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Una foto racconta… (46). Il fiore delle donne

di Patrizia Maccotta

“Oltre alle conversazioni delle donne, sono i sogni
che trattengono il mondo nella sua orbita”

Memoriale del convento, J. Saramago.

A Roma, all’angolo di piazza Sassari con viale Regina Margherita, è fiorita una dirompente mimosa. Della famiglia delle Acacie dealbate, la mimosa ha foglie dalla forma bipennata composte da  strisce minute sempre verdi. I suoi fiori, molto amati dalle api, sono delle piccole sfere dal colore giallo limone che ci regalano  la loro luce ed il loro profumo tra febbraio e marzo.

Tutti sanno che la mimosa è il simbolo della Giornata Internazionale delle Donne: l’otto marzo i suoi rami fioriti vengono regalati alle donne.

L’iniziativa fu promossa, nel 1946, da una giovane parlamentare di sinistra, Teresa Mattei (1921 – 2013). Teresa è stata una donna particolare: dirigente dell’Unione delle Donne Italiane, era il membro più giovane dell’Assemblea Costituente. Aveva militato come partigiana ed aveva preso parte all’uccisione del suo insegnante, Giovanni Gentile, figura importante dell’ideologia fascista.

Insieme ad altre due donne, Rita Montagna ( 1895 – 1979) – moglie di Palmiro Togliatti e senatrice della Repubblica – e Teresa Noce (1900 – 1980) – partigiana anche lei e co-fondatrice del partito comunista – Teresa preferì la mimosa alla violetta che era stata, per prima, proposta per festeggiare le donne. Forse perché la sua fioritura, frammentata in numerose piccole sfere, rappresenta la vita delle donne che si dividono in tanti compiti? Oppure perché afferma, con fierezza, una bellezza vitale e prorompente?

Riconosco che la Festa delle Donne mi coinvolge poco. Non avrebbe avuto senso se ci fosse stata, da sempre, la parità dei due generi umani più antichi (ora ne sono riconosciuti altri). Osservo che la parità ottenuta nel mondo occidentale è velata spesso da persistenti, piccole – e non piccole a volte – differenze. In altre parti del nostro pianeta e per alcune religioni questa parità è ancora una lontana conquista.

Ma la visibilità di questo fiore mi invita a credere che un giorno la parità sarà compiuta ovunque e che la Festa non avrà più ragione di esistere.

***

Foto-commento (senza parole) inviato da Sandro Vitiello.

N.B. – Non conosciamo l’autore della foto. Se la vede e la riconosce come sua si faccia vivo/viva all’indirizzo mail della redazione ([email protected]). Intanto grazie

1 Comment

1 Comment

  1. La Redazione

    8 Marzo 2022 at 12:46

    Foto-commento (senza parole) inviato da Sandro Vitiello.
    Nell’articolo di base

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