha registrato perfettamente le parole. Proprio quelle: – Quando sei arrivato?
    E: – Quando riparti?
    Che insieme all’altra domanda (…quando c’è una persona sconosciuta con te): – A chi appartène? – costituiscono la classica triade ponzese: quasi degli ‘automatismi colloquiali’.
    Ma forse, Mauro, si informano fino a quando stai, nella speranza di poterti fare un saluto più caloroso, in un altro momento!

  3. Luisa Guarino

    31 Luglio 2022 at 15:50

    Sono perfettamente d’accordo con Sandro, e anche a me dispiace per la delusione di Mauro. E’ certo che in estate la stragrande maggioranza dei ponzesi è indaffarata con le rispettive attività commerciali, ma questo non ha niente a che fare con il saluto/richiesta “Quando sei arrivato?” seguito subito dopo da “Quando riparti?”. Si tratta di un grande classico di tutti noi ponzesi, anche di quelli come me che tornano regolarmente nell’isola: è quasi un leit motiv, e non ci fa più caso nessuno. Comunque un suggerimento a Mauro posso darlo: la prossima volta provi a venire a Ponza in un’altra stagione. Magari le cose potrebbero andare diversamente.

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