la Redazione
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La notizia è di qualche ora fa, riportata dall’edizione on-line odierna de Il Messaggero, cronaca di Latina
Venti ragazzi tra i 17 e i 20 anni, tornati dalle vacanze trascorse a Ponza, sono risultati, dai test rapidi fatti in farmacia, positivi al Covid-19.
Le segnalazioni sono già partite per il Sistema Sanitario Regionale che si sta attivando per il contact tracing.
I timori erano nell’aria visto il numero di presenze di questi giorni sull’isola ma soprattutto vista la chiara difficoltà di gestire tale massa di persone nel rispetto delle regole previste dalle norme anti Covid.
A conferma di tale preoccupazione è arrivata sabato l’ordinanza sindacale (allegata in formato .pdf in calce all’articolo), con la quale è stato disposto l’obbligo dell’uso delle mascherine anche all’aperto cui fa eco, nella direzione della cautela, l’avviso di oggi della Cooperativa Barcaioli Ponzesi che per la situazione ingestibile della movida di Frontone informa che l’ultima corsa dalla spiaggia sarà alle ore 17:00
Qualcuno, dopo quello che sta accadendo, si chiede se non era il caso (e se non lo sia ancora adesso) di pensare ad un tampone preventivo prima dell’arrivo a Ponza. Anche per scacciare dalla mente il pensiero che il virus possa essere stato importato e non contratto sull’isola.
In formato .pdf ord n 36 del 24 luglio 2021 oggetto: norme anti covid 19. Obbligo di indossare la mascherina anche all’aperto su tutto il territorio comunale
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integrazione del 27 luglio
riportiamo l’articolo che l’edizione odierna di Latina Oggi ha pubblicato sulla decisione della Cooperativa Barcaioli Ponzesi di anticipare alle 17:00 l’ultimo viaggio dalla spiaggia di Frontone.
Decisione sofferta, discussa ma responsabile e condivisibile vista la situazione.
cliccare sull’immagine per ingrandire
l’articolo in formato .pdf: Frontone Lt Oggi 27 luglio 2021
la Redazione
27 Luglio 2021 at 16:34
In calce all’articolo di base “Movida sfrenata sull’isola. Stretta sulle corse per Frontone“, l’articolo pubblicato stamani dal quotidiano Latina Oggi.
Sandro Russo propone Michele Serra
28 Luglio 2021 at 13:40
Ogni volta che se ne presenta l’occasione, piazzo uno scritto di Michele Serra. C’è da dire che i no vax hanno una fantasia degna di miglior causa, e il materiale non manca!
Questa è l’Amaca di ieri, 27 luglio 2021
Marco che parla anche per mio conto
di Michele Serra
Marco Natali, di anni 22, è molto più bravo di me. Passava dalla piazza di Lodi, sabato scorso, e si è imbattuto per caso nel corteo che manifestava contro il Green Pass e i vaccini. Ha sentito una signora dire che i morti di Covid non esistono, li ammazzano negli ospedali al solo scopo di spaventare la gente. Marco si è fatto largo in mezzo ai manifestanti e ha detto: mio padre era medico, è morto di Covid, se ci fosse stato già il vaccino sarebbe ancora qui.
Marco è molto più bravo di me perché io, al posto suo, avrei cambiato strada. Le idee degli altri non mi spaventano, il fanatismo sì. La falsità eretta a regola, sì. Se uno mi dice che il Covid è un’invenzione del potere, o che la Terra è piatta, io scappo. Provo una specie di orrore e al tempo stesso una sensazione di impotenza, di fine corsa, puoi discutere della Terra con chiunque, anche con chi è convinto che sia un’arancia da spremere, una pecora da tosare, ma come fai a discutere della Terra, cioè della realtà, con uno che ti dice che è piatta?
Marco è molto più bravo di me perché non ha avuto paura di dire: guardate che la realtà esiste. La morte da Covid esiste. Mio padre è esistito. Ed esistete perfino voi, che avete la testa piena di cazzate lette sui social, di dicerie dementi. E siccome esistete, io parlo con voi. Ecco: Marco ha avuto, per i no vax, il rispetto che io non sono capace di avere. Li ha affrontati da persona a persona. Invidio la sua forza e la sua generosità. La sua fiducia nel prossimo, anche quando il prossimo cade, farnetica, e forse merita di incontrare uno come Marco che gli parla, non uno come me che si tappa le orecchie e fugge via.
vincenzo
28 Luglio 2021 at 20:27
È morto suicida un eroe, un grande medico, Giuseppe De Donno. Un uomo che ha curato i malati di Covid e li ha salvati. La sua morte è una grave perdita. La sua morte deve essere compresa. Onore all’eroe De Donno.
vincenzo
29 Luglio 2021 at 09:50
Alcune testimonianze sulla morte e sulla attività medica del dottor Di Donno. Spero che la redazione capirà la mia insistenza su questo caso umano e professionale. Un uomo di valore, spero che non sia morto invano.
https://www.byoblu.com/2021/07/28/tg-byoblu24-28-luglio-2021/