Racconti

La saggezza di Anna, nelle guerre tra il lupo e l’agnello

di Giuseppe Mazzella di Rurillo

Mia madre aveva la “sesta elementare”. Era fiera di quest’anno in più dopo la quinta. Di padre ischitano e di madre svizzera era una “sangue misto”.
Era “europea” senza saperlo e me lo trasmetteva senza averne scienza. Faceva il commercio ed il turismo, il mestiere dei genitori e mi trasmetteva anche quello senza darmi lezioni.
Citava i proverbi. Li aveva ereditati dal padre. Così nelle mie difficoltà negli studi e nella vita mi spronava a combattere. Mai arrendersi. Eppure era piccola (1 metro e 60 circa), fragile, con mille malattie, incline alle lacrime.
Ma era una leonessa di fronte alla prepotenza.
Non farti agnello che il lupo ti mangia – mi diceva e diceva a se stessa.
Era costretta a non farsi agnello di fronte al lupo. Ma voleva vivere in pace.
La ricordo anche oggi come ogni giorno. Vorrei dirlo al lupo. Non sono un agnello. Nella situazione della guerra in Ucraina ci troviamo come donne ed uomini di pace. Ma non abbiamo alternative al non farci pecore. Il lupo ci mangerebbe. Dobbiamo fare violenza a noi stessi.
G. M. di R.

Anna Monti (1911-2003)

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